IO
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re che gli autori di moli sì vaste, e di stile e di or-
namenti così uniformi, essere non poterono picco-
li re divisi di paese, d' interessi e di dominio. E
vengo piuttosto ai titoli soliti e abituali di tutti i
Faraoni, e alla presenza dei nomi loro su tutte le
più lontane parti dell'Egitto e della Nubia.
Ogni re egiziano di qualunque dinastia e fami-
glia si fosse, prendeva sempre, innanzi al nome prò
prio e al prenome, i titoli di - JTe& TO ( Neb
to ) che significa signore del mondo (i). Tale n'era
almeno il senso, come rilevasi dalle versioni gre-
che, quantunque TO, o XOU abbia, nella lingua egi-
ziana, questo ed altri meno estesi significameli ti. Or
un titolo simigliante, se apparisce troppo pompo-
so pei re del solo Egitto, diverrebbe ridicolo se si
attribuisse ugualmente a tutti i regoli nei quali
l'Egitto fosse stato diviso. Ma altre volte sui monu-
menti medesimi, il titolo dei re è anco meglio deter-
minato, coli'appellazione similmente comune, di
Signori dell'Alto e del Basso-Egitto. E talora col
proprio nome chiamando tutto il paese, i re s'in-
(i) Questo medesimo titolo precede il nome di Ramestes
sull'obelisco tradotto da Ermapione, ed è espresso, fia.Gi\tvi
cìx.o\)[j.tvvi$ . (Amm. Marceli, rerumgest, Lib xvn, cap. 4> della
traduzione dell'obelisco, rptros art ^05) e infine della medesima
leggenda è ripetuto, SèGnórvii ci''ho\jfj.tvy;. E lo stesso titolo si
prende nelle iscrizioni geroglifiche dai re Lagidi e dagl' Impe-
ratori romani, l'impero dei quali non si dubita che si esten-
desse su tutto intero il paese.
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re che gli autori di moli sì vaste, e di stile e di or-
namenti così uniformi, essere non poterono picco-
li re divisi di paese, d' interessi e di dominio. E
vengo piuttosto ai titoli soliti e abituali di tutti i
Faraoni, e alla presenza dei nomi loro su tutte le
più lontane parti dell'Egitto e della Nubia.
Ogni re egiziano di qualunque dinastia e fami-
glia si fosse, prendeva sempre, innanzi al nome prò
prio e al prenome, i titoli di - JTe& TO ( Neb
to ) che significa signore del mondo (i). Tale n'era
almeno il senso, come rilevasi dalle versioni gre-
che, quantunque TO, o XOU abbia, nella lingua egi-
ziana, questo ed altri meno estesi significameli ti. Or
un titolo simigliante, se apparisce troppo pompo-
so pei re del solo Egitto, diverrebbe ridicolo se si
attribuisse ugualmente a tutti i regoli nei quali
l'Egitto fosse stato diviso. Ma altre volte sui monu-
menti medesimi, il titolo dei re è anco meglio deter-
minato, coli'appellazione similmente comune, di
Signori dell'Alto e del Basso-Egitto. E talora col
proprio nome chiamando tutto il paese, i re s'in-
(i) Questo medesimo titolo precede il nome di Ramestes
sull'obelisco tradotto da Ermapione, ed è espresso, fia.Gi\tvi
cìx.o\)[j.tvvi$ . (Amm. Marceli, rerumgest, Lib xvn, cap. 4> della
traduzione dell'obelisco, rptros art ^05) e infine della medesima
leggenda è ripetuto, SèGnórvii ci''ho\jfj.tvy;. E lo stesso titolo si
prende nelle iscrizioni geroglifiche dai re Lagidi e dagl' Impe-
ratori romani, l'impero dei quali non si dubita che si esten-
desse su tutto intero il paese.