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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.4684#0179
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braccia, ed ha scritto sopiti-: Jnubi che esercita il
suo ministero verso il padre Osiride , nel giubbilo di
Senern . Varie deità vengono davanti al dio offeren-
ti o adoranti. La prima è Iside vivificatrice, signo~
ra di Maniak, che offre libazione . Infatti essa ver-
sa acqua dal triplice orifizio di un vaso sopra un'ara
coperta di fiori. Segue in atto di adorazione Neph-
thjs divina sorella, la grande; e dietro alle due dee
viene Horus che, porgendo con una mano l'arden-
te incensiere, leva coli'altra il vaso d'onde scatu-
risce rumore che tutte quattro le precedenti figu-
re circonda. La leggenda del libatore esprime: Ho-
rus vindice del padre suo , figlio d'Iside, die fa li-
bazione al suo padre Osiride nel trono di Manlah
( Phile ). Succede il dio con testa di sciakal, recan-
do un vaso di balsamo. E scritto sopra di lui: Anu-
hi ( che sta ) nella sua rupe in Senern, e che am-
m in istra l ìm bah amatura al pa dre suo Osiride. V i e n
dietro ad Anubi il giovine dio di Ralabscieh, per
tale qualificato dalle insegne e dalla iscrizione,
Memi dio grande , signore della città di Talmis,

sparviero, o dio della dimora splendente nel cielo.....

Ultimo è un dio nella cui forma s'innesta lo spar-
viere al corpo umano, avente sul capo lo pschent
e le corna ; il quale volgendo le spalle alle prece-
denti deità, con ale tese e concitato passo vibra
una lancia. È questi il grande Horus di Edfu; e le
parole sopra scritte dichiarano la cagione del suo
armigero atteggiamento: Har-Hat dio grande del
 
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