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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0054
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VITA DI FRA BARTOLOMEO. 45
ra pronta, viuace, e con bella attitudine. Vi è vn £ Bartolomeo ritto ,chc'
merita lode grandissima, insieme con due fanciulli , che sonano vn liuto, e 1' al-
tro la lira ; all' vno de' quali hà fatto raccorre vna gamba , e posarui sùÌostru*
mento ; le mani poste alle corde in atto di diminuire -, I'orecchio intento all'ar-
monia ; e la testa volta in alto, con la bocca alquanto aperta, d'vna maniera,che
chi lo guarda non può discredersi di non hauere a sentire ancor la voce. Il limi-
le fa l'altro, che acconcio per Iato con vn' orecchio appoggiato alla lira,par che
senta 1' accordamento, che fà il suonocon il liuto, e con la voce, mentre che

facendo tenore egli con gli occhi a terra và seguitando, con tener fermo,e vok
to l'orecchio al compagno, che suona, e canta ; auuertenze, e spiriti veramente
ingegnosi, e così dando quelli a sedere, e vediti di velo, che matauigbosi,& in-
• dutfriosamente dalla dotta mano di F.Bartolomeo sono condotti, e tutta!'ope-
ra con ombra scura sfumatamente cacciata. Fece poco tempo dopo vn'altra
tauola dirimpetto a quella, la quale è tenuta buona,dentroui la Nottra Donna,
& altri Santi intorno. Meritò lode straordinana>hauendo introdotto vn modo
Nona manie
ra d< sumefr
par h figure.

di fumeggiar le figure , in modo , che all' arte aggiongono vnione marauiglio-
sa, talmente, che paiono di rilieno, e viue , lauorate con ottima maniera, e per.
fettione. Sentendo egli nominare l'opere egregie di Michelagiiolo fatte a Ro-
ma, così quelle del gratioso Rafaello, e sforzato dal grido,che di continuo vdi-
ua delle marau'glie fatte da idue diuini artefici,con licenza del Priore si trasferì
a Roma , clone trattenuto da Fra Mariano Fetti Frate del Piombo , a monte ca-
uallo, e S.Sduestro, luogo ilio, gli dipinse due quadri di S. Pietro, e S. Paolo ; e
perche non gli riuseì molto il far bene in quell' aria , come haueua fatto nella
Fiorentina, atteso che fra le antiche, e moderne opere, che vide, & in tanta co-
pia, siordi di maniera, che grandemente seemò la virtù, e la eccellenza , che gli
pareua hauere;Deliberò di partirle lasciò a Rafaello da Vibino>che finisse vno
de' quadri, il quale no era finito, che fù il S.Pietro,il quale tutto ritocco di ma-
no del mirabile Rafaello, fà dato a F. Mariano, e così se ne tornò a Firenze,

Fàa Roma ti^
raro dui gride
di gradi 4^
tfo.

dou'era fiato morso più volte, che non sapeua fare gl' ignudi. Volse egli dun- ^
que metterli a prona, e con fatiche moifrare, ch'era attissirtìo ad ogni eccellente ™ %
lauorodi quell' arte , come alcun' altro; laonde per proua fece in vn quadro vn J^so^Za
S. Sebastiano ignudo, con colorito molto alla carne limile, di dolce aria , e di g/j,. '
corrispondente bellezza alla persona , parimente finito , doue infinite lodi ac- „, mesfeo
quistò appreso a gli artefici. Diceli , che dando in Chiesa per mostra quella valore nel to
figura, haueuano trouato i Frati nelle confezioni, Donne, che nel guardarlo ha- dosà vn S.Ba
neuauo peccato, per la leggiadra^ lasciua imitatene del viuo, datagli dalla vir~ fannoh"so&
tu di F. Bartolomeo, per il che leuatolo di Chiesa , lo mifero nel capitolo , doue
non dimorò molto tempo, che da Gio.Battista della Palla comprato, fù manda-
to al Rè di Francia . Haueua preso collera Fra Bartolomeo con i legnaioli , che
gli faceuano alle rauole,e quadri gli ornamenti, i quali haueuano per costume, < ...
come hanno anche soggi si coprire con i battitoi delle cornici sempre va' otta-
no delle figure, la doue Fra Bartolomeo deliberò di trottare vn' inuentione di rimario p,
non fare alle tauole ornamenti , &aquello S* Bastiano fece fare la tauola in_, sebiuarervh
mezo tondo > e vi tirò vna nicchia in prospettiua , che par di rilieuo , incanala ammodo deb
nella tauola , e così con le cornici dipinse attorno , fece ornamento alla figura di l' 'orn^ .
mezo, & il medesimo fece al nostro San Vincenzo, & a San Marco, che si
dirà di sotto al San Vincenzo. Fece (òpra l'arco d'vna porta, per andare in_.
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