Libf.o Ottavo.
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eKe dì tutti i lot'o contadi spogliò , perclaè il Signore
Robcrto con Ie sue genti con fatica poteva salvare
quelle città. Dais altra banda ancora il Marchesc
di Ferrara aveva ricupcrata gran parte delle cose
sue • perchè :i Duca dello Reno, che gii era ailo
incontro, non poteva opporscgli, non avendo più
che » mila cavalli e mille fanti. E così tutta quel«
Ja Rate dell’ anno 1483 si combattè felicemente per
la lega. Venuta dipoi Ja pritnavera del seguente
anno ( perchè la vernata era quietamcnte trappal-
sata) si ridusièro gl’i cserciti in carnpagna. E ia le»
ga per potere con piu prestezza opprimere i Vene-
ziani aveva messb tutto l’sercito lùo insieme^ e
facilmente ( se la guerra si fosse come sanno pas
sato mantenuta ) fì toglieva a* Veneziani tutto loSta»
to tenevano in Lombardia; perchè s’erano ridotti
con 6 mila cavàlli e 5 mila fanti, e avevano als in«
contro 13 mila cavalli e 6 mila fanti, pcrchè ilDu-
ca dello Reno, finito i‘ anno delia sua condotta se
n* era ito a casa. Ma come avvìene spestb, dove
molti d’uguale autorità concorrono, il più delle
volte la disunione loro dà k vittoria al nemico ;
sendo morto Federigo Gonzaga Marchese di Man»
tova, il quale con ia sua autorità teneva in fede
Duca di Calavria e il Signore Lodovico, cominciò
tra quelli a nascere disparere, e da’ dìlpareri gelo»
sia. Pcrchè Giovangaleozzo Duca di Milano cra
già in età di poter prendere il govcrno del suo
Stato, e avendo per moglie la figliuola del Duca
di Calavria, ddiderava qutllo, che non Lodovieo»
ma il genero lo Stato g' vcrnasse. Conoscendo per-
tanto Lodovico questo desiderio dcl Duca» cieliberò
Uduu 2 di
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eKe dì tutti i lot'o contadi spogliò , perclaè il Signore
Robcrto con Ie sue genti con fatica poteva salvare
quelle città. Dais altra banda ancora il Marchesc
di Ferrara aveva ricupcrata gran parte delle cose
sue • perchè :i Duca dello Reno, che gii era ailo
incontro, non poteva opporscgli, non avendo più
che » mila cavalli e mille fanti. E così tutta quel«
Ja Rate dell’ anno 1483 si combattè felicemente per
la lega. Venuta dipoi Ja pritnavera del seguente
anno ( perchè la vernata era quietamcnte trappal-
sata) si ridusièro gl’i cserciti in carnpagna. E ia le»
ga per potere con piu prestezza opprimere i Vene-
ziani aveva messb tutto l’sercito lùo insieme^ e
facilmente ( se la guerra si fosse come sanno pas
sato mantenuta ) fì toglieva a* Veneziani tutto loSta»
to tenevano in Lombardia; perchè s’erano ridotti
con 6 mila cavàlli e 5 mila fanti, e avevano als in«
contro 13 mila cavalli e 6 mila fanti, pcrchè ilDu-
ca dello Reno, finito i‘ anno delia sua condotta se
n* era ito a casa. Ma come avvìene spestb, dove
molti d’uguale autorità concorrono, il più delle
volte la disunione loro dà k vittoria al nemico ;
sendo morto Federigo Gonzaga Marchese di Man»
tova, il quale con ia sua autorità teneva in fede
Duca di Calavria e il Signore Lodovico, cominciò
tra quelli a nascere disparere, e da’ dìlpareri gelo»
sia. Pcrchè Giovangaleozzo Duca di Milano cra
già in età di poter prendere il govcrno del suo
Stato, e avendo per moglie la figliuola del Duca
di Calavria, ddiderava qutllo, che non Lodovieo»
ma il genero lo Stato g' vcrnasse. Conoscendo per-
tanto Lodovico questo desiderio dcl Duca» cieliberò
Uduu 2 di