Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Soprani, Raffaele; Ratti, Carlo Giuseppe [Oth.]
Vite de' pittori, scultori, ed architetti Genovesi (Band 1) — Genova, 1768 [Cicognara, 2372A]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.44015#0152
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
i34 VITE DE’PITT., SCULT.,
attualmente aseritto al catalogo d’ un’ arte meccanica . Nè
punto vaisero le dissertazioni, che a favor di Torquato date
— furono in luce da dotte penne ; nè tampoco P esempio del
DiGio. Padre, che , quantunque Pittore , veniva ammesso a’ consigli
Battista della Repubblica. Imperocché nuovamente si vide mettere
Paggi. dubbio, se potesse un Nobile, senza denigrare il suo ca-
rattere , esercitar la Pittura : anzi se più si dovessie entro il
libro della Nobiltà tollerare un Pittore. Onde il nofiro
Gio. Battila fu citato a difendere il posiessio di sua Nobil-
tà, e a giufiificare la sua Professione ,
Quello colpo improvviso gli fece richiamare l’antico spi-
rito ; con che virilmente produsse davanti a’ Giudici le sue
ragioni, dimofirando : come la Pittura tanto era lontana-./
dall’ oseurare lo splendore d’ un’ uomo nobile di naseita , che
anzi nobilitava i nati plebei : come molti Sovrani conseri-
rono il titolo di Cavalieri ad eccellenti Pittori : e corno
tal Professione fìa fiata tèmpre riverita, e talor anche eser-
citata da gran Personaggi . Quelle , ed altre ragioni vivace-
mente egli espose : in vigor delle quali inclinavano i Giudici
a favore di lui . Tuttavia uno di essi l’interrogò , se ei pre-
tendeva , che la sua Professione folle, più nobile dell’ Arti
della seta , della lana, e della mercatura dalle leggi fiessie
a’ Nobili concedute . Al che il vecchio Paggi cosi rispose .
Egli è cofa nota , che qui non per altro, fe non per la sieri-
lità del paefe, E accordano a Perfine nobili le obbiettatemi Arti :
ciò , elee altrove procede diverfamente . Del refio mi fovvie-
ns, che nelle gallerie de' Principi grandi ho veduto sra ri-
tratti degli uomini illufiri quei de' più infìgni Letterati^
e de' più valenti Pittori , e non giammai quello d' alcun
Artefice, o Negoziante di sete , o di lane. Ad un tal par-
lare non avendo più luogo la replica, unanimi i Giudici,
pronunziarono a savor di lui la lentenza . Quindi avvenne,
che non solo gli fu ricevuto nel Collegio de’ Dottori il figlio
Torquato, ma anche di poi P altro figlio Cari’ Antonio
Soggetto
( a ) Cari’ Antonio Paggi fu uno de’ più celebri LeggilH , che in Genova di que’
giorni fiorisse. Di lui si conserva in cala Paggi il ritratto insieme con altri
fatti da Gio. Battista suo Padre ; fra’ quali uno Ye n’ è, in cui elso Gio. Bat-
tila rappresentò sc medefìmo, quando ritornò da Firenze. Sotto tal ritratto
si legge il seguente dittico.
Fingere qu<e potuit vivos per /lamina, vultus ,
Hic mea me fittum vivere dextra sacit.
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen