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Boccaccio, Giovanni; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Hrsg.]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 6): [Il Decamerone O Sia Le Cento Novelle Di Messer Giovanni Boccaccio] — Berlino, Stralsunda, 1789 [VD18 1433710X]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30408#0028
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é!4 Gf ORK'ATA

avea, ed erasi rivestito a bello agio, e avevasi re-
eato il fanciulio ìn braccio, come' ebbe disposte le
cose a suo modot chiamò. 0 comare, non sento

10 di costa il compare? Hispose il santoccio. Mes-
ser sì. Adunque, disie frate Rinaldo, venite quà»

11 santoccio andò là. A1 quale srate Rinaldo dis-
se. Tenete il vostro figìiuoio per l'a grazia d’ Id-
dio sano, dove io credetti (ora fu) che voi nol
vedeste vivo a vespro, e sarete di sar porre una
flatua di cera della sua grandezza a laude a’ Id-
dio dinanzi' alla figura di Messer SantO' Ambro*
gio, per i meriti del quaie Iddio ve n’ ha fatta
grazia,. II fanciulio veggendo ilpadre corse alui»
e fecegìi festa, come i fanciulii piccioli fanno. II
quale recatoselo in braccio, lagrimando non altri-
menti che delsa fossa il traesse, ii cominciò a bacia-
re, e a render grazie al suo compare che guarito
gliele avea. II compagno di frate Rinaldo, che
non un pater nostro, ma forse piu di quattro n*
avea insegnati alla fanticelia, e donataie una bor-
setta di refe bianco, la quale a lui aveva dbnata
una monaca, e fattaia sua divota, avendo udito
il santoccio aila camera deiia moglie chiamare,
pianamente era venuto in parte, delia quale e ve-
dere e udire ciò che vi si facefle poteva, veggen1-
do la cosa in buoni termini, se ne venne giuso, e
entrato nella camera disse* Frate Rinaido quelie
quattro orazioni, che m’ imponeste, io 1’ ho dette
tiitte, A cui frate Rinaido disse. Fratel mio tu
hai buona lena, e hai satto bene. Io per me,
quando mio compar venne, non aveva dette che
due, rna Domeneddio tra per la tua fatica, e per

la
 
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