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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0114
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2.
cap.7;.

S>8 Dell'Architett. diVinc. Scamozzi,
Lo qj/al spacio di 47. gradirgli Antichi chiamarono la Zona Arsiccia, ò Torrida ; cioè Clin^ -
inabitabile; spacio che nei globo delia Terra viene ad'esfere à misura più vsìtata de' Geografi , e Coli
Biografi di 60. miglia per grado 2820, miglia Italiane , in larghezza, per lequali varietà de'moti
dei Sole , come si vede in putto l'anno, si fanno tante mutationi di tempi , e disferenze de produttioni
delle cose per tutte le parti dd Mondo.
Poi per 2 3. gradi, e rnezo di qua, e di li da Poli, aseriuono esserùi le due Zone frigide, & in
gran parte non conoseiuce dà esìì,e tra qitefìe a delira, e sinita della Torrida colocarono le due Zone
temperate > secondo noi ài 443. gradi lYna ; e non di 47. Come altri dicono ; che in tutto sono le cin-
que Zone già dette 3 e sanno il compimento di ì 80. gradi da Polo, a Polo 5 nelle quali due Zone , d
Climi 3 gli huomini, e parimente gli animali più piaeeuoli , vi propaganomeglio, e sono di piùlun^ 1»
gavita. E sinalmente anco tutti i frutti, che altre sostanze della Terra tieseono di molto maggior
bellezza ,sapore , e nutrimento. Altri poi diuisero in sette Zone , ò Climi assegnando la prima per
l'Isola Meroc del Nilo dai gradi 12—. finoà 2.0-i-. la seconda per Siene d'Egitto dal 20—. fino al
27-s. la terza per AleìTarcdria d'Egitto da' 2 7—, finoà 33-p la quarta per Rodi da' 33^. finca 39,
la quinta per Roma da' 39. fino al 43-U la Iella per Boriisene fiume della Scitiada 43—.fino a
47^. eiasettimaperiMontiRifei Settentrionali dal47. e mezo, fino al 50-k
E parimente' fuoiì delle opinioni de gli Antichi, si è ritrouato, che sotto l'Equinottialc,
vi si habita assai commodamèrite, come è maiiireiio.per esperienza con essetsi seoperti i paesi imo,
ni: perche le virtù delle cause vnincrsali con sioro esfetti 5 non sono sempreriitrette, e limitate ad
vno iiieilo modo, per i molti-accidenti , che le possono alterare, come dalla varietà de' lìti montuosi,20
ò piani, o da' Mari , ó Laghi, 0 Fiumi grandiisimi, e da' Venti, & altre simiglianti cose j e perciò si
può concludere 3 che dalia drittura, & obliquità de' duoiprimi luminari non dipendeno alsolutamen«
te i gradi del caldo, e del freddo , del secco , e deli'huinido , sé non vi concorrono altresi l'altre cause ;
come si proua in tutte le parti del Mondo , con tanta varietà delle complesììoni, e differenza delle
Cose_> , '\ ■ ,
Vero è, che la differenza de" Climi principalmente procede dalla drittura , ouero obliquità de
raggi del Sole, e dall'altezza, e basfezzade'Poli, verso la Terrai e perciò doue il Sole rettamente
piomba, sopra à quelle Regioni , e Paesi , all'hora sono di Aria caldiisima, e di terreni secchissimi, co-
me l'Africa, e l'altre parti sotto al Zodiaco ■■> e doue poi il Sole va molto obliquo , come verso l'vno, e
l'altro Polo 5 però quelle Regioni, e Paesi sono di aria molto fredda, e con 1 mari ghiacciati, &in 3°
particolare risola Scetlandia, ò sia l'antica Tuie, e molto più Engrouelandia collocata ne' 72. gra*
di, fra il circolo del Cancro, & il Polo Artico. Di maniera che quelle Regioni, e Paesi, che sono
poi fra polii, e situati fra queste, e quelle, vengono ad'esser, e da' Moderni Autori più, e meno tem-
perate, come potiamo dire assolutamentc delia Italia, e buona parte della Francia, ediCoslantk
nopoli i le quali cose si possono cauare dalla dottrina di Platone, e d'Ariit-otile, e molto più ancora da
Tolomeo, e Strabono.
Però di primo tratto nel considerare i Climi, e le qualità de* paesi , si dee haùèr riguardo in
quanti gradi essilì ritrouano nell'altezza del meridiano verso à quello, ò quell'altro Polo ; essendo che
di grado in grado si vanno facendo le variationi de' liti, rispetto al caldo, e freddo, c'hor da quella,
& hor da quella parte acquietano ; ma quanto à gradi della lunghezza, cioè da Leuante à Ponento, ^
oue si ritroua più habitato nella Terra, come dice Strabone, per il corso dd Sole, non riesee così per
à punto ■■> poiché (otto vn medesimo grado, quanto al circuito vniuersale dd Mondo, non si altera
gran tatto, sé non per qualche accidente, che si ritrouasse ne'luoghi particolari.
Per quello, come attesta Aurelio Vittore , i Scithinon stimauanoniun'altracosapiù, chela
vecchiezza ne gli huominij per dinotare il buon temperamento del Cielo, e della Terra: laonde si
vede, che à tempi nostri le parti Settentrionali, benché incomode dell'vso delle cose, tutta via, essen-
do fredde predano lunga vitaà glihuomini: più tolto, chele Meridionali ile quali per il gran cal-
do disciogliono la buona temperatura de' corpi.
Gli habitatori sotto l'Equinottio hanno i giorni, e parimente le notti vguali di 12. hore, come
noi nel tempo del loro Equinottio ; nel quale l'ombre sono eguali a' loro proprij corpi \ ma da indi in
poi, anco ad'esfi calano, e creseono i giorni proportionatamente : secondo, che il Sole lieua hor più
e uà, & hor pi ù là, ò s'inalza, ò s'abbaila'. Di modo, che in tutte le parti del Mondo tanto quanto gli
frabitanti hanno di lunghezza de' giorni, altretanto poi vengono ad'hauere delle notti. Quindi e >
che quelli c'hannoi giorni di xxiv. hore raccontate di sopra, «Rafferma Plinio, e molti altri, cioc
coloro c'habitano in 60. gradi, esfi hanno parimente le notti di xxiv. hore, di sei radi, in sd aiesi »
& cosi sarà anco de gli altri, che gli hanno d'vn mese, òde duoi, ouero di quattro, ò di sei > come
l'I sole Settentrionali. - ^ .
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