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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,1): Monumenti storici — Pisa, 1832

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.4587#0226
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vi se ne conservasse memoria di figure e di scritti;
e che vi fosse espresso a qual' uso destinava le pie-<
tre che faceva staccare dal cuor di quei monti.

Questa medesima iscrizione e' insegna eziandio
che il regno di Amosis-Thutmosis , non fu men
lungo di ventidue anni; e da questo dato potrebbe
ancora congetturarsi che la sua vittoria sopra gli
Hikscios dovè accadere verso il ventesimo anno del
regnar suo.

I lettori potranno ancora considerar questa stela
come uno dei molti argomenti che dimostrano l'in-
tero ed assoluto dominio dei Faraoni su tutto l'Egit-
to , come ho fatto vedere sopra alla pag. 98, e segg.
Amosis-Thutmosis era tebano e residente in Tebe,
ma pure cavava pietre dalle montagne di Memfi ,
ed in Memfi stessa instaurava i pubblici monu-
menti .

Dobbiamo pertanto ai monumenti originali la
cognizione dei sei Faraoni tebani, nei quali consiste
la dinastia xvn, che regnò contemporanea degli
Hykseios. E secondo i monumenti medesimi può
comporsene la tabella seguente:
 
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