VI
solari i porli , ed ì veri sili delle antiche città , e di
altri luoghi (a). Quai lumi adunque può ritrarre la
geografìa da queste carte ?
Noi così esporremo la nostra topografìa antica
che questa corrisponda esattami ente alla carta , della
quale si dà ora il primo pezzo alla lucei d* modo che
nulla sarà marcato nella carta se non sìa prima con
classiche testimonianze /issato , e spiegato neW opera.
Questa scrupolosa esattezza non solo riguarderà i nomi.,
e le posizioni topografiche , quanto le loro distanze ri-
tratte o dagli attestati degli autori , o dalle tavole , e
dagl' itinerarj degli antichi. Convien infine confessare
pubblicamente , che il ridurre quest' ultimo lavoro allo
stato di dimostrazione in mezzo le discordanze degli
scrittori e le diffalte delle tavole itinerarie , ci abbia
costata una fatica incredìbile ? e lunga ? e tediosa me-
ditazione per molti anni.
(a) Noi prendiam per esempio Filippo Cluvcrio il più giudizioso di tutti
gli altri, e ci fermiamo alla di lui carta del Sannio , e della Campania nel
voi. Il pag. jo8;. In-essa tra Gerione , e Luceria si segnano 13 miglia, in-
vece di 25 assegnali da Polibio : tra Aufidena , ed Isernia miglia 14 invece di
nove antiche, secondo la'tavola del Peulingero : da Isernia a Boviano miglia
22 invece di 18 , giusta l’itinerario di Antonino : da-Boviafio al fiume Tamaro mi-
glia 12 invece di 16, secondo lo stesso itinerario : da Alile a Sepino miglia 24
invece di 18: da Sepino a Benevento miglia i3 , invece di-24 antiche. Sarebbe
lungo numerarli tutti. Con questi errori di distanze geografiche sono asperse
tutte le carte’ del Cluverio , da non potersene fare alcun uso. Nulla diremo
di tanti oppidi traslocali, o preteriti, o confusi in regioni aliene.
solari i porli , ed ì veri sili delle antiche città , e di
altri luoghi (a). Quai lumi adunque può ritrarre la
geografìa da queste carte ?
Noi così esporremo la nostra topografìa antica
che questa corrisponda esattami ente alla carta , della
quale si dà ora il primo pezzo alla lucei d* modo che
nulla sarà marcato nella carta se non sìa prima con
classiche testimonianze /issato , e spiegato neW opera.
Questa scrupolosa esattezza non solo riguarderà i nomi.,
e le posizioni topografiche , quanto le loro distanze ri-
tratte o dagli attestati degli autori , o dalle tavole , e
dagl' itinerarj degli antichi. Convien infine confessare
pubblicamente , che il ridurre quest' ultimo lavoro allo
stato di dimostrazione in mezzo le discordanze degli
scrittori e le diffalte delle tavole itinerarie , ci abbia
costata una fatica incredìbile ? e lunga ? e tediosa me-
ditazione per molti anni.
(a) Noi prendiam per esempio Filippo Cluvcrio il più giudizioso di tutti
gli altri, e ci fermiamo alla di lui carta del Sannio , e della Campania nel
voi. Il pag. jo8;. In-essa tra Gerione , e Luceria si segnano 13 miglia, in-
vece di 25 assegnali da Polibio : tra Aufidena , ed Isernia miglia 14 invece di
nove antiche, secondo la'tavola del Peulingero : da Isernia a Boviano miglia
22 invece di 18 , giusta l’itinerario di Antonino : da-Boviafio al fiume Tamaro mi-
glia 12 invece di 16, secondo lo stesso itinerario : da Alile a Sepino miglia 24
invece di 18: da Sepino a Benevento miglia i3 , invece di-24 antiche. Sarebbe
lungo numerarli tutti. Con questi errori di distanze geografiche sono asperse
tutte le carte’ del Cluverio , da non potersene fare alcun uso. Nulla diremo
di tanti oppidi traslocali, o preteriti, o confusi in regioni aliene.