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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.4684#0022
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nuova legge. Nei soffitto della navata di mezzo si
veggono rappresentate secondo l'arte bizantina pro-
pria dei tempi, due figure simboliche significanti
il Vecchio e il Nuovo Testamento. Altre figure di
santi furono dipinte sulle pareti ; tra le altre è me*
glio conservata e distinta quella di S. Giorgio a
cavallo.

Distaccando pertanto quell'intonaco appostovi
dai cristiani si potè scoprire li sculti soggetti che
prima ne ricopersero le pareti; e quindi ci fu mani-
festo che quel monumento fu fatto scavare e con-
sacrato dal re Horus principalmente al dio Thoth.
Nella tav. M. d. C. n.° II, figg. i, 3, 4 no raccolto
tre quadri di questo speco: il primo (fig. i) rap-
presenta il Faraone Horus co'suoi cartelli ordinari,
che offre dinnanzi a un'ara due vasi alle deità con-
sorti di Thoth in questo monumento , e sonoy
Amonré signore dei troni dell'Egitto ; Phré de*due
emisferi, dio grande, signor del cielo; Phtah si-
gnore della giustizia; Mandu signore della regione
di purità e di equità; A meri signore di Ombos ; e
Sate.

In altro quadro (fig. 4) il medesimo re fa offer-
te al dio principale dello Speco e ad Horus tante
volte rappresentato quanti sono i titoli che gli si
attribuiscono specialmente sui monumenti nubia-
ni. Ecco l'iscrizione del dio principale qualificato
dalla sua forma ibiocefala col disco lunare: Parole
ilei secondo Thoth, signore del paese di Seemun*


 
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