VITA DI PIETRO DI COSIMO.
19
Era inanzi,e dietro al carro gran numero di morti a cavallo, sopra certi cavalli
con somma diligenza scielti de' più secchi , e più Erutti , che si potesse trovare,
con covertine nere piene di croci bianche, e ciascuno haueua quattro staffieri
vestiti da morti, con torcie, cere, & vno stendardo grande nero, con croci, & os-
sa, e tette di morto ; appresso al trionfo si strascinaua dieci stendardi neri, e men,
tre caminauano con voce tremanti,& vnite, diceria quella compagnia il Milere-
re Salmo di Dauid.
Quello duro spettacolo , per la nouità , come hò detto , e terribilità sua, mise
terrore, e maraviglia insieme in tutta quella Città ; e le bere non parve nello
prima giunta cosa da carnovale, nondimeno per vna certa nouità , e per efsere Stimato in]
accomodato tutto henissimo, Satisfece a gli animi di tutti, e Pietro autore , & in- omfearaWe •
uéntore di tal cosa , ne fù sommamente lodato , e comendato , e fu cagione, che
poi di mano in mano si seguitasse di fare cole spiritose , e d'ingegnofa inuentio-
ne, che in vero per tali soggetti , e per condurre limili fette, non hà hauuto que-
lla Città mai paragone, & ancora in que' vecchi , che lo videro , ne rimane viva
memoria , ne si satiano di celebrar quella capricciosa invenzione, Sentì dire io Etano mi,ori
ad Andrea di Cosimo, che fù con lui a fare quella opera, & Andrea del Sarto,che dm tornata
fusuo difcepolo,e vi si trovò anch'egli,che fà opinione in quel tempo,che quella do Medio in
invenzione fusse fatta , per lignificare la tornata della Casa de' Medici del 12. in Format.
Firenze, perche allhora,che qnetto trionfo si fece, erano esuli , e come dire mor-
ti, che douessinoin breve resuscitare,& a quello fine interpretavano quelle p^
role, che sono nella canzone •
Morti siam, come vedete ,
Così morti vedrem voi,
Fummo gii come voisete,
Poi sarete come noi, &c.
Volendo accennare la ritornata loro in casa, e quali come vna resurrettione da
morte a vita, e la cacciata, & abbaiamento de' contrari)' loro, ò pure , che fusse,
che molti dall'effetto, che seguì della tornata in Firenze di quella Illustrissìmar
Casa, come son vaghi gl' ingegni humani d'applicare le parole, & ogn' atto, che
nasee prima , a gli effetti, che seguon poi,che gli fù dato questa interpretatione.
Certo è, quello fù allhora opinione di molti , e se ne pailo assai ; ma ritornando
all'arte, & attioni di Pietro . Fù allogato a Pietro vna tavola alla Capella de°Te- TavolaJte
daldi, nella Chiesa de' Frati de' Servi, dou'eglino tengono la vede, & il guancia- P,'4 M%
le di S. Filippo lor Frate, nella quale finse la nostra Donna ritta, che è rilevata da «^
terra in yn dado, e con vn libro in mano senza il figliuolo , che alza la teda al
Cielo, e sopra quella è lo Spirto Santo, che la illumina . Ne hà voluto,che altro
lume, che quello, che sà la colomba , lumeggi , e lei, e le figure , che le sono in-
torno, come vna Santa Margherita, & vna Santa Caterina, che l'adorano ginoc-
chioni, e ritti sono a guardarla S. Pietro, e S. Giovanni Euangelista,insieme con
San Filippo Frate de' Servi, e Sant'Antonino Arciuescouo di Firenze ;oltrc,
che vi fece vn paese bizzarro, e per gli alberi strani , e per alcune grotte, e per
il vero ci sono parti bellissime,come certe teste, che mostrano, e dsegro^ e
gratia , oltra il colorito molto continuato . E certamente , che Pietro possede-
ua grandemente il colorire a olio. Feceui la predella, con alcune storiette pio
ciole , molto ben fatte , & in srà l'altre ve n'c vna, quando Santa Margherite
elee dal ventre del Serpente , che per hauei satto quell' animale , e contrafatto,
ebrut^
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Era inanzi,e dietro al carro gran numero di morti a cavallo, sopra certi cavalli
con somma diligenza scielti de' più secchi , e più Erutti , che si potesse trovare,
con covertine nere piene di croci bianche, e ciascuno haueua quattro staffieri
vestiti da morti, con torcie, cere, & vno stendardo grande nero, con croci, & os-
sa, e tette di morto ; appresso al trionfo si strascinaua dieci stendardi neri, e men,
tre caminauano con voce tremanti,& vnite, diceria quella compagnia il Milere-
re Salmo di Dauid.
Quello duro spettacolo , per la nouità , come hò detto , e terribilità sua, mise
terrore, e maraviglia insieme in tutta quella Città ; e le bere non parve nello
prima giunta cosa da carnovale, nondimeno per vna certa nouità , e per efsere Stimato in]
accomodato tutto henissimo, Satisfece a gli animi di tutti, e Pietro autore , & in- omfearaWe •
uéntore di tal cosa , ne fù sommamente lodato , e comendato , e fu cagione, che
poi di mano in mano si seguitasse di fare cole spiritose , e d'ingegnofa inuentio-
ne, che in vero per tali soggetti , e per condurre limili fette, non hà hauuto que-
lla Città mai paragone, & ancora in que' vecchi , che lo videro , ne rimane viva
memoria , ne si satiano di celebrar quella capricciosa invenzione, Sentì dire io Etano mi,ori
ad Andrea di Cosimo, che fù con lui a fare quella opera, & Andrea del Sarto,che dm tornata
fusuo difcepolo,e vi si trovò anch'egli,che fà opinione in quel tempo,che quella do Medio in
invenzione fusse fatta , per lignificare la tornata della Casa de' Medici del 12. in Format.
Firenze, perche allhora,che qnetto trionfo si fece, erano esuli , e come dire mor-
ti, che douessinoin breve resuscitare,& a quello fine interpretavano quelle p^
role, che sono nella canzone •
Morti siam, come vedete ,
Così morti vedrem voi,
Fummo gii come voisete,
Poi sarete come noi, &c.
Volendo accennare la ritornata loro in casa, e quali come vna resurrettione da
morte a vita, e la cacciata, & abbaiamento de' contrari)' loro, ò pure , che fusse,
che molti dall'effetto, che seguì della tornata in Firenze di quella Illustrissìmar
Casa, come son vaghi gl' ingegni humani d'applicare le parole, & ogn' atto, che
nasee prima , a gli effetti, che seguon poi,che gli fù dato questa interpretatione.
Certo è, quello fù allhora opinione di molti , e se ne pailo assai ; ma ritornando
all'arte, & attioni di Pietro . Fù allogato a Pietro vna tavola alla Capella de°Te- TavolaJte
daldi, nella Chiesa de' Frati de' Servi, dou'eglino tengono la vede, & il guancia- P,'4 M%
le di S. Filippo lor Frate, nella quale finse la nostra Donna ritta, che è rilevata da «^
terra in yn dado, e con vn libro in mano senza il figliuolo , che alza la teda al
Cielo, e sopra quella è lo Spirto Santo, che la illumina . Ne hà voluto,che altro
lume, che quello, che sà la colomba , lumeggi , e lei, e le figure , che le sono in-
torno, come vna Santa Margherita, & vna Santa Caterina, che l'adorano ginoc-
chioni, e ritti sono a guardarla S. Pietro, e S. Giovanni Euangelista,insieme con
San Filippo Frate de' Servi, e Sant'Antonino Arciuescouo di Firenze ;oltrc,
che vi fece vn paese bizzarro, e per gli alberi strani , e per alcune grotte, e per
il vero ci sono parti bellissime,come certe teste, che mostrano, e dsegro^ e
gratia , oltra il colorito molto continuato . E certamente , che Pietro possede-
ua grandemente il colorire a olio. Feceui la predella, con alcune storiette pio
ciole , molto ben fatte , & in srà l'altre ve n'c vna, quando Santa Margherite
elee dal ventre del Serpente , che per hauei satto quell' animale , e contrafatto,
ebrut^