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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,2): Monumenti storici — Pisa, 1833

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https://doi.org/10.11588/diglit.4588#0048
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dinastia, li ho copiati nelle loro stesse tombe a Bi-
ban-el-Moluk. Or, la storia, la ragione, il fatto
stesso e l'autorità degli esempi dimostrano che a
Biban-el-Moluk ebbero sepoltura soltanto i re del-
le famiglie tebane, e che tutte le altre dinastie si
scelsero le tombe nel paese d' onde trassero ori-
gine; i memfiti a Memfi, i saiti in Sais, e cosi di-
scorrendo . Non è lecito pertanto togliere dalla di-
nastia xx ( che è l'ultima dei Tebani ) quei re dei
quali esiste la tomba in Biban-el-Moluk, e che
aver non possono luogo nelle dinastie antecedenti.

Di altri re poi dei quali non si trovano le tom-
be, esiste il nome a Tebe sopra edifizi dei loro pre-
decessori ugualmente tebani, i quali edifizi, essi
o continuarono , o adornarono , o ristaurarono .

Siamo pertanto totalmente debitori ai monumen-
ti originali di ciò che intorno a questi nomi potre-
mo conoscere. Non può dubitarsi che la dinastia si
componesse di dodici, re, poiché tutte le liste estrat-
te da Manetone lo attestano; ma nove soltanto ne ho
ritrovati sui monumenti superstiti, che per le an-
zidette ragioni mi sembrano doversi a questa dina-
stia certissimamente ascrivere. Degli altri tre non
è, per quanto io mi sappia, rimasto memoria. Dei
nove peraltro che ho ritrovati, non mi è ben certo
l'ordine, poiché le circostanze monumentali non
sono, per rispetto alla lor successione, di tal natu-
ra, da poter loro assegnare un posto determinato e
certo nella dinastia alla quale appartengono. Espo-
 
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