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Scamozzi, Vincenzo
L' Idea Della Architettvra Vniversale: Diuisa in X. Libri (Band 1): Dell'Eccellenza Di Qvesta Facoltà, De gl'Architetti prestanti: e Precetti, Inuentioni, Disegni, Modelli, & Opere merauigliose — Venetia, 1615 [Cicognara, 651]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1674#0252
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2j o Deir.Architetc. 'di Viiic. S-camozzI,
là Pabli" L'entrata della prima Casa de' Greci era ri st retta., e le Porte secondo Plutarco s apri^
cola 141 a]i'infUori ; quello spacio'. tra due Porte era detto Thirorio > perche i Greci chiamano Thira la P^t|
1 bm 1. e piroua il luogo, & Amphithiros le Porte de gli Horti : si come Polluce chiama Orstochirinliì>0'r'
CA.S.U 1. ta ^ cjlc asCende di sopra. Anco hoggidi diamo alcune entrate limili a quelle, e marame nelleqas<J
mediocri , e de Cittadini per làsciar a delira, & d sìniitra maggior spacio per le stanzè.
Che 1 greci faceisero le Saiìk a delira dell'entrata di quella Casa non è merauiglia, pigrj
sciar'j e la Casa loro , e quella delle don ne Ubera del tutto, e doueuano esser di CaUalli bellissimi «
grandi/limo prezzo. DicePausania, che tra tutti i Greci iMacedoni si dilettavano di hauere


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gouernare belli (simi Caualli, e le donne Greche secondo'SenoiOrtte haueuano cura di tutte lecpsl
£c&ixo, jej|a Qa£à ^ e ^no dell'armi i ma però noi non lodiamo questa vsanza, e meglio sarrebbese elle fujQsero
care à delira , Ó lini lira delle loro Case : come le habitationi de' Forastiers, &-i Giardini ad vso ddlt,
donne. A sini stra dell entrata vi Tono, le Stanze per Portinaro, che i Greci chiamano Pilarioni : I4,
qua! cosa si olserua anco hoggidì nelle Case de' Prencipi, e gran Signori , acciò che elsi hahbino cura
di giorno, e di notte : e non ne elea cosa, fuori della volontà de5 Padroni &„ ;
I peristili minori haueuano i Portici da tre parti,có le Colonne>essendoche i Greci dicono
Stilos la Colonna,& i Romani ancor elsi chiamarono Peristilo quèllo,chenoi ohiairiamo Cordicene'
Monasteri jCiaucni. Non faceuano il Portico dalla parte di mezo dì , forsi per laiciar lume gagliardo,
e vino à quella entrata, & alle Stanze à destra-, e imistra : sé bene quella non era l'entrata alla Casa de'
Padri dì famigliarmi ad vso de' famigliari della Casa:tuttaiiia non lodiamo Tan^ate^i'coperto, quel-
li, che vogliono passareali'innanzi. 20
.Qvell' entrata conidaoi Pilastiiadestra,esinistràchiamatilaVitrtmioProslas,òParastas5co
me anco da Iulio Polluce,denomiando il tutto dalle parthquasi agiùtatricidella lubrica: Ci comeema-
ma.Parailatei Contrapilastri dietro alle Colonne delia Basilica,&il Vcstibuio, ò entrata della Rocca
d'Athene con voce Greca, era chiamato Propileo : perche donerà hauere alcuni Pilastri da' canti : &i
Romani chiamano Ante per esfer antepoile al soilenere il peso,come vuole anco Fedo: sopra alle qua*
caXt* ì. li polTaua vn traue tutto oltre. Questo luogo haueua quali del Tablino de' R omani : con l'entrata am-
mali, pia, econ il detto Traue: sé bene i Greci non viteneuanò irrigginì : noi per maggior accompagna-

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Ircito,

mento del Colonnato vi riabbiamo.polle due Colonne tramezò a Pilastri.
fuC. 47.

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Talamo, &'Amo* talamo, sono Stanze Tvna più grande dell'altra, che noi diremmo Camera,
& Anticamera: perche i GrecichiamanoTalamo la Stanza doue era il letto coniugale^e de' sposì : però jo
i iì dicono intendere le Stanze del marito, e della moglie, & e/Tendo à punto tra gli appartamenti dell'-
5'. Amo.- vno,e dell'alerone guardaua a Leuante : come parte più sana,e gioconda per |iabkare,& Ouidio in co-
fermatone di quello cUsfel/#$§#^
L'ingresso era oltrea quella entrata in Pilastri la terza parte più stretta, che noidirelsimojanditoda
vn'ehtrata.all'altra j & haueua il lume da esse entrate, cioòdaila Prostadedi qiia'versò ilprinio Corti-
le, e di la verlb al Cortile maggior : quello luogo e slato diificiiiisimo à.mólti ad'eìler intélo>
Gli o e e 1 grandi ad'ambe le parti dell'ingresio erano luoghi ampij, e capaci, e pjbteuatioesfer
chiamati dalla Economia, che in elsi esercitauano le madri 'iì famiglia cól Itami a lauorare, e dar or-
dini a' lanisici, & al reilo delia C^ala : e la loro grandezza poteua ìèruite à-riporre le mppelletih, con>;e
dice Senosonte : oncìe egli raccorda anco, che nella Caia deìk donne v'era isluogo da téfstt panni: |j- 4P
;\ quale habbiamo pollo a iìnistra, & à delira vna Pinacoteca jò guardarobba ;.: poiché esfe haueuanok
cura di tutte le cose della Caia. Laonde R vede di quanta cuia, e goueriio fuiserò le Matrone Greche:
quelli luoghierano comodi a loro appartamenti, e senza impedimento si poteua entrare, & vicirp
dciringresfo, candito, e prendeuano lumi conueneuoli dalle Corticelle. ;•" ;
Peri tricli ni , e cubiculi quotidiani, si deòno intenderei luoghi da mangiare ordina?
riamente, & alla dqmellica : à disferenza de gli Oeci, ne' quali mangiauano alla grande,, e con appa-
recchio , e con allegrezza > e palla tempo : Cubiculi erano dette tutte le Stanze da dormire, eie Ce ,
diceuansi le Stanze minori, per vso della famiglie. ,x .jj
Hb'tot. T.peri STI li maggiori, che Polluce chiama, anco Periciona, ePristoi: erano per lop

Econc.

np. 3.5. qUanto pju lunghi, che larghi, come dice Vitruuio chiaramente nella Casa Romana, e nelle la
lire de' Greci : & alle volte vsauano in quello Cortilele Colonne del Porticoàmezo dì> più a.Ite de^
altreintorno a' tre lati, forsi per maggior magnisicenza., & per non ingombrare la villa, oc 1 •- rJ

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Cà.s-1 I.

iib.ro 6.
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! alto ^ & anco il Sole, nel tempo della Vernata, a que'luoghi, che sono all'indentro, & a 1 Jin|"L|
delle altezze di quelle Colonne, & i loro ornamenti non doueuano fare accompagnamento ne De
^MàjchequestoC ;
portarebbe nulla perche 1 maggiori pigllauano esempio da' minori, quando ella furie degna * ^
I vestlbvli di quella Casa Magnifica^ grande,e le Porte proprie^rano kcondo^\km

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