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esemplare del testo medesimo è seguito dal com-
plemento della parola (pi) onde manifestamente vi
si legga la voce ipr tutta scritta : così il germoglio
di pianta C , usato solo per esprimere l'idea re, sa-
rà manifesta abbreviazione del gruppo di tre carat-
teri dei quali esso è il primo, e che suona CTJt
(COTTJt); lo stesso dicasi d'altri esempi molti del
genere medesimo. Ma per altra parte è vero anche,
che quei caratteri iniziali, che costituiscono quella
specie di abbreviazioni fonetiche, sono talmente
determinati ed immutabili, che non sarebbe lecito
scambiarli con altro omofono per fare l'ufficio me-
desimo. Questa circostanza, la quale è quasi senza
eccezioni, serve ad imprimere un certo che di va-
lore ideografico a quei caratteri iniziali usati soli,
che possono quasi considerarsi in quel caso come
simboli dell'idea che esprimono; e quindi il resto
della voce, quando vi è scritto, serve di comple-
mento al segno iniziale, che pur poteva solo signi-
ficar di sua natura la cosa medesima. La qual sin-
golarità del sistema grafico egizio è una necessaria
conseguenza dell'indole e dell'origine sua primiti-
vamente tutta ideografica, come egregiamente il
medesimo D.r Lepsius ha accennato. Or dunque,
neghinsi pure le abbreviazioni fonetiche, se si pre-
tenda che possano farsi con libertà d'usare qua-
lunque carattere tra gli omofoni della medesima
lettera : ma quando noi diciamo essere espressa una
voce per abbreviazione nei limiti che abbiamo di-
 
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