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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0185
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Parte Pritaa/Lib. Secondo>Cap, XX.
t) ò v e si può si faccia il piano della Città alto conueneuolmente dalla soperficie dell'acque de' fiu-
mi, e masfimamente de' torrenti, che portano ghiara , e torbide , parimente le strade, e gli edifici pu-
bliei, e priuati (ì eleuino da terra , perche giornalmente i letti de i fiumi si vanno alriando con le im-
monditie, che riceuono da gli altri fiumi, e dicalo Ferrara, che in % o. anni ha perso la nauigatione a
per le torbide del Rhen di Bologna, e dalle campagne, trattenute dalle roste delle mulina,& anco dal-
le spor citi e de' bestiami, & animali, che transitano, e da' terreni, e calzestruzzi de gli edifici, e dalle
case de' priuati, e per mille altri accidenti, e molte volte per le arsioni guerre, e destruttioni.
T v tt e le cose c'habbiamo detto fin qui possono occorrere ad ogni gran Città, come Ci legge per
le historie, e di Roma,e di Napoli, e di Milano, e tante altre, che non ramentamo. E noi habbiamo
i o tatto fondare, e Chiese, e Monasteri, e Palazzi in Vicenza, & in Padoua, & altroue in x x 11. e sino in
xxv. piedi di terreni mossi, e la giù erano selicate di strade antiche ; ma che più si può dire?che solo nel-
lo spacio di diecianni in alcune Città habbiamo osseruato tanto creseimento, che pare cosa imponìbi-
le, e che cosa sarebbe poi nello spacio di cento, ò ducento anni; e molto più,cresce ripiano dentro del-
la Città, per le ragioni dette, che quello della campagna di fuori s
Roma, come dice Dione, sotto l'Imperadore Augusto fu diuisa in x 1111. Regioni,ò parti prin-
cipali : chiamandole con vari j nomi, ò da' colli, ò dalle Piazze, ò dalle strade : ò dalle Porte, ò dal fiu-
me, ò da qualche notabile edisicio, come si vede in Vittore, e Sello Ruffo, onde furono ordinati i Cu-
ratori delle strade, gli Edili, e i Tribuni della Plebe, & i Pretori, ad immitatione delle quali fu anco
ordinato Costantinopoli sotto l'mperadore Costantino. Le strade così dentroi come fuori della Cit-
20 tà sono di ragion del Principe tanto in tempo di pace, quanto di guerra ; e perciò alcuno, ( come dice
Frontino ) non le dee occupare né impedire, sé non con permislìone sua, laonde vi fu quella senten-
za : Nemo quemquam ireprohibet publica via.. Le strade, ò sono reggie, ò militarli ouero principali, ò r>
pur ordinarie, ò finalmente minori ; le strade Reggie si polsono dir quelle per doue palla la pompa, & <que
ì trionfile fannoui passaggioi Prcncipi, e personaggi grandi in tempo di solenniti, e poi militari quel-
le dentro da' Terrapieni delle fortezze.
E perciò è quelle, e quelle deono esTer diritte ampie, e spaciose, per dar luogo alle file dello
ordinanze de Soldati, e della Caualleria : e perii condurre dell'artiglierie, e finalmente per poter fare
comodamente le retirate, e tante altre cose, che polsono occorrere in tempo di guerra: e perciò in
quelli estremi della Città deonsi laiciàr terreni vuoti i si anco perche quelli di fuori in campagna nc_>
g ó con Trincee, ne co Cauallieri eleu ati non pollino vedere* ne offendere con l'artcgliaria gli edifici,che
fuiTero quiui di dentro,per laqual cosa non si polsono lodare come Treuigi, & alcune altre Città, le-
quali hanno Chiese,e Palazzi di molta importanza,quafìacanto alle mura.
E molto da auuertire 3 che le strade,& anco le Piazze, e gli edifici publici,e parimente i priuati
per quanto si può nelle Città siano volte à gli aspetti migliori ; acciò i Cittadini, e quelli che transita-
no per esse venghino meno offesi, e chiara cosa è, come dicemmo altroue, che l'Aere di Leuante tiene cap.
vna certa qualità temperatamente caldai perche viene accompagnato da' raggi del Sok ; e perciò i
Venti ,che spirano à quella parte risoluono le humidità ne' corpi animati, & anco ne gli edifici ; onde
per quello è ottimo l'habitarui.
M a qjv e' luoghi, che sono volti all'aspetto di Si rocco, hanno non poco l'Aere humido, ctalhor
40 accópagnato di caldo ; laonde quando le porosità de' corpi sono aperte j allhora egli distempera la na»
tura nostra, e corrodono le mura de gli edifici. Le strade c'hanno l'aspetto loro verso Ostro senz'al-
tro riceuono l'Aria calda, & numida buona parte del giorno, e quali in tutti i tempi dell'anno perle ca«
gioni già dette: e perciò viene ad esser dannoso cosi a' corpi animatii come à gli edifici »
E passando più là,migliore conditioni riceuono quei luoghi riuolti à Garbino : essondo l'Ae-
re più piàceuole, benché in varij tempi, e specialmente l'Autunno spirino da quella patte Venti in-
stabili i ma però senza qualità dannose. Le strade che riguardano verso Ponente ancora ? che habbir
no l'Aere temperato, per la maggior parte dell'anno, e grattiisimo nel tempo della Primauera : onde
conduce bellisfimo tempo : tuttauia nel tempo dell'Estate nel declinare il Sole a' monti, egli dà ne
gli occhi, & offende non pocolavista : e viene alquanto riscaldato : onde per ciò egli inferuera_?
5° grandemente, el'Aere, e lemura de gli edifici,
Qv elle strade,cheriguardcrano verso Maestroparteciperanòdell'Aereasciutto,benchediPri.
mauera spirino Venti asfai continouj, i quali tengono dd freddo, e perciò conferiseono non poco al*
la complessione de gli huomini : perche vniseono il calor naturale. Si come dalla parte di Tramon-
tana le Piazze, e le strade riceuono l'Aerefreddo,esecco i ma sottile, e t^Jhor spirano Venti molto
gagliardi i e potenti j intanto, che penetrano, & asciugario, crcstringono tutte le cose animate 3 ò

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