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Boccaccio, Giovanni; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Editor]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 6): [Il Decamerone O Sia Le Cento Novelle Di Messer Giovanni Boccaccio] — Berlino, Stralsunda, 1789 [VD18 1433710X]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.30408#0025
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Settima

6n

donna veggendosi molto sollecitare, e parendole fra-
te Rìnaido forsepiù bello, che non pareva prima, es-
sendo un dì molto da lui infefiata, a queilo ricorse^
che fanno tutte quelle, che voglia hanno di concede-
re quello, che è loro addirnandato e diise, Co-
me. frate Rinaldo, o fanno cosìfatte cose i frad? A
cui frate Rinaido rispose. Madonna qual oraioavrò
questa cappa fuor di dosio, che me la traggomol*
to agevolmente io viparrò unouomo fatto come
gli altri, e non frate. La donna fece bocca da ride»
re, e diise. Oime trifia, voi sietemio compare, come
si farebbe questo ? egli sarebbe troppo gran male,
e io ho molte volte udito che egli è troppo gran pec-
cato, e per certo se ciònon fosse, io farei ciò che
voi voleste. A cui frate Rinaldo disse. Voi iiete
una sciocca, se per questo lasciate. Io non dico
che non sia peccato, ma de’ maggiori perdona Id-
dio a c'ni si pente. Maditemi, Chi è più parente
del vostro figliuolo, o io che il tenni a battesimoj,
o vostro marito che il generò ? La donna rispose.
E' più suo parente mio marito- E voi dite il ve-
ro, disse il srate ; e vostro marito non si giace con
voi? Mai sì rispose la donna, Adunque disse il
frate, e io, che son men parente divostro figliuo»
lo, che non è vostro marito, così mi debbo poter
giacere con voi, come vostro marito. La donna*
che loica non sapeva, e di picciola levatura avea
bisogno, o credette, o fece vista di credere, che
il frate dicesse vero, e rispose. Chi saprebbe ri-
spondere alle vostre savie parolè? e appressò non
ostante il comparatico si recò a dover fare suoi
pìaceri, nè incomìnciarono per una volta, nia sot^
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