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( 9* ) .

strusse da questo lato la sua muraglia » là dove ora è il muro

pi esso l'Es sanilo ». Anzi da ciò che in seguito va narrando in-
torno a Dione, che venendo da Leontino a liberar Siracusa dal
saccheggio de' soldati di Dionigi entrò per l'Essapilo, puossi ar-
gomentare che l'edificazione di esso fosse contemporanea a quella
del muro poco prima innalzato dal vecchio Dionigi (168). A con-
ferma di questi fatti giovan le parole di Livio, il quale riferisce
che dopo 1' uccisione di Geronimo , Teodoro e Soside (venendo

da Leontino) Hexapylo posi solis occasum jam obscura nocle invecli.....

Iransvecli per Tycliam, simili ad liberlalem, simili ad arma vocanles, in
Acradinam convenire jubenl (169). E poco dopo, Ippocrate ed Epici-
de, venendo da Megara, unis Joribus Hexapyli aperlis(170) entrarono
in Siracusa. Indi a poco descrivendo il modo col quale Marcello
venne in possesso di questa città, narra che alcuni de' suoi essen-
dosi già introdotti nelle Epipoli scalando le mura, sub luce Hexapylo
effracto, fecer che quegli vi entrasse con tutto l'esercito (171). Fi-
nalmente per raffermare sopra più salde basi l'esposto aggiun-
geremo che Plutarco là dove descrive l'espugnazione di Siracusa
dice » empì d' armi al dintorno le mura e ruppe mia porta dello Es-
sapilo » (172).

Dalle quali cose devesi conchiudere i° che l'Essapilo era nel
lato settentrionale delle Epipoli, e nel muro innalzato da Dio-
nigi; 2° che per esso si entrava nelle Epipoli , sia che fosse co-
struito a guisa di fortezza o di semplice porta ; 3° che conte-
neva più porte, anzi certamente sei, siccome il suo nome per
se slesso dimostra. E quindi non possiamo convenire col Olive-
rio il quale citando le parole di Livio, ove parla dell'arrivo in
Siracusa di Teodoro e Soside, vorrebbe dimostrare che lo Essa-
pilo fosse in Tica (175), perciocché dalla narrazione del predetto
storico non deriva in alcun modo la conseguenza ch'egli intende
ritrarne. Arrogi che da quanto abbiamo letto in Diodoro intorno
al muro edificato da Dionigi, e da quel che riferisce Livio, cioè
che Marcello essendo entrato per lo Essapilo e recate in poter
suo le Epipoli » Inter Neapohm et Tlujcam posuil casti a» (174)? ne
conseguita apertamente che per l'Essapilo si entrava nelle Epipoli
e non mai in Tica. E però da tali autorità confortati abbiamo
segnato lo Essapilo in quel luogo ove scorgonsi tuttavia gli avanzi
delle rotaje della strada che conduceva a Megara , indicandolo
col n° 25.
 
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