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Romanelli, Domenico
Antica topografia istorica del regno di Napoli (parte 2) — Napoli: Stamperia Reale, 1818

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https://doi.org/10.11588/diglit.53468#0252
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248
Non bisogna tralasciare di qui far parola della celebre fontana ,
di cui il nostro poeta lia descritta la limpidezza, col nome di Blan-
dasia , o Bandusia , secondo i mss., c le purgate edizioni. Ofons
Blandasiae splendidior vitro. L’ ab. Chaupy se ne appropriò la
scoverta a sei miglia al disotto di Venosa nel sito appellato palaz-
zo , che per vederla , e contemplarla partì a bella posta da Roma ,
ed ebbe allora 1’ occasione di esaminare la via Appia (i). Egli ne
trovò F indicazione nel Ballarlo Romano , e precisamente in una
bolla di Pasquale il del no3, dove si nominava il borgo di Ban-
dasiam , ed una chiesa col titolo de’ ss. Gervasio , e Protasio pres-
so il fonte Bandusio : ecclesiam s. Salvatoris cum aliis ecclesiis de
fastello Bandasti .... item ecclesiam SS. MM. Gervasi et Pro-
tasi in Bandusino fonte apud Benusiam. tom. II. Il fonte veno-
sino fu .riempito di terreno da un vile censuario per liberarsi dalla
servitù , che a lui apportava , e ne trasportò le acque al di fuori
del fonte , che oggi formano la fontana grande.
13.
A S C V L V M.
} / antico nome di questa citta fu quello di Ascùlum , come ab-
biamo da Floro, da Vellcjo , c da altri scrittori latini. I Greci pe-
rò l’appellarono Ao'X.Àoy, A^clum , di cui bassi memoria in Plutar-
co , in Appiano , ed in Zonata. Così fu indicato parimente da Si-
lio , purché non fosse stato in grazia del metro. A noi sembra pe-
rò , che il vero indigeno nome di questa città sia stato Ausclum,
affidati alla testimonianza di Plinio, che id appellò gli oppidani Au-
seculani, o Ausculanf ed a quella di Frontino, in cui leggesi se-

fi) Chaupy Maison di'Rorac. col. III. pag. 538 et. 36^.
 
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