Rosellini, Ippolito: I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,1): Monumenti storici (Pisa, 1832)

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rono la dinastia xv. E del mio credere ecco le prove.
La dinastia xiv comprende settanta sei re di ori-
gine Choiti(i). Dico pertanto non esser probabile
che, nei rimanenti ventinove cartelli del quadro di
Abydos, consumato il numero, taciuto da Eusebio
dei re della dinastia xv, si possano comprendere an-
cora alcuni re della xiv. Poiché esprimendo que-
sto qnadro una specie di preghiera in favore di Ra-
mses III, per ordine, o ad onoranza del quale fu
scolpito un tal monumento, trovasi convenientissi-
mo che a pregar s'introducano i soli re delle fami-
glie tebane, che con lui ebber comune la patria e
verisimilmente la discendenza. Né sarebbe credibile
che sovrani di un altra famiglia, qual fu la Choite,
la quale lungamente interruppe il regno delle fami-
glie tebane, cominciato fino dalla dinastia decima-
prima, fossero ammessi in comunione di prece a
favore di un re tebano. Imperocché il cangiamento
delle dinastie fu quasi sempre operato, in tutti i tem-
pi e presso tutti i popoli, per civili discordie e per
violenze; e sempre partorì negli offesi, odj implaca-
bili e lunghi. I re poi della dinastia xv, regnarono
dugento e cinquanta anni. Dato pertanto un nume-
ro approssimativo di re per riempier questo spazio,
non resterebbero, dei ventinove nomi della tavola
di Abydos, altro che pochi da ascriversi alla dina-
stia xiv, la quale ebbe settantasei sovrani. E perche
poi, se qualcuno di loro in questo quadro fu am-

(i) Veggasi sopra a pag. l\i.

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