4# TERZA PARTE
Sagrestia, inlegno a olio, vn S. Vincenzo dell'ordine loro , che figurando quel*
lo predicar del giudizio , si vede ne gli atri , e nella tetta particolarmente quel
terrore, e quella fierezza, che sogliono edere nelle tede de' predicanti,quando
più s'affaticano con!e minacele della giustitia di Dio, di ridurre gli huomini,
ostinati nel peccato , alla vita perfetta , di maniera, che non dipinta , ma vera,e
viua apparisce quella figura a chi la considerà attentamente , con sì gran rilieuo
è condotto ; & è peccato, che si guada , e crepa tutta, per esser lauoratain sù la
colla fresea i color fresehi, come dissi dell'opere di Pietro Perugino , nelli Gie-
tettinofan silati. Vennegli capriccio, per mostrare,che sapeua fare le figure grandi, sendo-
ntàndra nel gli Rato detto, che haueua maniera minuta, di porre nella faccia,doue è la por-
lofanregra^ ra del choro, il San Marco EuahgeliRa, figura di braccia cinque in tauola , con-
do, tale far. dotta con buonissimo disegno, e grande eccellenza. Tornato poi da Napoli
"' & cinque Saluador Billi mercatante Fiorentino, inteso la fama di Fra Bartolomeo , e vitto
l'opere sue , gli fece fare vna tauola , dentroui Christo Saluatore, alludendo al
nome suo,& i quattro EuàgeliRi,che lo circondano,doue sono ancora due putti
a piè , che tengono la palla del Mondo , i quali di tenera , e fresea carne benissi-
ino sono condotti, come 1' altra opera tutta ; vi è ancora due Profeti molto lo-
dati. Quella tauola è polla nella Nunziata di Firenze lotto 1' organo grande,
checosì volle Saluadore, & e cosa molto bella , e dal Frate con grande amore ,
e con gran bontà finita > la quale hà intorno l'ornamento di marmo, tutto inta-
gliato per le mani di Pietro Rosegli . Dopo hauerido egli bisogno di pigliare
aria, il Priore allhora amico suo, lo mandò fuora ad vn lor Monasterio, nel qua-
le mentre, ch'egli Rette , accompagnò vltimamente per l'anima,e per la caso
l'operatione delle mani alla contendanone della morte . E fece a S. Martino
in Lucca vna tauola, doue a pie d'vna Nostra Donna è vn'Agndet o,che suona
vn liuto, insieme con S, Stefano, e S.Giouanni, con buonissìmo disegno,e colo-
rito ,mostrando in quella la virtù sua. Similmente in S. Romano fece vna ta-
uola in tela,dentroui vna Nostra Donna della Misericordia, posta sù vn dado di
pietra, & alcuni Angeli, che tengono il manto , e figurò con essa vn popolo sù
certe scale,chi ritto, chi a sedere,chi in ginocchioni quali risguardano vn Chri
soisrio in Ro in alto, che mdnda saette , e solgori addotto a'popoli. Certamente mostrò
dmiw,rra R Bartolomeo in quell' opera possedere molto il diminuire 1' ombre della ;Pit,
"% tura, e gli (curi da quella con grandissimo rilieuo operando , doue le difficùltà
dell'arte mostrò con rara, & eccellente maesttia, e colorito, disegno , & inuen-
tione ; opera tanto perfetta , quanto facesse mai. Nella Chiesa medesima dipin-
se vn'altra tauola pure in tela , dentroui vn Christo, e Santa Caterina martire,
insieme con Santa Caterina da Siena, ratta da terra in spirito, che è vna figura ,
della quale in quel grado non si può far meg io . Ritornando egli in Firenze,
diede opera alle cole di musica, e di quelle molto dilettandoli alcune volte, per
Stoso opro passar tempo, vsaua cantare. Dipinse a Prato dirimpetto alle carcere , vna ta-
ero • u°la d'vn'Assonta, e fece in casa Medici alcuni quadri di nostre Donne , & altre
Pitture ancora a diuerse persene, come vn quadro d' vna Nostra Donna, che
hà in camera Lodouico di Lodouico Capponi ; e parimente vn' altro d'vnp
Vergine,che tiene il figliuolo in collo,con due tede di Santi,appretto all' Eccel-
lentissimo Messer Lelio Torelli , Segretario maggiore dell' Illustrissimo Duca
Cofano, il quale lo tiene carissimo, sì per virtùdi Fra Bartolomeo , comc_?
anche perche egli si diletta, & ama, e fauorisee non solo gli huomini di quell'
arte $
Sagrestia, inlegno a olio, vn S. Vincenzo dell'ordine loro , che figurando quel*
lo predicar del giudizio , si vede ne gli atri , e nella tetta particolarmente quel
terrore, e quella fierezza, che sogliono edere nelle tede de' predicanti,quando
più s'affaticano con!e minacele della giustitia di Dio, di ridurre gli huomini,
ostinati nel peccato , alla vita perfetta , di maniera, che non dipinta , ma vera,e
viua apparisce quella figura a chi la considerà attentamente , con sì gran rilieuo
è condotto ; & è peccato, che si guada , e crepa tutta, per esser lauoratain sù la
colla fresea i color fresehi, come dissi dell'opere di Pietro Perugino , nelli Gie-
tettinofan silati. Vennegli capriccio, per mostrare,che sapeua fare le figure grandi, sendo-
ntàndra nel gli Rato detto, che haueua maniera minuta, di porre nella faccia,doue è la por-
lofanregra^ ra del choro, il San Marco EuahgeliRa, figura di braccia cinque in tauola , con-
do, tale far. dotta con buonissimo disegno, e grande eccellenza. Tornato poi da Napoli
"' & cinque Saluador Billi mercatante Fiorentino, inteso la fama di Fra Bartolomeo , e vitto
l'opere sue , gli fece fare vna tauola , dentroui Christo Saluatore, alludendo al
nome suo,& i quattro EuàgeliRi,che lo circondano,doue sono ancora due putti
a piè , che tengono la palla del Mondo , i quali di tenera , e fresea carne benissi-
ino sono condotti, come 1' altra opera tutta ; vi è ancora due Profeti molto lo-
dati. Quella tauola è polla nella Nunziata di Firenze lotto 1' organo grande,
checosì volle Saluadore, & e cosa molto bella , e dal Frate con grande amore ,
e con gran bontà finita > la quale hà intorno l'ornamento di marmo, tutto inta-
gliato per le mani di Pietro Rosegli . Dopo hauerido egli bisogno di pigliare
aria, il Priore allhora amico suo, lo mandò fuora ad vn lor Monasterio, nel qua-
le mentre, ch'egli Rette , accompagnò vltimamente per l'anima,e per la caso
l'operatione delle mani alla contendanone della morte . E fece a S. Martino
in Lucca vna tauola, doue a pie d'vna Nostra Donna è vn'Agndet o,che suona
vn liuto, insieme con S, Stefano, e S.Giouanni, con buonissìmo disegno,e colo-
rito ,mostrando in quella la virtù sua. Similmente in S. Romano fece vna ta-
uola in tela,dentroui vna Nostra Donna della Misericordia, posta sù vn dado di
pietra, & alcuni Angeli, che tengono il manto , e figurò con essa vn popolo sù
certe scale,chi ritto, chi a sedere,chi in ginocchioni quali risguardano vn Chri
soisrio in Ro in alto, che mdnda saette , e solgori addotto a'popoli. Certamente mostrò
dmiw,rra R Bartolomeo in quell' opera possedere molto il diminuire 1' ombre della ;Pit,
"% tura, e gli (curi da quella con grandissimo rilieuo operando , doue le difficùltà
dell'arte mostrò con rara, & eccellente maesttia, e colorito, disegno , & inuen-
tione ; opera tanto perfetta , quanto facesse mai. Nella Chiesa medesima dipin-
se vn'altra tauola pure in tela , dentroui vn Christo, e Santa Caterina martire,
insieme con Santa Caterina da Siena, ratta da terra in spirito, che è vna figura ,
della quale in quel grado non si può far meg io . Ritornando egli in Firenze,
diede opera alle cole di musica, e di quelle molto dilettandoli alcune volte, per
Stoso opro passar tempo, vsaua cantare. Dipinse a Prato dirimpetto alle carcere , vna ta-
ero • u°la d'vn'Assonta, e fece in casa Medici alcuni quadri di nostre Donne , & altre
Pitture ancora a diuerse persene, come vn quadro d' vna Nostra Donna, che
hà in camera Lodouico di Lodouico Capponi ; e parimente vn' altro d'vnp
Vergine,che tiene il figliuolo in collo,con due tede di Santi,appretto all' Eccel-
lentissimo Messer Lelio Torelli , Segretario maggiore dell' Illustrissimo Duca
Cofano, il quale lo tiene carissimo, sì per virtùdi Fra Bartolomeo , comc_?
anche perche egli si diletta, & ama, e fauorisee non solo gli huomini di quell'
arte $