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IDI
inno) «e/fecl.
) « vto>*
^NENTHÈNITufe,
[uesto puntoli
per rottura,(
lei!' albero stesso
so in rapporto!
concedono, con
ise dell'obelisco I
4mmonefece m
Occorre qui di i
l'obelisco diTh
f.bero, mi l'ima
on questi altri de
ideografici, m
T. V. sopra,fi
arattere fy-jì
:a e in altre vocìi
vedersi a suo liiff!
nei nomi r
XXVIII, ìì)M
parlerà.
copta voce di *
tanze questa c#
intagliare sul fri
j e al determinai
na quella voce,
ellepanegirie,*1
£ è un omofono
liniere la voce*
r alfab. della G#
h testil'uncaratttf
irò che qui
mancano parecchi gruppi. Ripiglia con la sillaba
rtC, che suppone il verbo, probabilmente Vocchio
fpj; onde vi si legga, Jt^Cipr nq g,OOY £.116 (it)
ft &&4.I (n) ipi-C Ì"a)Jtg, ZTTt essa ha fatto
(ha celebrato) a lui (ad Ammoneì il giorno primo
delle due panegirie, (a lui) che rendela vivifica-
trice per sempre.
Il primo dei quadri sui lati di questa faccia ci
rappresenta , secondo V ordine usato , la regina
Amense, che fa libazione ad Amonrè, cfftT Jtecf-
U)cJ>, che risiede nelle Tebi sue. E qui per vezzo di
egiziana industria, incontrandosi la cima dello scet-
tro del dio col becco dello sparviere Haroeri, em-
blema del re, col quale comincia l'iscrizione del-
l'obelisco, partesi dal divino scettro il simbolo del-
la vita, e al becco del simbolico uccello si volge.
Nel secondo quadro Amonrè, custode dell"Egit-
to (i), riceve dal re Thutmes IV offerta di due va-
si di latte.
Nel terzo ritorna la regina Amense, dea buona,
signora del mondo ; e presenta in offerta una vivan-
da , od altro che sia, in vaso che ha la forma pira^
midale, e che nella scrittura esprime per modo fo-
netico-tropico l'idea ~f", dare, offerire. Ne vedem-
mo una simile rappresentanza nel quadro terzo del-
la prima faccia (2); ma Piscrizioncella ha ivi co-
* (1) Sopra, pag. 114? nota (4).
(2) Tav. XXXI. Sopra, pag. 140.
t. in.
p. 1,
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inno) «e/fecl.
) « vto>*
^NENTHÈNITufe,
[uesto puntoli
per rottura,(
lei!' albero stesso
so in rapporto!
concedono, con
ise dell'obelisco I
4mmonefece m
Occorre qui di i
l'obelisco diTh
f.bero, mi l'ima
on questi altri de
ideografici, m
T. V. sopra,fi
arattere fy-jì
:a e in altre vocìi
vedersi a suo liiff!
nei nomi r
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copta voce di *
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j e al determinai
na quella voce,
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£ è un omofono
liniere la voce*
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irò che qui
mancano parecchi gruppi. Ripiglia con la sillaba
rtC, che suppone il verbo, probabilmente Vocchio
fpj; onde vi si legga, Jt^Cipr nq g,OOY £.116 (it)
ft &&4.I (n) ipi-C Ì"a)Jtg, ZTTt essa ha fatto
(ha celebrato) a lui (ad Ammoneì il giorno primo
delle due panegirie, (a lui) che rendela vivifica-
trice per sempre.
Il primo dei quadri sui lati di questa faccia ci
rappresenta , secondo V ordine usato , la regina
Amense, che fa libazione ad Amonrè, cfftT Jtecf-
U)cJ>, che risiede nelle Tebi sue. E qui per vezzo di
egiziana industria, incontrandosi la cima dello scet-
tro del dio col becco dello sparviere Haroeri, em-
blema del re, col quale comincia l'iscrizione del-
l'obelisco, partesi dal divino scettro il simbolo del-
la vita, e al becco del simbolico uccello si volge.
Nel secondo quadro Amonrè, custode dell"Egit-
to (i), riceve dal re Thutmes IV offerta di due va-
si di latte.
Nel terzo ritorna la regina Amense, dea buona,
signora del mondo ; e presenta in offerta una vivan-
da , od altro che sia, in vaso che ha la forma pira^
midale, e che nella scrittura esprime per modo fo-
netico-tropico l'idea ~f", dare, offerire. Ne vedem-
mo una simile rappresentanza nel quadro terzo del-
la prima faccia (2); ma Piscrizioncella ha ivi co-
* (1) Sopra, pag. 114? nota (4).
(2) Tav. XXXI. Sopra, pag. 140.
t. in.
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