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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0110
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ètti trasitta apparse più toBo merauig Ito fa, che Ordinaria. Laquale 'ihcomintì^
do da primi albori della fua et ade, con tanta mer ani gli a fi e andata inalciando >d
Merigge della fua per]ditone. E pojfo efiserteflimomo a me fiefso.mentrel'Alt et
Anto Zj^ Voilra Serenifs. fi ntrouaua in Parigi nel TalaXzjo Regio , e fu più vo/tevifitata
da gtlsluslrifilmi Signor i ^Ambafciatori Venei /, co quali io ero pacato dalla C or te <b
Boemia in Fracia,per defdeno di off cruore il fab'ricore di quel Regno,£s allora hehiì
occafione di farle riuerenz^a, e fui raccolto ,e favorito /opra ogni mio merito^ intanto*
che refi ai per fempre deuoiifsìmo 9& ammiratifiimo della Serenitàdelvolto, dèa
JVLaefià dell'assetto,e granita del parlare, che ben daua indi ciò defiuoi aiutimi pen*
fieri.P er lo che fi e fempre dimostrata deipari prudente,e vigilante in tempo di pace
nel maneggio , e prone dimento, e nella guerra ha Ut gemente spcjcri fuoi t efori \
quafiin vntHante, afauorefuo fifono musfe tarmi,di hntdnifiw,e parti, e firmati
eferciti, epresentate le battaglie con tanta merautglia, e che più fi può dire ì imitato
l'inimico nelle fortez^K e a porte aperte, e jempre con nuom firatagi mi militari,oue si \
e ritrouata delconi- ino.no ne1 maggior'ardoi, e pericoli fra il rumor dell'armigli
rimbombo delle artigliane. Intantoche eoa la prudenza,e col v^ lare,e glori fa emù-
lattone fi conclufe la pace convmuerfal applaufo dell'li alia , e fi può diredituttak
ChriHianita, e perciò a gran ragione la Nobiltà del Stato di P'osira <tAlte%za$erc
nifi, gareggia nel renderle objequio.i Cittadini nelriuerirla, e tui to ilpópulo nelhh'tr
dirla con ogni prontezza d'animo, e fi gloriano di hauer cJJrencipe cotanto grande,
Magnammo, e valorofo, oltre ilritrouarfiin Lei vn cumulo di tutte le fcien^e^ir-
tu, e belle Arti. Laonde in quello mentre ho voluto confacrar a l . Altez^zji Se-
renisi, con vini efsetti dell'antica mia feruitu 5 e reuerenz^a, e dedicarle quello Secondo
Libro dell'idea della mia Architettura Vnjuerfale, in cui fi tratta delle qualità à
Vaesi, e Siti, & ^rt &ne(si 3 e della grandeT^a, e forme delle Città, e dispofitione so-
gli edifìci Pub liei, epofeia delle Eortel^e reali, advfo de nofiri tempi] materia tanto
propria, econnentuole à Lei per la intelligen\a,e ftudio,che ne prendes gs hauenào mi
felici filmo juo Stato fatto fon dar ripari,e Foriere ad <vfo di guerra, £s edificati co-
tanti fonino fi Palaci, e nobili filmi edifici in T'urino, Qs altroue. Et f come con ogj
assetto di obfequio, & ojseruan\a ,ho voluto adornar f opera , e me Beffo col fi
gloriofo nome <> cosila fupplico di aggradirla con la fua lolita benignità, e protegger U
con la grandelAa del juo nowie, e con qualche fogno della fua magnanimità rie e*
uer me nel numero de siuoi più denoti, & inclinati fruitori, per inuaghirmi àdlt
sue Regie, & Eroiche maniere,per le quali fi e fatta immortale, e gloriòfa. Intanto
•prego ildator delle grasie, che le adempia ifuoi alti defideris, e preftifana, e lung*
ntita Per beneficio vmuersale.
Di Venetia ,d i/.di oAgofio. i ó i j.
DiVoHra oAlteZzja Serenisima.
Humilifimo, e Denotifsimo fornitore.
Vincenzo Scamo&zJ*

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nedi auuetntu
aeeiserssn*
delle carse, che
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