Prescano in piùd’un letto i tre Contenti;
E da sett’anni, in sù , non son Zitelle .
Ne più si prezza onor,ne sagramenti.
Mà uvò dirti Timon cose più belle.
Col parer di Cleonimo, e d’Archiloco
Materie da Coturni, e da flampelle.
> C’AIpi, e Pirene ogn’vn passa per gioco
Per diuenir dell’ira altrui ministro , (co.
Che, chi muor sui suo Ietto oggi è vn da pò-
O’Ipocrene i concerti, e di Caistro
Più non hanno attrattiue- Adesca, e alletta
De gl’Oricalchi’I suo no, il Tago , e Filtro ;
Odi Miseno là, come si affretta
Sfiatato in atrollar lluol di minchioni ,
Con promessa d’Ifloria , e di Gazzetta ;
Mira i fier Mareomanni, Unni, Guasconi,
Che con Targhe, e Framee veloci, e pronti
Piglian quattrini à fomentar tenzoni ;
Non odi i Piracmon, non odi i Bronti,
Per erger Mausolei, Statue, e Cavalli,
Squarciar di Lesbo , e di Numidia i Monti ;
Con accanita rabbia Iberi, e Galli
Rodon l’osso del Mondo , e in ogni parte
Crescon di sangue humannutritti i falli ;
Ogni cosa consonde ; un soto Marte ,
E del Dominio l’ingordigia avara
Dalla Ragion l’Umanità diparte -,
Par che la Vita all’huom più non fia cara y
Se à propalar le Tombe d’Alemagna
Vi concorre à morir Genteà migliara :
Par, ehe andando à pugnar, vada in Cuccagna
Con paludati arnesi e foggie vaghe ,
Sicario della Francia , e della Spagna
Sol per portarne poi mercè di piaghe
Corre cieco à sborsar senza cagione
Contante il sangue, à credito di paghe ■*
D 5 Crede
E da sett’anni, in sù , non son Zitelle .
Ne più si prezza onor,ne sagramenti.
Mà uvò dirti Timon cose più belle.
Col parer di Cleonimo, e d’Archiloco
Materie da Coturni, e da flampelle.
> C’AIpi, e Pirene ogn’vn passa per gioco
Per diuenir dell’ira altrui ministro , (co.
Che, chi muor sui suo Ietto oggi è vn da pò-
O’Ipocrene i concerti, e di Caistro
Più non hanno attrattiue- Adesca, e alletta
De gl’Oricalchi’I suo no, il Tago , e Filtro ;
Odi Miseno là, come si affretta
Sfiatato in atrollar lluol di minchioni ,
Con promessa d’Ifloria , e di Gazzetta ;
Mira i fier Mareomanni, Unni, Guasconi,
Che con Targhe, e Framee veloci, e pronti
Piglian quattrini à fomentar tenzoni ;
Non odi i Piracmon, non odi i Bronti,
Per erger Mausolei, Statue, e Cavalli,
Squarciar di Lesbo , e di Numidia i Monti ;
Con accanita rabbia Iberi, e Galli
Rodon l’osso del Mondo , e in ogni parte
Crescon di sangue humannutritti i falli ;
Ogni cosa consonde ; un soto Marte ,
E del Dominio l’ingordigia avara
Dalla Ragion l’Umanità diparte -,
Par che la Vita all’huom più non fia cara y
Se à propalar le Tombe d’Alemagna
Vi concorre à morir Genteà migliara :
Par, ehe andando à pugnar, vada in Cuccagna
Con paludati arnesi e foggie vaghe ,
Sicario della Francia , e della Spagna
Sol per portarne poi mercè di piaghe
Corre cieco à sborsar senza cagione
Contante il sangue, à credito di paghe ■*
D 5 Crede