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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0068
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VITA DI TORRIGIANO.
acerbi de' giovani , quando con la frequentatone de gli studij è da essiesercita-
ta , creseere in infinito ; e che i vecchi dalla paura , dalla superbia, e dall' ambi-
rione tirati , diuentano gossi , e quanto meglio credono fire ^peggio fanno , e
credendo andare innanzi, ritornano indietro ; onde essi inuidiosi , indi non dan-
no credito alla perfettione de' gionani nelle cole ,che fann^, quantunque chia-
ramente le veggano, per 1'ostinatione, ch'è in loro , perche nelle proue si vede ,
che quando eglino, per volere mostrare quel , che sanno, più si sforzano, ci
mostrano spesso di loro cose ridicole , e da pigliarsene giuoco. E nel vero , co- Pittura w
me gli artefici padano i termini, che 1' occhio non dà fermo, e la mano lor tre- wss , 'come
ma, possono, se hanno auanzato alcuna cosa, dare de' consigli a chi opera , con- l'Ótrefante
ciosiache 1 arti della Pittura , e Scultura vogliono 1' animo tutto suegliato, e fi*- "vogliono l ani«
ro, si come è nell' età , che bolle il sangue , e pienodi voglia ardente, e de' p a- mfogliato,
ceri del Mondo, capitai nemico. E chi nelle voglie del Mondo non è conti- "^"^''^
nente, fugga gli studij di qual si voglia arte, ò seienza, percioche non bene con-
uengono fra loro corali piaceri, e lo studio. E da che tanti peli si recano dietro
quelle virtù, pochi, per ogni modo , sono coloro, che arriuino al supremo gra-
do. Onde più sono quelli, che dalle molle con caldezza si partono, che quel-
li, che per ben meritare nel corso, acquattino il premio .
Più superbia adunque , che arte, ancorché molto valesse , si vide nel Terri-
geno Scultore Fiorentino, il quale nella sui giovanezza fù da Lorenzo vecchio Terrigenoto
de' Medici tenuto nel giardino, che in sù la piazza di San Marco di Firenze ha- """ tolgi#.
ueua quel magnifico Cittadino,in guisa d'antiche,e buone Sculture ripieno,che ''"' '•' "1
la loggia, i viali, e tutte le stanze erano adorne di buone figure antiche di mar- '""
mo , e di Pitture , &: altre così satte cose di mano de' migliori Maestri , che mai
fodero slati in Italia, e fuori. Le quali tutte cose, oltre al magnifico ornamento,
che facevano a quel giardino, erano come vna scuola,& a i Giouinetti Pittori,e
Scultori , & a tutti gli altri , che attendeuano al disegno , e particolarmente a i
Corani Nobili, attefo che il detto Magnifico Lorenzo teneua per fermo, che
coloro, che naseono di sangue nobile pollono più agevolmente in ogni colà ve-
nire a perfettione, e più predo , che non fanno per lo più le genti basse, nelle
quali communemente non si veggono quei concetti , ne quel marauiglioso in-
%no, che nei eh ari di sangue si vede , lenza, che hauendo i manco nobili il
più delle volte a d fenderli dallo dento , e dalla povertà, e per conseguente ne-
cessi-ari afare o^ni cola mecanica,non pollono esercitare l'ingegno, ne a i sotte
mirrarti d'eccellenza peruenire. Onde ben dille il dottiamo Alciato, parlan-
do dei belli ingegni nati poueramente, e che non pollono solleuarsi, per edere
tanto enuti, al°basso della pouerrà, quanto inalzati dalle penne dell' ingegno.
yt me piuma levar, Ocgrane mergit onns.
Fattori dunque il Magnisico Lorenzo sempre i belli ingegni, ma partico-
larmente i Nobili, che haueuano a quelle arri inclina ione, onde non è gran
fatto , che da quella scuola vsciss'ero alcuni , che hanno fatto stupire il Mondo ;
eche niù > non solo daua prouisione da poter viuere, e vestire a coloro, che
esserdo poveri, non haurebbono potuto esercitare lo studio del disegno, ma
ancora donarmi straordinarij a chi meglio de gli altri si fosse in alcuna cosa^
adoperato ; onde gareggiando frà loro i giovani fèudiosi delle nóstre arti, ne
divennero, come li dira, eccellentissimi. Era allhorà custode, ecapo di det-
ti Giovani BERTOLDO Scultore Fiorentino, vecchio, e pratico maestro, e
b H x stato

Nobiltà rfe
de pù vm
l'ingegno.

Bertoldo Seni
toro Macere
ferMito.
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