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Ztem, Fait bassa di la Valona à fato edito tutti chi
voi venir contra la Signoria a l’Ihoro danni vengi,
et voi retenir qualche corfuato per saper il numero
di la nostra armata ; sichè avisano dii lutto la Si-
gnoria.
Da Sibinico. Aricorda le munition, et a Gurzola
esser fuste di turchi.
3G3 Da Liom di l’orator nostro, venule questa muli-
na, per Zuam Vesiga corier portale di 11, 12 et
13. In zifra. In la prima, di 11, scrive l’intrada dii
roy in Liom a bore 22 con honor grandissimo, fato
representation a le porte, etc., et coperte le strade,
et luchesi, fiorentini et demani mercadanti feceno
divise, in conclusion con gran honor introe. Poi esso
orator fo da sua majestà qual li disse ; haver da mon-
signor di Lignì esser concluso f acordo con l’archi-
ducha, el qual è venuto in una terra chiamata Aras
dove ora il gran canzelier, et zuroe fedeltà etc., et
monsignor di Lignì, consegnate le terre, ritornerà.
Poi li disse de l’impresa, harà sua majestà lanze
1800, et quando verano a la zornata sarà persone
30 milia, et in 40 di la spazera ; tuttavia manda fan-
tarie et zente d’ arme a furia.' Item, arà quelli di
Savoja eh’è lanze 100, et di Saluzo et di Monterà,
che non havia computà, et fanti 2000 li ha promes-
so far il ducha di Savoja. Et vene poi el Cardinal
Roani, et disse la Signoria à da far do cosse: la pri-
ma, levar el suo orator di Milan, perchè el signor
Lodovico si dà reputatici, et etiam per remover i
sospeti ; et poi acciò il re di romani non vengi a dar
ajuto a Milan, el qual non poi venir si non per via di
Trento, che la Signoria tengi ben in bordine quelli
lochi etc. Item, ricevute sua majestà lettere di f bo-
llori fati de qui a li soi oratori, et la exposition di
f ambasata con la risposta si dilibereria nel consejo ;
et poi ebbe esso orator nostre lettere, sarà doman
col re. Et per l’altra, di 12 in zifra : ricevuto ditte
lettere di la resolution di la risposta, et dii dimandar
1’ armata di Rhodi con li sumarii da mar, andoe dal
re, et exposto il tutto : zercha 1’ armada il roy disse
esser contento ; et non era con soa majestà, salvo
misier Alcxandro Malabaida, et ordinò che al Cardi-
nal Roana si dicesse questo, et facesse lettere al gran
maestro di Rhodi, et al prior di Alvernia capitano di
ditta armata. Item, oferse a l’impresa contra tur-
chi il suo oro, arzente, zente, il stato et la persona,
et si dolse di la incursion fata a Zara, et disse « com-
pito l’impresa di Milana arderemo contra turchi » et
disse Milan e Napoli à mosso questo Turcho con-
tra la Signoria. Quanto a la resolulion nostra, rin-
gratia la Signoria dii venir a l’impresa : rispose verà

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fino a Garnopoli poi secondo 1’ ocorerà più avanti,
bisognava prima spenzer le zente, et disse l’impresa
sarà di zorni 40, et ha intelligentia in le terre etc.,
et poi disse « spazeremo etiam il marchexe di
Manica », et li disse la cassatimi dii fio del ducha di
Ferrara Bentivoy et Bajoni et il rector dii ducha di
Urbin, soa majestà li disse, li piace et si dolca le
fantarie ordinate stavano tanto a passar, et havia
fato comissarii per expedir le zente, è in Saluzo
Monterà, Savoja et astesam. Per l’altra lettera, di
13, scrive il tenor di le lettere scritte per il re al
gran Maestro di Rhodi et al capitano di 1’ armata,
mandate per la via di Provenza ; et manda etiam re-
plicate qui, acciò si mandi ; et questa sera fono expe-
dite per uno gripo a posta ; et par il re prega il ca-
pitano, ma non comanda, et disse per esser armata
fata di danari di la religion ; et il gran prior di Pran-
za fratello dii Cardinal Roana à scrito in conformità.
Item, il re ha fato la mostra di cavalli 1800 per l’ar-
tilaria, sichè l’impresa è caldissima, et che Roana
li ha ditto il roy non ha voluto aldir pato niun dii re
di romani ; et aver da misier Zuam Jacomo Triulzi
esserli zonto 1000 sguizari, et naandandoli danari ne
verà di altri, et il roy à fato.
Vene 1’ orator di Milan dicendo, li sali non si 363 *
dava, pregava la Signoria li volesse far dar, et si
risolva a questo. Li fo risposto, non era sta consejà
con li provedadori dii sai ancora, et si vederia.
Vene 1’ orator francese monsignor di Beumonte,
et fe’ lezer una lettera, di 12 da Liom, dii roy scritta
a Ihoro : come è contento dar l’armata a la Signoria
et si oferisse a quella con optime parole ; et il prin-
cipe li disse bone parole, ringraciando soa majestà ;
poi li fono leti sumarii de’ sguizari, et dii fuzir di
Roma dii Cardinal Ascanio.
Di Roma, di l’orator, di 13 et 15. Come, ri-
cevute lettere in materia di beneficii per il Frangi-
pani era sta tarda, et zà el pontifice lo havia confe-
rito via ; et li oratori di ditto conte Bernardin erano
lì volevano formenti, et il papa li ha dato ruzi 100,
acciò resista contra turchi. Item, quella malina fo
concistorio ; et fu letta una lettera dii re Fedrico, dan-
nava il papa era sta causa di comover il Turcho ex-
cusandosi, licei pari la Signoria nostra dicha lui sia
stato causa, tamen scrive con parole tacite, et ari-
corda il papa fazi il re di Pranza resista per questo
anno a tuor l’impresa de Milan, et tutto si conzerà.
Non era il Cardinal Ascanio, ni Santo Anzolo, Lisbona,
Santa Croce et San Clemente ; et per il Cardinal di
Siena et il Cardinal Grimani fo parlato assai in favor
dii papa et di la Signoria, et il papa disse se voria

MCCCCLXXXXIX, LUGLIO.
 
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