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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0003
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AL SERENISSIMO


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^ 1

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1

LIÀNO



ARCI D VC A D'AVSTRIA
DVCA Dì BORGOGNA, &c. CONTE D'ASPVRG, &c
E GRAN MASTRO DELL'ORDINE TEVTTONICO. .
ERENISSIMO TRENC1TÉ sòbenifimo,chetJdéadi
quessa mia Architettura Vniuerfale, in cui fi fcuoprono, (oltre i
precetti di que(ìa.Facoltà ) varie defcrittioni,proprietà, e differen-
za di Paefì, diCittàdi, £s di ForteXz^e reali-, con tutte le sorti di
edisicijfacri,publicì,epriuatisadhonor d* Iddio 3& àfìcurel^a de
glihuomini3& altre degne materie,che cadono per confeqUenXa,^
in abbellimento del mondò, non può ejfcr veramente donoproporlionato, e basleuole al*
la grandeXj^a.e fama dt Ve tira Altera S ere nifcima,netta quale viue la pmfubb li-
me Idea delle più degne imprefi dell'Vnmerto. Tuttauia in vn perpetuo giro de miei
più grani pen/kri perrttrouar a quelle mie lunghe, e sludio/efatiche tvltimo centro,
in cui poffano jtabtlir la loro quiete ,& aKicurarsi detta loro ( fami lecito il dirlo)
permanen^a^ eterna duratwnepon ho trouato.oue maggiormente io potejsi acque-
tarmi guanto nella fomma 3 £s incomparabile benignità di Voflra Altera Serenif
/ima. Affidato adunque da quefi annerente ,efommeffa mia considenza vengo à
prefentarle in dono queslo mio Primo Libro%nonper arrecar a lei alcun sr e no di glo-
ria 3 di che tanto abonda per fì slejfa,maper apportar qualche raggio del fuo (flen**
dorè alle mie Vigilie. tosi mi soj/ejtato conceffo di poter effrimer in carte la grande
idea de sùoi glorio/ifsimi meriti : hauendola il fommo Iddio collocata in vno de più
altu esublimi gradi difeiicuade, e di gloria, che thumana condì tione poffa desidera-
re\ così per grandeX&a di na/cit adorne per prudenz>a->valor dell' armi,e fauor di sor-
tuna; pò/sedendo la/uà gran Caffi più Imperi] , e Regni, che qualunque altra del
Mondo tutto, e godendo effasola la più ampia, e maggior parte di effo, che tutti gli
altri Prencipi, ancorché injieme vniti. Aia chi potrà mai degnamente accenna-
re non cheff legar e àbaftanz. a le singolari(sime,& eminentis ime doti di Voslra <*Al-
telusa Serenifsimat laquale con /òmma, £s incomparabilprudenza regge i/uoi am-
ij Stati, egomma iselmssimipopoli , e maneggia is ih alti affari della Christiana

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