290
Giornàta
rato e d’ abìto e di persona da'quello che esser so-
leva quando si partì, che di leggieri non potreb-
be essere ssato riconosciuto, sicuramente s’ accostò
ad un calzolaio , e domandollo, perchè di nero foss
sero vestiti co|soro. A1 quale il calzolaio rispose.
Coloro sono di ncro vcstitt, perciocchè e’ non sono
ancora quindici dl, che un Ior fratelio, che'digran
tempo non c’ era stato, che aveva nome Tedaldo, fu
ucciso, e parmi intendere, ch’ egli abbiano provato
alla corte,che uno, che ha nome Aldobrandino Palermi,
ni il quale è preso, P uccidesse, perciocchè egli vcleva
bcne aìla moglie, ed er3ci tornato sconosciuto per cs-
ser con Ici. Maravigliossi forte Tedaldo , che alcu.
no intanto il simigliasse, che fosse credutolui, edel-
Ja sciagura d’ Aldobrandino gii dolse, e avendosen-
tito , che la donna era viva e sana, essendo già nou
te, pieno di varj pensicri se ne tornò ali’ albergo,
c poìchè cenato ebbe insieme coi fante suo, qualì
nel più alto della casa fu messo a dorinire. Quivi
sì per i molti pcnsieri che lo stimolavano, e si per
la malvagità del'Ietto, e forse per la cena, ehe cra
stasa magra, esscndo già la tnctà della notte andata
non s’ era ancor potuto Tcdaldo addormentare ; pcr-
chè, esiendo desto , gli pnrve in su la mezza notte
sentire d’ in su il tetto deila casa scender neila casa
persone, e appresso per le fessure dell'uscio della ca-
mera vide là su venire un lume. Perchè chetamen-
rc alla fessura'accostatoh cominciò a guardare, che
ciò volesse dire, e vide una giovane assai bella tener
questo lume , e^verso lei venir tre uomini, che del
tctto quivi eran tìisceu , e dopo alcuna festa insicme
fattasi
Giornàta
rato e d’ abìto e di persona da'quello che esser so-
leva quando si partì, che di leggieri non potreb-
be essere ssato riconosciuto, sicuramente s’ accostò
ad un calzolaio , e domandollo, perchè di nero foss
sero vestiti co|soro. A1 quale il calzolaio rispose.
Coloro sono di ncro vcstitt, perciocchè e’ non sono
ancora quindici dl, che un Ior fratelio, che'digran
tempo non c’ era stato, che aveva nome Tedaldo, fu
ucciso, e parmi intendere, ch’ egli abbiano provato
alla corte,che uno, che ha nome Aldobrandino Palermi,
ni il quale è preso, P uccidesse, perciocchè egli vcleva
bcne aìla moglie, ed er3ci tornato sconosciuto per cs-
ser con Ici. Maravigliossi forte Tedaldo , che alcu.
no intanto il simigliasse, che fosse credutolui, edel-
Ja sciagura d’ Aldobrandino gii dolse, e avendosen-
tito , che la donna era viva e sana, essendo già nou
te, pieno di varj pensicri se ne tornò ali’ albergo,
c poìchè cenato ebbe insieme coi fante suo, qualì
nel più alto della casa fu messo a dorinire. Quivi
sì per i molti pcnsieri che lo stimolavano, e si per
la malvagità del'Ietto, e forse per la cena, ehe cra
stasa magra, esscndo già la tnctà della notte andata
non s’ era ancor potuto Tcdaldo addormentare ; pcr-
chè, esiendo desto , gli pnrve in su la mezza notte
sentire d’ in su il tetto deila casa scender neila casa
persone, e appresso per le fessure dell'uscio della ca-
mera vide là su venire un lume. Perchè chetamen-
rc alla fessura'accostatoh cominciò a guardare, che
ciò volesse dire, e vide una giovane assai bella tener
questo lume , e^verso lei venir tre uomini, che del
tctto quivi eran tìisceu , e dopo alcuna festa insicme
fattasi