LIBRO TERZO XLV
( Vftfo edisicio è fuori ài Roo ttppressofctn StMiano,& r tutto atterrato fin ni piano del terreno, f mafmamète le locgie in*
j torno,ma l’edisicio di mezo,per e.sre'operasodifimaf tutto ìntegro,et è opera di pietra cotta,ne uist uede ornam'éto alcuno,
et è tenebrosoper non battere altra luce,che da la porta, e da i quattro nicchi alcuni picaoli sine sirint.La pianta di qnesso e mi
surata a palmi antiqui Romani,e le longhezze, e larghezze sono msurate a canne, et ogni cadila è palmi dieci. E prima la
loggia sognata. A.e lunga canne.xlix.e palmi tre, le altre per la maggior lunghezza sono lunghe canneJvi.e palmi tre.la 1®'-
ghezza de le loggie epalmi.xxxii.la grosezza de i pilastri agularì con tutti i fuoi membri è palmi dodtci,da le qual misure fi potrà riprendere il
rimanente.ctrca l’edisicio di mezo,la parte segnata.B . e discoperta, et è in lunghezza canne sitte e palmisei, et in larghezza canne tre e palmi
quattro.laparte C.è scoperta,e uiene a esere di quadrato perfetto, et e canne quattro.i quadro pìlatfroni sono di grosezza palmi dieci. lai grofa
sezza del muro intorno a l’edisicio rotondo c palmi.xxiih.la partesegnata.lj.e uoltata a bone, e la parte di mezo è un J'odo che J'oftiene la detta
'lotte nel mezo del quale è una apertura.ilsido dì mezo e ornato di nicchi che accompagnano glialtri che sono nel muro, circa a le altezze per esser
molto rìpieno3et anelo perche ci era btsiiame dentro,io non le misuraifit anchoper non ci e.stre bellezza di architettura} non tenni conto del dritto.