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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0006
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infiniti esempi delle più celebrile famose cose Antichc,e moderne,ad intclligentia,& vtilità vostra; coi! m
tempo di pace,come di guerra * Oltre gli auuertimenti sopra la maggior parte delle difficultà,che rende-,
uano mutilato, & oseuro Vitruuio(si può dire Prencipe di questa Facoltà,)& altri Autori,che di ella hànò
scritto,- Ma eciandio vi ritrouarete que maggiori, e più germani precetticene si possonodesiderare in tut-
to il corso dell'Architettura, tanto nella Theorica,quanto nell'atto stestodell'edificare, e costruer bene»
Tiene secondo l'intentione nostra risarebbe etiandio esfettuato qualche tempo prima sé specialmen-
tele cariche Publiche, e prìuate; col! in quella Serenisììma Republica, come etiandio in molte, e non
picciole occasioni de Prencipi, e Siguori,tanto in Italia>quanto fuori^e di la da' monti ; lequali tutte cose
ne hanno contra nostra voglia tante volte allungato il tempo.
Tralasciamo al presente di narrami l'ordine > e la diuiiìone di tutto il corpo dì questa nostra* o-
pera,iaquale come vedrete,è per maggior comodità,distinta in Tomi, d Parti,& in dieci Libri, con i loro
Capi per facilità delle materie,,che si trattano in errile non le lignificamo alcunacosa circa alla dignità, e
prestanzadella seienza , non le dimostramo altri particolari intorno al soggetto di ella > nele facciamo
mentione d'altri aneiìl^e requisiti molto degniaiquah ad ogni modo cadono per consequenzain conside*
ratione. Essendo che è molto meglio il tacerne^ in questo luogo, che il volerne dire alcuna cosa coli ri-
strettamente,auueugache il tutto assai felicemente si è spiegato nel Proemio ^dell'opera steisa,ilqualeàd
ogni vostra compiacenza potrete vedere nel primo ingreilo di questo volume..
Sappia il prudente Lettore ,che tutto l'intento nostro se indirizzato >affine dell'vniuersale vtilità»
e benesicio, di chi brama da douero porsi a' studij, e seguire i Precetti di questa così preftante,.e nobile
Facoltà,e di là parsarfene poseia allmrelligenza, & all'atto dell'edificare nobilmente, e far costruere be-
ne, e realmente qualunque edificio : Per la qual cosa quanto di profitto,& vtile ne Mano per trar,e questi,
e quelli, e non meno, i Signori, e Patroni, che fabricano, lo lasciaremo di buona voglia giudicare à tut-
ti queJli,che attentamente leggeranno i'opera,e parimente à gli altri,-che olseruas anno le molte,e nobilik
simesabricheinuentate,,& ordinate da noi, non solo in questa non mai à bastanza celebrata Città di
V e n e T i a , come etiandio esequite in molte altre Città, qua, e là per l'Italia, e nonpoche in altre Pro-
uincie, e Città di là da' monti : ilche, si seoprirà à parte,à parte neli operastesìa. E sé 1'Huomo con i'esi-
birsi a seruitio altrui meritamente scappella vn Bio, à cotal meta sempre noi habbiamo tenuto l'occhio, e
sì bene attenta la mano,amne di colpir il legnacene perciò speriamo,che il Mondo non sé ne potrà dolere*
E piaccia aldator delle gratie^cne in questo punto non le ne polliamo arrosslre la fronte,e le guà-
cie ,.mà più tosto honoreuolmente, e con ragione purpurare ilmanto,e con quel Decoro, e maestà>,che d
conuiene comparire in vista d ogn'vno, 3c accentarli al pari di qualunque altro aòsia antico ,òmoderno
scrittore di questa Facokà,& anco acciò si cimentino le cose nostre,come il .purismo Oro à pietra Lidia..
E Ci sententiano dal giudicio fano de' più sauij Lettori, e nel conspetto di tutto il Mondo * Posciache dx
douero. non si curamo punto del fauore, &applauso popolare ;.accostandosi à quella bella, e dorata sen-
tenza , che fra le lodi, quali per vltimo Elogio degnamente st conuenne al Diuin Platone, e questa vnx
fùdi grandiiTima stima sra l'altre, ch'egli non sofferiua esser in alcuna maniera comendato da soggettiin-
degni ; posciache questi tali, qual hora lì ila lodando indegnamente lodano, mlsolamentedagli huomi-
ni buoni, e più sapienti dell'età sua nasee, e n'esce,ogni perfetta lode tenendo cheda estlsoli,comeintellK
genti, ne prouien e la vera, e permanente lode. Come ditte Cicerone di Socrate..
Resta che per compita intelligenza dell'animo nostra siate auuertiti, chenon per alcuna audacia i
ma per imìtatione delle più antiche,. e sapute etadi habbiamo adornate le fronti di questi nostri Libri,
con i nomi de alcuni Sereni/lìmi Prencipi^cosi di là,come di qua da' Monti, per molti,e degni riipetti, co-
me si vede nelle Dedicationi loro : conciosia cosa, che ddk loro più degne attieniofferiuano ne*Tempi}
deloro Dei ,à nome de' loro Eroi ìpiù pregiati Troffei, & doni,per eternar le loro degne memorie de fatti
egreggi alla posterità » E sé per auuentura paresse ad alcuno,che à primavista noi txasponerlìmoil iauore,
e laspetto Serenissìmo del nostro Prencipe naturale^! quale per obIighi,e per molte gtatie speciali doue-
mo per ogni ragione hauere grandi Mima reuerenza, edimoiirar ossequio ituttociò,. ne d'ignoranza-, ne
meno d'ingratitudine giustamente ci si può dare alcuna nota ; posciache senza alcun dubbio restadouu-
ta, e donata non solo l'opera steisa i come perpetuamente si gloriamo noi d'esser con indissolubil vincolo
pomposo vasallo,e con molta chiarezza si èdimostratoconrhauer seruito3eosi per elettione, come per de*
bito nostro, e con tanta sedeltà nell'opere Publiche, tutto! fiore della nostra etade..
Laonde si serbamo,come luogo più proprio, e conueneuoledi dedicare alla SereninTma Signoria
altri libri, che tosto col fauor Diuino seguiranno à questi, ne'quali si tratta dirfusamente di tutti i Generi
d'edifici j Publici ; cosi antichì,come moderni, e Sacri,e Secolari, oue si seorgeranno in gran parte l'opere
Publiche ddlc Piazze,e Palazzi de grillustrissimi Signori Procuratori,lelororeduttioni,e Statuario Pu-
blico, pur edifici) intorno ad esfe, e tutte di nostra Inuentione,&ordine,& non pochi altri effetuati etian-
dio in altre parti : lequali ogn'vna per sé sono molto più vnite insieme, hanno sorsi pochi, che li pareggino
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