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Serlio, Sebastiano
Il Terzo Libro Di Sabastiano Serlio Bolognese, Nel Qval Si Figvrano, E Descrivono Le Antiqvita Di Roma, E Le Altre Che Sono In Italia, E Fvori De Italia — Venetia, 1544

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https://doi.org/10.11588/diglit.1691#0148
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ch’ella sta quadrata-, nondimeno egli bau éa ordinato il detto cortile in rotondità, per quanto in parte dinotano ssondamenti, il ueslì
Iter'i bolo notato A. e lidueluoghi.E-.&'.C.ncn ssannocofi -, tnaper accompagnare lapianta ioglihocvsot polii in corrijpondentia : perche

CXLVIII DE LE ANTIQ.VITA
Vori di Roma poco disoofoo, a Mente Mario e un bcsiijsimosito contutte quelle parti, che ad unlucgo di piacere fi ricercai tequalparù

/insulari io taceropiu tcjlo,che dii ne poco, ma sidamente io tratterò,e dimostrerò una loggia co la souafaccia ordinata dal diurno Rag
phaello da Vrbino : benché egli soce atri appartamenti, e dette principio grande ad altre ccso.Quijia parte che fot chiama cortile,bena
' bolo notato A. e liqtteiuogm.b.cr.c.non jtannocojt ; ma per accompagnare lapianta logunocijt poeti in corrijpondentra : .perche
la parte.C. fini soce in un mente, si come ancho lapa-te de la loggia sognata. E.ma ne l’altro capo de la loggia notata.i .non ut è il rne'soo circolo,e quesso
su per non diminuire alcuni appai tomenti : ma io per accompagnaila ce l’ho poSlo. L’ordine di quella loggia è beltijjimo, il cielo de laquale è udriaa
to concordanremcnte tperciochc la parte di me\o è a tribuna t.nda, e le due da le bande fono a crociera-, ne. qual cielo, & ancho ne i parseti Giouan
daVdeneraro, an\i unico a tempi noflrfsi esercitò molto nel far consscere t ingegnosuo si ne le opere di ssucco, come ne legrottesoche colorite,, & in
dmerfi animali,&. altre bizzarrie, che forala bella,& bene intesoa Architettura,e gli òrnameti di flucco,e di pittura^ le slatue antiche che ui soono,quer
Sla loggia fi può adimandare belhfosima. E perche doue non è il femicircclo corrisf ondante a l’altro, s Architetto non uolje mancami di crndmentossice
che’l soco degno dlhèuo dulio Romano di pinfe in quella faccia ilgran Poliphemo con molti Satiri intorno, pittura neramente molto bella-, e tutte
quefa opere le soce fare il Cardinal di Medici, che fai poi Papa Clemente. Non porrò nei sritti la misoura di quella loggia, bailisidamente iainuentione
a l’Architetto -.benché tutte le cosoe sorno proportionate a le proprietà siguentesigura dinota il diritto, eia faccia d-’esjà loggia ,• ma non uijono quei
nicchi da le bande, Uquali ui hopojlopcr ornamento ,

giarda:


!

Er la parte qui auantisognata JS.&.A. si può comprendere tutto il cielo de la loggiasopra narrata: la bctlessa de laquale consitte
JH tutta ne l’angolo, doue è la croce, ilqualesi accompagna molto bene, nel torsiu la tribuna di mésop,e uasomprc Ugandc con la duplica?
IkSKj tiene de le colonne ad ogni faccia di pilaflro : lequal cclonneper la corona che rimane integra, nonuengono a fa parer deboli i pia
In lassri, anfoi tal leggiadria, e rompimento del pilassro conuersoo in due colonne fa uago uedere,e nondimeno Sla nel termine del pilaflro
/odo, perche il medefotmofa la basie d’essoo pilaflro. E perche ne la figura qui auantì non è dimagrato soe non una colonnapiana nel pi
laSlro, e la parte di un’altra -per ejsoer meglio intesoo dico, che ogni faccia di pilaflro ne la parte interiore de la loggia uadiusi in tre parti, de iequali s>
faranno due colonne piane fou gliangoli,& una sarà per la diuisionc de le due colonne : e benché (come ho detto disopra) elle siano due colonne 2ia',t
rcl(«o intercolunnio-, nondimeno uiene ad essocre un pilaflro silo, e queslo è per farla ceso piu gracile nei sorni ornamenti.
 
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