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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 2,1): Monumenti civili — Pisa, 1834

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https://doi.org/10.11588/diglit.4731#0278
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278
L'osservazione consiste in questo, che il mio
concetto sembri diretto a favorire le idee politiche
del tempo presente. L'opposizione, che l'idea di
pastore applicata ai re, non è di greca origine; e che
si è appropriata ugualmente dagli antichi popoli
orientali ai loro sovrani; e che niun'altro intendi-
mento essa ha, che di rispetto e di amore (1).

Debbo dir brevemente quanto credo dover ri-
spondere, ed alla osservazione, ed alla opposizione .
Quanto alla prima (chiedendo all'umano lettore
licenza e perdono di parlarne in questo luogo), dirò,
che a me non fa d' uopo studiarmi di provarne l'in-
sussistenza a tutti coloro, che quel mio periodo les-
sero nel complesso del discorso, al quale essenzial-
mente appartiene. I miei studi sono rivolti a tirar
dall'oblio ed illustrare antichi e finor sconosciuti
monumenti; a comprovare, o correggere per essi
le opinioni e i racconti degli scrittori ; ad arricchi-
re di nuovi fatti storici il tesoro della scienza; a
indagare l'intendimento delle antiche istituzioni e
costumanze: e tutto ciò che dalla natura e dall'uo-
po di questo proposito si allontana, non può dive-
nire materia della mia presente fatica, altro che
nella interpretazione non retta di coloro, che stac-
cando dai miei scritti un concetto, di cui l'intero

(i'i Questi sono gli assunti, che prendono a provarsi da Fi-
lomero; del quale ho letto l'articolo, ma non l'ho adesso sot-
t'occhio per poterne riferire le stesse parole .
 
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