1)1
(totuut) h Juutx-( uone ) qerpe ncf -fumg,
ZTT: il re Sole offerto al mondo (prenome di
Osortasen I) datore di vita per sempre, ha fatto la
sua durevole costruzione al padre, re Sole di custo-
dia, ha fatto una statua in durevole pietra (di gra-
nito bruno) a colui che rendelo vivificatore per
sempre ('/udenti se jugiter vivificatorem) : frase so-
lita di queste iscrizioni votive dei re.
Alcune parole di schiarimento fa mestieri ag-
giungere alla iscrizione qui interpretata.
Dicesi che Osortasen I fatto aveva la sua durevo-
le costruzione (lAJULJt-<!f) al padre. Questa voce
JULJUtJt o JULJt con i tre vasetti ìly fu già interpre-
tata da Ghampollion per costruzioni, cui noi ag*
giungemmo l'epiteto divote o pie, secondo t"ap-
plicazione che di tal voce costantemente si fa ad
oggetti di culto sì religioso che funerale. Seguendo
il senso letterale della voce, che riferiscesi al copto
JUHit manere (i), tradur si deve più propriamente
per cosa stabile, costruzione durevole. E invalso
l'uso, che noi pur seguimmo, di tradur questo
gruppo in numero plurale, le costruzioni. Taluno
ha pur preteso che segno di pluralità fossero i
tre vasetti, che sempre l'accompagnano: ma, oltre
al non trovarsi esempi di simili plurali, come a
sentenza, e sembranmi dimostrar chiaramente che al nostro'
gruppo osor convenga il senso di custodire, custodia.
(i) Monum, Civ% t. in, p. 474.
suo luogc
mostrane
Citerò tr
ove al ne
tivo sìn$
rate quei
numero <
sti ove Ve
vono pn
quelle c<
pagliare
monume
È lunj
esser dei
rie jUtéjUtf
Greci qi
pata da
avevam
di disp<
pie e 0]
vano (2
particol
zìoni su
dalla ve
MÈNEU.
i)Mo
2) Ivi
(totuut) h Juutx-( uone ) qerpe ncf -fumg,
ZTT: il re Sole offerto al mondo (prenome di
Osortasen I) datore di vita per sempre, ha fatto la
sua durevole costruzione al padre, re Sole di custo-
dia, ha fatto una statua in durevole pietra (di gra-
nito bruno) a colui che rendelo vivificatore per
sempre ('/udenti se jugiter vivificatorem) : frase so-
lita di queste iscrizioni votive dei re.
Alcune parole di schiarimento fa mestieri ag-
giungere alla iscrizione qui interpretata.
Dicesi che Osortasen I fatto aveva la sua durevo-
le costruzione (lAJULJt-<!f) al padre. Questa voce
JULJUtJt o JULJt con i tre vasetti ìly fu già interpre-
tata da Ghampollion per costruzioni, cui noi ag*
giungemmo l'epiteto divote o pie, secondo t"ap-
plicazione che di tal voce costantemente si fa ad
oggetti di culto sì religioso che funerale. Seguendo
il senso letterale della voce, che riferiscesi al copto
JUHit manere (i), tradur si deve più propriamente
per cosa stabile, costruzione durevole. E invalso
l'uso, che noi pur seguimmo, di tradur questo
gruppo in numero plurale, le costruzioni. Taluno
ha pur preteso che segno di pluralità fossero i
tre vasetti, che sempre l'accompagnano: ma, oltre
al non trovarsi esempi di simili plurali, come a
sentenza, e sembranmi dimostrar chiaramente che al nostro'
gruppo osor convenga il senso di custodire, custodia.
(i) Monum, Civ% t. in, p. 474.
suo luogc
mostrane
Citerò tr
ove al ne
tivo sìn$
rate quei
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sti ove Ve
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Greci qi
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