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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.4685#0192
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me in questo luogo qualche carattere incerto. Qui
pure si ripete il segno che significa bianco, che suol
essere una qualità di quell'offerta; e vi è di più la
piratnidetta istessa come determinativo della cosa
che Amense offre al dio, Judenti eam vivificatri-
ce™. . Avremo probabilmente occasione di determi-
nar meglio la qualità di questa offerta.

Nel quarto quadro fa atto di offerir vino (Kpn)
il re Thutmes I, qualificato col solo nome-proprio,
ma distinto pel titolo dominatore come il Sole.

Amenenthènituót è l'offerente nel quadro quin-
to; e benché vi abbia il titolo di figlio del Sole del
geime suo; pure i caratteri del genere femminile
sempre ci avvertono ch'egli fa queste cose in nome
della moglie. Ciò è specialmente notabile nell'iscri-
zione sottoposta alla mano con la quale egli offre

i! vaso dell'incenso: rpi HTpc(n)Tp JT ^JULJtpH:
ipi-C *"f*UUttg/. incensa ad Amonrè, che rende tei
vivificatrice. Quivi il dio porta il titolo di OvpiT
JllttTp , custode degli Dei. Ho osservato che ha lo
stesso titolo nel quadro del pyramidion sull'obeli-
sco lateranense, faccia in.

La dea buona Amense fa offerta nel sesto qua-
dro, presentando lo scettro pat. La cosa che offre
è chiamata g,T&: forse esprime il copto g,&T, ar-
gento * che perlopiù si scrive, come vedemmo, per
modo tropico (i). Onde si avrebbe qui : argento.

(i) Monatti. Civ. t. n, pag. 3oo.
 
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