( io
de l'Egypt. Ant. tom. II, eh. io, p. 82 e 83 ).
(i5i) La maggior parte delle statue maschili
dell'Egitto sono del tutto nude, se non che
yeggonsi fornite di un grembiule che, legato
a'fianchi da una cintura, ne cuopre la parte
superiore delle coscie, ed e somiglicvole a quello,
che usan tuttavia i coltivatori dell'Egitto. (Fer-
rano Cost. Ant. e Mod. Africa voi. 1, p. 116,
tav. XXXIII ).
Ricavasi da Erodoto ( lib. Il, e. 81 ), che gli
uomini egiziani portavano una specie di tunica,
Ca/^/r/^eChampollion denomina tunica (Panth.
Egypt. n. 1 ) quel grembiule simile al nostro,
di cui van sempre fornite le divinità maschili
dell'Egitto, se non che nelle rappresentazioni
dipinte, da questo sommo archeologo pubblicale,
la medesima si vede ascendere alcun poco verso
il petto, e quindi offresi sempre sostenuta da
due bende, le quali passan su per le spalle, non
bastando la sola cintura a rattenerne la parte
superiore.
(iì)2) Vedi i monumenti presso Caylus,Rccueil
des antiqu. — Champollion Pantheon Egypt. e
tanti altri.
(i53) Le metope del Partenone del pari che
quelle del tempio di Teseo han ciascheduna due
figure. Stuart^/»/, of Athen. tom. II, p. 11 e
tom. Ili, p. 8.
(it>4) Vedi la vignetta alla pag. 12, e Gau
Antiquit. de la Nubie pi. XII, XIII e XXX,
fig. 3.
(iò'5) Descript. de l'Egypt. Ant. voi. I, pi.
LXVII, fig. 2.
L'uso di riunire tre figura sculte in un sol
quadro era comunissimo nell'Egitto, massime
in que' muretti, che ne' portici de tempi chiudono
sino ad una certa altezza gl'intercolunni. In tal
modo veggonsi nel tempio dell'Ovest, e nell'altro
dell'Est in Philè, nel grande come nel picciol
tempio di Edfoù, notando però che quelli, che
rispondono agi' intercolunni angolari, han sem-
pre due figure, e così pure si veggono nel tempio
d'Esnè, sebbene in alcuni quadri di quest'ultimo
quattro se ne contengano (1. e. pi. XX, f. 2, 3,
e 4, XXV, f. 3, LUI, LXV, e LXXI1I.
(i56) .Questo basso-rilievo, che noi offriamo
*>,
)
nella vignetta alla pag. 3i, è in marmo, <e nello
stato attuale alto un piede e cinque pollici, e
quasi largo altrettanto. Esso nell'anno 1790 fu
trovato, rotto in un de'lati, nell'isola di Sa-
motracia : formò parte della raccolta del conte
Choiseul Gouffier, e fu poscia locato nella sala
delle cariatidi del I\. M. di Parigi.
I descrittori di questo Museo opinano ch'esso
sia l'avanzo di un fregio. 11 barone di Stackel-
bergh lo tiene come parte della spalliera dei
tribunale di un Arconte ; il qual pensamento
sembra assai più verisimile, sul quale supposto
avrebbesi allora la metà della composizione.
Vedi Ann. dell' Insti t. di Gorrisp. ArcheoL
per l'anno 1829, p. 210, tav. C, n. 2.
(157) Simonide, enigmaticamente, denomina
Epéio l'asino. Aten. lib. X, p. 4^6 e 407.
(108) ì Dori, popolo ardito e bellicoso, com-
battevano con un semplice mantello y\$pv., 0
9«pos, e riguardavan la tunica degli Joni, come
un' effeminatezza. Ciro quindi, d'accordo con
questo popolo, volendo snervare ed indebolire i
Lidi, fu avvertito da Creso di obbligarli a por-
tare sotto i mantelli la tunica.
Herod. lib. I, e. 155.
(r5o) I Greci, ne prischi tempi, faceansi par-
ticolarmente notare per la cura, che adoperavano
nell'acconciare i capelli, Kxpy]-%o[jió[jt.<zvTes Aj£«tox,
( Homer. Iliad. passim, et Scltol. in B. v. 11 ).
Thucid. lib. I, v. 5.
Xenophon. de Rep. Laced.
(160) P. E. sopra i bassi-rilievi in terracotta.
V. Bassi-rilievi Volsei eie. trovati in Vellelri di
Cartoni. Pioma 178^.
La somiglianza poi delle antichissime opere
greche con quelle dell'Etruria era stala notata
da Strabone nel lib. XVII, e. 28.
(161) Vedi Pausan. lib. I, e. 42 > ove parla
dell'Apollo Pizio, e del Decaleforo de'Magaresi,
e nel lib. VII, e. 5, nel quale ricorda l'Ercole
di Eritrea e tanti altri monumenti.
(162) Vedi la pag. 4-3 e 44-
(j6'3) È facile il concepire che gli artisti della
de l'Egypt. Ant. tom. II, eh. io, p. 82 e 83 ).
(i5i) La maggior parte delle statue maschili
dell'Egitto sono del tutto nude, se non che
yeggonsi fornite di un grembiule che, legato
a'fianchi da una cintura, ne cuopre la parte
superiore delle coscie, ed e somiglicvole a quello,
che usan tuttavia i coltivatori dell'Egitto. (Fer-
rano Cost. Ant. e Mod. Africa voi. 1, p. 116,
tav. XXXIII ).
Ricavasi da Erodoto ( lib. Il, e. 81 ), che gli
uomini egiziani portavano una specie di tunica,
Ca/^/r/^eChampollion denomina tunica (Panth.
Egypt. n. 1 ) quel grembiule simile al nostro,
di cui van sempre fornite le divinità maschili
dell'Egitto, se non che nelle rappresentazioni
dipinte, da questo sommo archeologo pubblicale,
la medesima si vede ascendere alcun poco verso
il petto, e quindi offresi sempre sostenuta da
due bende, le quali passan su per le spalle, non
bastando la sola cintura a rattenerne la parte
superiore.
(iì)2) Vedi i monumenti presso Caylus,Rccueil
des antiqu. — Champollion Pantheon Egypt. e
tanti altri.
(i53) Le metope del Partenone del pari che
quelle del tempio di Teseo han ciascheduna due
figure. Stuart^/»/, of Athen. tom. II, p. 11 e
tom. Ili, p. 8.
(it>4) Vedi la vignetta alla pag. 12, e Gau
Antiquit. de la Nubie pi. XII, XIII e XXX,
fig. 3.
(iò'5) Descript. de l'Egypt. Ant. voi. I, pi.
LXVII, fig. 2.
L'uso di riunire tre figura sculte in un sol
quadro era comunissimo nell'Egitto, massime
in que' muretti, che ne' portici de tempi chiudono
sino ad una certa altezza gl'intercolunni. In tal
modo veggonsi nel tempio dell'Ovest, e nell'altro
dell'Est in Philè, nel grande come nel picciol
tempio di Edfoù, notando però che quelli, che
rispondono agi' intercolunni angolari, han sem-
pre due figure, e così pure si veggono nel tempio
d'Esnè, sebbene in alcuni quadri di quest'ultimo
quattro se ne contengano (1. e. pi. XX, f. 2, 3,
e 4, XXV, f. 3, LUI, LXV, e LXXI1I.
(i56) .Questo basso-rilievo, che noi offriamo
*>,
)
nella vignetta alla pag. 3i, è in marmo, <e nello
stato attuale alto un piede e cinque pollici, e
quasi largo altrettanto. Esso nell'anno 1790 fu
trovato, rotto in un de'lati, nell'isola di Sa-
motracia : formò parte della raccolta del conte
Choiseul Gouffier, e fu poscia locato nella sala
delle cariatidi del I\. M. di Parigi.
I descrittori di questo Museo opinano ch'esso
sia l'avanzo di un fregio. 11 barone di Stackel-
bergh lo tiene come parte della spalliera dei
tribunale di un Arconte ; il qual pensamento
sembra assai più verisimile, sul quale supposto
avrebbesi allora la metà della composizione.
Vedi Ann. dell' Insti t. di Gorrisp. ArcheoL
per l'anno 1829, p. 210, tav. C, n. 2.
(157) Simonide, enigmaticamente, denomina
Epéio l'asino. Aten. lib. X, p. 4^6 e 407.
(108) ì Dori, popolo ardito e bellicoso, com-
battevano con un semplice mantello y\$pv., 0
9«pos, e riguardavan la tunica degli Joni, come
un' effeminatezza. Ciro quindi, d'accordo con
questo popolo, volendo snervare ed indebolire i
Lidi, fu avvertito da Creso di obbligarli a por-
tare sotto i mantelli la tunica.
Herod. lib. I, e. 155.
(r5o) I Greci, ne prischi tempi, faceansi par-
ticolarmente notare per la cura, che adoperavano
nell'acconciare i capelli, Kxpy]-%o[jió[jt.<zvTes Aj£«tox,
( Homer. Iliad. passim, et Scltol. in B. v. 11 ).
Thucid. lib. I, v. 5.
Xenophon. de Rep. Laced.
(160) P. E. sopra i bassi-rilievi in terracotta.
V. Bassi-rilievi Volsei eie. trovati in Vellelri di
Cartoni. Pioma 178^.
La somiglianza poi delle antichissime opere
greche con quelle dell'Etruria era stala notata
da Strabone nel lib. XVII, e. 28.
(161) Vedi Pausan. lib. I, e. 42 > ove parla
dell'Apollo Pizio, e del Decaleforo de'Magaresi,
e nel lib. VII, e. 5, nel quale ricorda l'Ercole
di Eritrea e tanti altri monumenti.
(162) Vedi la pag. 4-3 e 44-
(j6'3) È facile il concepire che gli artisti della