Studia Palmyreńskie (8.1985)

(Aureliano si sarebbe diretto verso l’Europa „conducendo con se Zenobia, suo
figlio, e tutti quelli che avevano partecipato alia rivolta. Zenobia stessa, si dice,
raori, sia che sia stata uccisa da una raalattia, sia che non abbia avuto il coraggio
di nutrirsi, mentre gli altri, eccetto il figlio di Zenobia, furono inghiottiti dal mare
nel mezzo dello stretto che separa Calcedonia da Bisanzio”).

Jordanes, Romana, 291 = Monumenta Germaniae Historica Auctores Antiquissimi,
V, p. 37:... Aurelianus... Romaeque in triumpho suo vivam (Zenobiam) perduxit.
Hieronimus, Chronicon, anno ab Abrahamo 2290 —Patrologia Latina XXVII,
pp. 653 - 654:... e quibus (Tetricus et Zenobia) Tetricus Corrector postea Lucaniae
fuit, et Zenobia in Urbe summo honore consenuit, a quahodieque Romae Zenobia
familia nuncupatur.

Eutropius, IX, 13, 2:... Zenobia autem posteros, qui adhuc manent, Romae reliquit.
Scriptores Historiae Augustae, Tyranni triginta, XXX, 3:... (Zenobia) denique
ab Aureliano victa et triumphata concessit in iura romana; ibidem, 8:... nec ego
(Aurelianus) illi (Zenobiae) vitam conservassem, nisi earn scissem multum romanae
rei publicae profuisse...; ibidem, 24:... huic (Zenobiae) vita ab Aureliano concessa
est, ferturque vixisse cum liberis matronae iam more Romanae data sibi possessione
in Tiburti, quae hodieque Zenobia dicitur, non longe ab Hadriani palatio atque
ab eo loco cui nomen est Conchae; Scriptores Historiae Augustae, Divas Aurelianus,
XXX, 2:... sed Aurelianus... triumpho suo mulierem reservavit...; ibidem, XXXIII,
2:... nam (Zenobia)... urbem ingressa est victa et triumphata.

Come appar chiaro, piu tradizioni, talora indipendenti, talora in reciproco
intreccio, sono sorte intorno alia discendenza dalia dinastia palmirena, cost da
rendere difficile escogitare perfino un criterio utile di orientamento.

I capitoli LVII e LVIII del primo libro delffiloTopia vsa sono chiara delucidazione
dell’improntarsi ideologico dell’opera di Zosimo8. Terminato il racconto della
prima campagna contro Palmira, conclusa con la cattura di Zenobia, vengono riferiti
due responsi oracolari che avrebbero preannunciato la rovina palmirena. Di contro, si
fa risaltare 1’ ebpsveia della divinita nei confronti dei Romani, che cost a lungo ne
avevano celebrato i culti. L’excursus ideologico moralistico si conclude ciclicamente col
richiamo alia petizione iniziale: mentre Polibio ha narrato come i Romani fondarono
in poco tempo il loro impero, esser proposito di Zosimo esporre come essi in non molto
tempo lo distrussero per la loro stolta presunzione, acpfjcnv ffixaaffiLUricnv, con for-
mulazione omerica. Nell’imminenza del crollo di un impero barbarizzato, smunto
nelle energie e ridotto nel territorio, si riferiranno gli oracoli annunciatori della
catastrofe (parte dell’opera perduta o mai scritta). La motivazione della decadenza
e fine dell’impero romano e da cercarsi, a parer di Zosimo, nell’abbandono delle

8 E. Condurachi, Les Idees politiques de Zosime, ,,Revista Clasica” XIII - XIV, 1941 -
1942, pp. 115 - 127; Z. Petre, La Pensee historique de Zosime, „Studii Clasice” VII, 1965, pp.
263 - 272; fondamentali gli studi di F. Paschoud (Roma aeterna. Etudes sur le patrotisme
romain dans VOccident latin a Pepoque des grandes invasions, Neuchatel 1967; Zosime, Histoire
nouvelle, I, Paris 1971, pp. IX - CII; Zosimos, 8, RE, XA (1972) colonne 795 - 841; Cinq etudes
sur Zosime, Paris 1975).

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