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Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

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https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0158
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ut TERZAPARTE
rimetti; & che il primo la conducete al fine della cornice, che c (opra leco«
lonne; l’altro dalla cornice in su, doue sono quelle finestre d’opera piu gen-
tile; perche in vero questa seconda parte è di maniera varia, e diuersa dalla
parte di siotto: essendo fiate seguitate le volte senzavbidire ài diritti conio
ipartimento. 11 terzo si crede, che facesie quel portico, che fu cosa rarissimai
per lequali cagioni i maestri,che hoggi fanno questa arte, non cascherebbo-
Iioin cosi fatto errore,periscu(arsipoi comefaceua Andrea. Alquale eden*
dojdopoquestaoperaallogata la cappella del (agramente nella medesim*
chiesa della famiglia de’ Corbinelli,egli la lauorò con molta diligenza, imi-
tando ne’ bassi rilieui Donato, e gl’altri artefici eccellenti ; e non perdonan-
do àniuna fatica,perfarsihonore come veramente fece. In due nicchie,che
mettono in mezzo vn bellilsimo tabernacolo fece due santi, poco maggiori
d’vn braccio l’vno,cioè san Iacopo,e san Matteodauorati con tanta viuacita,
e bontà,che si conosce in loro tutto il buono,e niuno errore.Cosi fatti anco
sono due angeli tutti tondi, che sono in questa opera per finimento, co i piu
bei panni,essendo essi in atto di volare,che si possino vedere;e in mezzo è vn
Christo piccolino ignudo molto grazioso.Yi sono anco alcune storie di figo
re piccole nella predella,e sopra il tabernacolo, tanto ben fatte, che la punta
d’vn pénello a pena farebbe quello, che fece Andrea con lo scarpello.Ma chi
vuole stupire della diligenza di qsto huomo Angolare guardi tutta l’opera di
quella architettura, tanto bene condotta, e commessà, per cosa piccola, che
pare tutta (cappellata in vn sallo solo. E molto lodata anchora vna pietà gri-
de di marmo,che fece di mezzo rilieuo nel dossale dell’altare,con la Madom»
na,e san Giouanni, che piangono. Ne si può immaginarci! piu bel getto di
quello,che sono le grate di bronzo col finimen to di marmo, che chiuggono
quella cappella,& con alcuni cerui, impresa, onero arme de’ Corbinelli,che
fanno ornamento ài candelieri di bronzo. Insomma questa opera fu fatta
senza risparmio di fatica,& cori tutti quelli auuertimenti, che migliori si po(
sono imaginare.Per quelle,e per l’altre opere d’Andreadiuolgatosiil nome
soo,fu chiedo al Magnifico Lorenzo vecchio de’ Medici,nel cui giardino ha
nea come si è detto attedi agli studij del dilegno,dal RediPortogallo;perche
mandatogli da Lorczo lauorò per quel Re molte opere di (cultura,e d’archi-
tettura, c particolarmente vn bellissimo palazzo có quattro torri,&altri mol
ti editìzij. Et vna parte del palazzo fu dipinta secondo il dileguo, & cartoni
di mano d’Andrea,che disegnò benilsimo, come si può vedere nel nostro li«
bro in alcune carte di sua propria mano,finitecon la punta d’vn carbone»
con alcune altre carte d’architettura benissimo in tesa. Fece anco vn altare à
quel Re di legno intagliato, den troui alcuni profeti. E similmente di terra,
per farle poi di marmo, vna battaglia bellissima, rappresentando leguerre,
che hebbe quel Re coni Mori,che furono da lui vinti; dellaquale operano
si vide mai di mano d’Andrea la piu fiera, ne la piu terribile cosa, per le mo«
Uenze,& varie attitudini de’caualli,per la strage de’morti,e per laspedirafil
ria de’soldatiin menar le mani. Feceui ancora vna figura d’vn san Marco di
marmo,che fu cosa rarissima. A ttese ancho Andrea, mentre (lette con quel
Re,ad alcune cose strauaganti,e difficili d’architettura,secondo l’vso di quel
pae(c,pcr compiacere al Re>déllequali cole io vidi gu vn libro al Monte San
(baino
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