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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0005
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A PRVDENTI \ E BENIGNI LETTORI-
VINCENZO SCAMOZZI- .
I Grandissima Iode,e comendatione sono veramente degni que' Padri di cosi
sanointelletto,iquali dalle prime etadi de' loro ben nati figliuoli,con ogni maggior
prudenza,cercano di allenarli bene, e costumai li, e darle i migliori documenti ,os-
ieruando tutti i segni, e le note de loro instinti naturali ,specialmente quelli,cheà
qualche honorata profestìone,ò ila nelle Lettere,ò neH'Armi,ò in qual altra cosa de-
gnale Virtuosagl'inclinino.Màdi grandissìmo essempio^&imiratione (ingoiare so~
no altresì quelli, che da più alti,e purgati giudicij,e naturale indinationeguidati,ò
pure esortati dal consiglio, e seortade'loro maggiori indirizzano (come Naue, che velleggia a prospero
Vento) tutti i loro pellegrini;, e nobili pensieri a'sublimi studij delle scientiespcctilatiue,ouero delle belle
Arti,come al vero porto di gloria . Laonde gli vni, e gli altri in progressodi tempo (benché perdiuerse
fìrade ) così aiutati dalla Natura, e fauoriti da' loro pellegrini ingegni, e frequenza di studij, co'l tempo
diuengono ottimi , e perfetti in quelle facoltà : intantoche con quelli , e simigliànti mezzi honorano sé
stessì, e le loro famiglie, apportano benefìcio vniuersale al Mondo, & alla fine lasciano degne ,e talhor
immortali memorie alle loro patrie, & alla posterità, come si è veduto infinite volte.
Qv ind i è, che per tutti quelli rispetti non poche gratie noi rendiamo del continouo alla.*
Maeltà d Iddio, che ci sia degnato, mediante i nostri Padri, e genitori , iquali sino da'primi albori del-
la naseita, e dell'Aprile della nostragiouentù per Tinclinatione naturale ne poserosotto precettori eru*
ditislìmi a studij delle buone Lettere, e di mano in mano alle Mathematiche Di scipline, anzi potiamo
dire di tutte le Arti liberali, e parimente nel Disegno. Si come nella nostra virilità ,& maggiore etado ,
con la perseueranza di queste lunghe vigili e,'(qual pianta trasportata in migliore3e più cultiuato terreno,
così in Roma, come qui in Venetia,) si sumo affaticati sempte volentieri fino a questo non immaturo,
& infruttuoso Autunno ; per giugnere ( sé così era dato da' Cieli ) à quel desiderato fine al quale haueua-
mo indirizzato il corso loro.
Aggiuntovi poseia il molto incomodo, e dispendio tale, che non per lontananza de paesi, no
per asprezza de luoghi, e difficoltà d'incontri si siamo retiniti punto dalla incominciata opera. Intanto-
che ne per interpolinone d'altri affari, quali per nostro particolar interesse si doueuano posporre, ne per
incomodo della nostra etade ci siamo laiciati deuiareda così nobile,e Angolare impresii : Così per vede-
re , & osseruare non solo in Italia, ma in lontanissime Regioni la maggior parte delle antichità,& altre co-
sé più estimateda' Sauij, & ammirate da noi, anzi( e sia inteso dentro a termini della modestia)habbiamo
molto più amato lo affaticarli , espender largamente à profitto altrui, chea qual altro honesto vtile, e
comodo, che per altra via ne potesììmo col tempo sottrarre, per lo che questa è siatala nostra Lotta,il no-
stro Disco, e finalmente il nostro corso continouato per tanti anni, e si può dire tutto il tempo di nostra
vita. E tutto affine,( e sallo là Maestà d'Iddio )di non lasciar' irrugginire il nostro talento, di redurre in vn
corpo ben distinto,&ordinato tutti i Precetti di cosi celebre, e preclara facoltà dell'Architettura,iqua-
li sin' fiora come spariti, e quasi persi fé ne rimaneuano : intantoche postósi chiunque si voglia nel mezo,
^uasi d vn'ampio Theatro, ad vn girar d'occhio,e porger di mano, potranno seorger, e ritrouare la mag-
giorparte delie più belle Diffinitioni, e più reali, e sublimi intendimenti, c'haueìlero gli antichi in ella Fa-
coltà , e già tante etadi decaduti, e quasi andati in obliuione per la poca intelligenza de gli huemini.
Ecco stvdi os i Lettori, c'hora vi Ci presenta l'opera, laquale mei ce vostra va qualche tempo
desiderate, e bramate hauerc>non solo come vn ricco, e douitioso Archiuio di quelle virtù lequali il Si-
gnore,mediantelenostrenoninterpolilefatiche s'èdegnatod'adornarlo, &ingemmarlo>oueseoprireto
a 3 infiniti
 
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