TERZA PARTE
che acquiftandonegrandissima fama, oltra quella, che haueua, molto fu ce
lebrato per hauer’egli con bonisstma considerazione efrprelto la gloria dellpa
radiso & Christo con i dodici Apostoli giudicare le dodici tribù, lequali con
bellissimi panni sono morbidamente colorite. Olrra che si vede nel disegno
che reltò a finirli quelle figure che sono iui tirate all’in fernetta disperazione,
il dolore, & la vergogna della morte eterna ; cosi come si conosce la conten ■
tezza,& la letizia, che sono in quelle che si saluano ancora che quella opera
rimanere imperfetta, hauendoegli piu voglia d’attendere alla religione che
alla pittura. Perche trouandosi in quelli tempi in san Marco fra Girolamo
Sauonarola da Ferrara, dell’ordine de’Predicatori, teologofamosissimo, &
continouando Baccio la vdienza delle prediche sue, per la deuozionej che in
esio'haueua; prete llrettilsima pratica con lui, & dimoraua quali continua
méte in conuéto hauédo anco có-gli altri frati fatto amicitia. Àuenne che co
tinouando Fra leronimo le sue predicationi & gridando ogni giorno in pga
moche le pitture lasciue& le Maliche Settori amorosi Ipesib inducono glia
nimi a cose mal fatte'fu persuasb che non era bene tenere in casa, dove son
fanciulle; figure dipinte di huotnini& donne itigniude, pertiche rifcaldat i
popoli dal dir suo il carnouale seguente che era collume della città far si? pra
le piazze alcuni capannucci di stipa, & altre legno Se la sera del martedì per
antico collume arderle quelle có balli amórósi doue presi per mano vn.o huo
mo& vna donna girauano cantando intorno certe ballate.Fe si fra leronimo
che quel’giorno si conditile a quel luogo tante pitture & scolture igniude
molte di mano di M. Eccellenti,&parimente libri, liuti, & canzonieri che
fu danno grandissimo, ma particolare delia pittura doue Baccio porto tutto
10 studio de dilegni che egli haueua fatto degli ingniudi, Scio imito anche
Lorenzo di Credi & molti altri, che haueuon nome di piagnoni la doue n5
andò molto plalsettione che Baccio aueua a fra leronimo che fecie in vn qua
dro el (uo ri tratto che fu bellissimo, il quale fu portato allora a Ferrara & di
11 non e molto che glie tornato in Fiorenza nella cala di Filippo di Atamano
noSaluiatiilqualeper esser di mano di Baccio l’ha carissimo. Auuennepoi
che vn giorno si leuarono le parti contrarie a fra Girolamo per pigliarlo , &
metterlo nelle forze della giustitia, per leseditioni, che haueua fatte in quel
la città.Ilche vedendo gli amici del frate, si ragunarono es.si ancora, in nume
ropiu di cinquecento; & si rinchiusero dentro in San Marco; Se Baccio in»
freme con elio loro, perlagrandilsima assezzione, che egli haueua a quella
parte. Vero e che ellendo pure di poco animo anzi troppo timido & vile,sen
tendo poco appretto dare la battaglia al Conuento,& ferire & vccidere al-
cuni, cominciò a dubitare fortemente di le medesimo. Per il che fece votole
«'campanada quella-furia, di vedirsi subito l’abito di quella religione,& inte
ramente poi lo ollcruò. Concio siache finito il rumore, & preio Secondati
nato il frate alla morte come gli scrittori delle (Ione piu chiaramente ra«
contano Baccio'andatosene a prato si fecie frate in s, Domenico diquelluo»
go secondo che sitroua serino nelle cronache di quel conuentojadi indilli
gho 1500 in quello sletto conuento doue sifèce frate;con grandissimo dispia
cere di tutti gli amici suoi, che infinitamente sidollero dibatterlo perduto»
femalsime per fremire che egli haueua postosi in animo di non attendere
|>ni
che acquiftandonegrandissima fama, oltra quella, che haueua, molto fu ce
lebrato per hauer’egli con bonisstma considerazione efrprelto la gloria dellpa
radiso & Christo con i dodici Apostoli giudicare le dodici tribù, lequali con
bellissimi panni sono morbidamente colorite. Olrra che si vede nel disegno
che reltò a finirli quelle figure che sono iui tirate all’in fernetta disperazione,
il dolore, & la vergogna della morte eterna ; cosi come si conosce la conten ■
tezza,& la letizia, che sono in quelle che si saluano ancora che quella opera
rimanere imperfetta, hauendoegli piu voglia d’attendere alla religione che
alla pittura. Perche trouandosi in quelli tempi in san Marco fra Girolamo
Sauonarola da Ferrara, dell’ordine de’Predicatori, teologofamosissimo, &
continouando Baccio la vdienza delle prediche sue, per la deuozionej che in
esio'haueua; prete llrettilsima pratica con lui, & dimoraua quali continua
méte in conuéto hauédo anco có-gli altri frati fatto amicitia. Àuenne che co
tinouando Fra leronimo le sue predicationi & gridando ogni giorno in pga
moche le pitture lasciue& le Maliche Settori amorosi Ipesib inducono glia
nimi a cose mal fatte'fu persuasb che non era bene tenere in casa, dove son
fanciulle; figure dipinte di huotnini& donne itigniude, pertiche rifcaldat i
popoli dal dir suo il carnouale seguente che era collume della città far si? pra
le piazze alcuni capannucci di stipa, & altre legno Se la sera del martedì per
antico collume arderle quelle có balli amórósi doue presi per mano vn.o huo
mo& vna donna girauano cantando intorno certe ballate.Fe si fra leronimo
che quel’giorno si conditile a quel luogo tante pitture & scolture igniude
molte di mano di M. Eccellenti,&parimente libri, liuti, & canzonieri che
fu danno grandissimo, ma particolare delia pittura doue Baccio porto tutto
10 studio de dilegni che egli haueua fatto degli ingniudi, Scio imito anche
Lorenzo di Credi & molti altri, che haueuon nome di piagnoni la doue n5
andò molto plalsettione che Baccio aueua a fra leronimo che fecie in vn qua
dro el (uo ri tratto che fu bellissimo, il quale fu portato allora a Ferrara & di
11 non e molto che glie tornato in Fiorenza nella cala di Filippo di Atamano
noSaluiatiilqualeper esser di mano di Baccio l’ha carissimo. Auuennepoi
che vn giorno si leuarono le parti contrarie a fra Girolamo per pigliarlo , &
metterlo nelle forze della giustitia, per leseditioni, che haueua fatte in quel
la città.Ilche vedendo gli amici del frate, si ragunarono es.si ancora, in nume
ropiu di cinquecento; & si rinchiusero dentro in San Marco; Se Baccio in»
freme con elio loro, perlagrandilsima assezzione, che egli haueua a quella
parte. Vero e che ellendo pure di poco animo anzi troppo timido & vile,sen
tendo poco appretto dare la battaglia al Conuento,& ferire & vccidere al-
cuni, cominciò a dubitare fortemente di le medesimo. Per il che fece votole
«'campanada quella-furia, di vedirsi subito l’abito di quella religione,& inte
ramente poi lo ollcruò. Concio siache finito il rumore, & preio Secondati
nato il frate alla morte come gli scrittori delle (Ione piu chiaramente ra«
contano Baccio'andatosene a prato si fecie frate in s, Domenico diquelluo»
go secondo che sitroua serino nelle cronache di quel conuentojadi indilli
gho 1500 in quello sletto conuento doue sifèce frate;con grandissimo dispia
cere di tutti gli amici suoi, che infinitamente sidollero dibatterlo perduto»
femalsime per fremire che egli haueua postosi in animo di non attendere
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