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Valverde, Juan de
Anatomia del corpo humano — Rom, 1560

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https://doi.org/10.11588/diglit.8523#0296
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Libro sello
Uro vn grosTo ramo,che fi dislribuisce per li tramezzi delle prime eoste,per li processi de
lati de nodi del collo,per losiTo del petto, per gli musculi , che sono nella parte di dietro
del collo,per lo braccio deslro,& in conclusione per tutte l'altre parti,alle quali habbiam
detto dillribuirsi il ramo, che va al braccia sinistro * Gettato questo ramo resta h questa h la taeà. t
arteria1 vguale a quella, che habbiam detto montar dal lato manco, a canto la canna del * k mcde.x
poknone,faccendo il medesimo cammino, & chiamandoli amendue d'un medesima no-
TercÌTt sartene me,cio è Carotides,o Soporales,che vuol dir Sonnolente,© che danno sonno; perche op
del sono surono pilandosi,o uer chiudendoli in qual si voglia modo, Cubito ci addormentiamo. La qual
chiniate cofi* esperienza vidi io fare a Realdo Colombo l'anno del 15 44 in Pisa in vn giouane,di nanzi
a molti gentilhuomini,con non meno Ipauento loro, che riso nostro, dando loro ad in-
tendere che tal eosa si facea per via d'incanto .E anche da notare, che delk ramo di fuori k la me<L b
della diuisione dell'arteria sinistra(in nanzi che entri nella testa ) nasce una picei ola arre-
narne ua alle guance; cWi poi si {parte in due parti, vna delle quali va alle tempie, & è
quell'arteria^che in quelle sentiamo battere; &r l'altra va dietro l'orecchia sinistra, & an-
che, ha manifefto polso.
Della Distributiòne dell'Arteria Grande dal
Cuoreingiù. Gap. 12.
Gì a dicemo,che tosto,che l'Arteria Grande vseia del cuore,si diuidea in due rami,
vno che montaua,vn'altro,che seendea. Habbiamo detto di quel, che monta, re-
flane a dire di quel, che seende.a II quale cala attaccato a nodi della schienasotto a t.iiii.1
yannQ amuseu ]a uena grande; & tosto,chenasce,getta dalla parte di dietro, ( che è attaccata ànodi) da
UtoJìJ°m*^r* ogni lato vn°ramuscello a tutti gli tramezzi delle nouecoste più basie;i quali vanno, ne h la med. ,
più ne menojchec gli rami della vena sola, nelle colle intere insino alle cartilagini, nelle j"
mendose più in nanzi.Di quelli rami eseono alcuni ramuscelli,che vanno alla midolla {pi
naie per glid buchi de nerui,& di poi a musculi,che sono attaccati a nodi della|schiena,ne ees^odal
più ne meno, che habbiam detto far gli rami della vena senza compagna. Ma il tronco f f
dell'arteria seende dirittaméte appoggiato al lato manco de corpi de nodi della schiena; d lib.i.ta.vi.
e & passando tra f la diaframa & l'undecimo nodo delle {palle manda s un ramo da ogni Ob-
lato alla diaframa,il quale si {parte in molti,che si perdono per elsa, principalmente per la f i^meà '^
parte più bassa apprelso a nodi della schiena, mandando alcuni ramuscelli alla parte h sua g t.iiii. 1
h* arterie, che più alta,&a quella parte1 delle tele del cuore, che si attacca a esfa. Dopo quello nasce " li.ii. t. vii.
IrTdelUdTl' arter^a grande un tronco,del qual naseono alcunik rami, che vanno allo llomaco, al . j^Jg
hìione* fegato,alfiele,allamilza,allareticella,all'intellino duodeno,& alla parte dell'inteslino cdefg*
grasso; che si attacca allo llomaco in questa forma. In prima palsa quello1 tronco per so- k t.iiii. fi. ii.
pra la parte più alta della tela di détro della reticella,& si diuide in m due rami quasi vgua- m
li,il maggior de quali ua a man sinistra,& il minore a man destra.Il ramo deliro si cógiun- ^'
ge alla vena chiamata Porta,in quelle nglandole,che si veggono sotto la parte di dietro m t.iiii.fi.ii;
dello slomaco;nella qual parte si lega alle tele della reticella, & monta al concauo del fe- u u. ta.v.%.
gato; & nella metà del cammino getta dalla parte più balsa vn ramuscello, che ua alla tela ... ^ '.
di sotto della reticella,& alla parte dell'inteslino gralso,che lejè apprelso.Dopo qllo man n^ ' °*
da dall' parte più alta un'altro p ramo allo llomaco, il qualsi distnbuisce nell'ultima sua 0 t.iiii. fi.«.
parte,che risponde alla schiena,diuidendosi in alcuni ramuscelli. Dalla più balsa manda o. t.v.fi.iii.e
vn'altro ramo, il qual camminando uerso il concauo del fegato si {parte in due arterie ; 1 p j* p ^
vna delle quali va all'intellino, che è attaccato col fondo dello llomaco, dal suo mezzo ^ arae ,£1
insino al principio dcll'intestin digiuno; l'altrar (che è alquanto maggiore)si llorce verso r la med. t
il lato deliro del fondo dello ilomaco,& attaccandoli alla tela di fuori della reticella, get
ta dalla parte più alta alcuni rami,che uanno ad inserirsi nellaparte di nazi & di dietro del
fondo dello llomaco .Et nel medesimo modo negettadegli altri dalla parte più basfa, jjb iii.fì.ii.
che vanno alla tela di fuori della reticella; & cosi sinisees quella arteria al mezzo del fon- dai r al T.
do dello llomaco, acco mpagnata da un ramo della vena porta.1 II rello, che auanza,del fi.xiii. xiiii*
ramo diritto di quella arteria grande, dopo l'hauer gettati dalla parte più alta due piccio- c .... g .. t
li rami alla veseica del fiele,11 subito si {parte in molti rami,che si uano ad inserire nel còca ja m'e£j'# c
uo del fegato,senza penetrare molto a détro p la sustazasua.* Bramo sinistro (che habbia * li med.
detto
 
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