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L'insegna di questo Faraone, al quale corrispon-
de XAmenophis delle liste manetoniane, porta titolo
ilfirrte amico di Phré (n. 115, b), cui talora si ag-
giunge l'altro titolo ^JUtrtCl (n. 115, e ) Amensi(fi-
glio di dm mone ) .

Cr>n questo Menophis, o Amenophis ( Meneph-
tah 111) si termina dai relatori di Minatone la di-
nastia xvnr, la quale di sedici re si compone, se-
condo l'Africano ed Eusebio; ma secondo la più
esatta e più autorevole lista che trascrisse Giusep-
pe, comprende diciassette re (sopra pag. 2o3), da
Thetmosis (Amenophis I) a quest'ultimo Ameno-
phis. Ma avendo io, come i monumenti originali
comandano, ridotto in un sol Faraone i due Aken-
cheres, monarchi dodicesimo e decimoterzo di quel-
la lista, il numero che a me risulta, sarebbe man-
chevole di un re, e verrebbe d'accordo coli'Africa-
no ed Eusebio, che sedici soltanto ne scrissero. Eu-
sebio però avrebbe ottenuto lo stesso numero del-
la lista di Giuseppe, se non avesse soppresso il quar-
to nome, quello della regina Amense.

Trascurando d'indagare d'onde nascessero que-
ste alterazioni nelle liste degli scrittori, dico che i
monumenti originali assegnano a questa dinastia di-
ciassette re, compresavi la regina Akenchres (Tma-

strare nel descrivere i monumenti. All' identità di questo Farao-
ne coli'incerto Osimandia di Diodoro, stanno contro pertanto
tutte le ragioni di nome, di luogo e di tempo ; siccome dal com-
plesso dei fatti esposti ; manifestamente apparisce,

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