/? TERZAPARTE
lo sgombro delle robbe, & i tesori, che andavano via ; ma per la paura del mio-
uo accidente d'Eliodoro abbattuto, e percolo aspramente da i tre predetti, che
per edere ciò visione , da lui solamente sono veduti , e sentiti ; fi veggono tutti
traboccare, e ver sare per terra, cadendo chi gli portarla, per vn subito orrore, e
spauento, ch'era nato in tutte le genti d'Eliodoro. Et appartato da quelli si ve-
de il Santidìmo Onia Pontefice, pontificalmente vestito, con le mani , e con gli
occhi al Cielo feruentissìmamente orare , asflitto per la compassione de' poue-
relli,che quiui perdeuano le cose loro,& allegro per quel soccorso, che dal Cie-
lo sente soprauenuto. Veggonsi oltra ciò , per bel capriccio di Rafaeile , molti
siliti sopra i zoccoli del basamento, & abbracciatili alle colonne, con attitudini
disagiatislime,stare a vedere: Et vn popolo tutto amonito in diuerse, e varie ma-
niere, che aspetta il (uccesso di quella cosa. E fu quest'bpera tanto stupenda in
tutte le parti , che anco i cartoni sono tenuti in grandissima veneratione ; onde
M. Francesco Masini Gentilhuomo di Cesena, il quale lenza aiuto d'alcun Mae*
stro, ma in sin da fanciullezza, guidatoda straordinario insinto di natura , dan-
zi Mfyi dt doda fe medesimo opera al disegno, & alla Pittura , hà dipinto quadri , che so-
Cesonn Pittar no slati molto lodati da gl'intendenti dell'arte;hà frà molti suoi disegni, & alcu-
ni genia loto ni riheui di marmoantichi , alcuni pezzi del detto cartone , che sece Rafaelle,
£o hà in gran per quella historia d'Eliodoro , e gli tiene in quella Rima , die veramente me-
prezzo i enr^ citano. Ne tacerò, che M.Nicolò Masini, il quale mi hà di quelle cose dato no-
titia, e come in tutte l'altre cose virtuosissimo, delle nostre arti veramente ama-
t te te tore„ Ma tornando a Rafaelle, nella volta poi , che vi è sopra , fece quattro sio-
rie; 1'apparitione di Dio ad Abram nel promettergli la moltiplicatione del seme
suo; il sacrificio d'Isaac; la scala di Giacob,e'l Rubo ardente di Moisè,nella qua-
le non si conosce meno arte , inuentione, disegno , e gratia ,che nell'altre cose
Arte squifan lauorate di lui. Mentre , che la felicità di quello Artefice faceua di se tante gran
nell espressiusi marauiglie, 1'inuidia della fortuna priuò della vita Giulio Secondo dlqual'era^
,"": alimentatore di tal virtù, & amatore d'ogni cosa buona . Laonde fù poi creato
"7:/ °" Leone Decimo, il quale volle , che tale opera si seguisse , e Rafaelle ne salì con
la virtùin Cielo, e netraile cortesie infinite sbattendo incontrato in vn Principe
sì grande , il quale per heredirà di casa fua era molto inclinatoatas arre ; per il
che Rafaelle si mise in cuore di seguire tal'opera,e nell'altra saccia fece la venu-
MdnwoGitr tad Arila a Roma, e l'incontrarlo a piè di Monte Mario, che fece Leone I. Pon-
Zia ai,™ fa tefice, il quale lo cacciò con le sole benedittioni. Fece Rafaelle in quella sioria
tnmo di Leo San Pietro, e San Paolo in aria, con le spade in mano , che vengono a difender
N la Chiesa. E se bene la Iloria di Leone I. non dice quello, egli nondimeno per
^^z: : capriccio suo volsefigurarla forsè così, come interuiene molte volte, che cosi le
soma tort P'trare> come le poesie vanno vagando, per ornamento dell'opera,non si diseo-
bim d' Atii: dando però per modo non conueniente dal primo intendimento . Vedèsiin^
dipinto ù R<.. quegli Apostoli quella fierezza , & ardire celeste , che suole il giudiciodiuino
s*^ molte volte mettere nel volto de'seruisuoi , per difenderla Santissima religio-
ne. E ne fà segno Arila, il quale si vede sopra vn cauallo nero balzano , e della-
Alte veltr soto in fronte ,be!lissimo quanto più si può, il quale con attitudini spauentosa al-
?imrn; 6^ za lamella , e volta la persona in fuga. Sonoui altri caualli bellissimi, ernassi-
Asfa tate inamente vn ginnetto macchiato, cne è caualcato da vna figura, la quale hà tut-
^ tol'ignudo scoperto di scaglie, a guisa di pesce , il che è ritratto dalla colonna^
Tratana, nella quale sono i popoli armati in quella foggia , e si Rima, ch'elico
‘ siano
lo sgombro delle robbe, & i tesori, che andavano via ; ma per la paura del mio-
uo accidente d'Eliodoro abbattuto, e percolo aspramente da i tre predetti, che
per edere ciò visione , da lui solamente sono veduti , e sentiti ; fi veggono tutti
traboccare, e ver sare per terra, cadendo chi gli portarla, per vn subito orrore, e
spauento, ch'era nato in tutte le genti d'Eliodoro. Et appartato da quelli si ve-
de il Santidìmo Onia Pontefice, pontificalmente vestito, con le mani , e con gli
occhi al Cielo feruentissìmamente orare , asflitto per la compassione de' poue-
relli,che quiui perdeuano le cose loro,& allegro per quel soccorso, che dal Cie-
lo sente soprauenuto. Veggonsi oltra ciò , per bel capriccio di Rafaeile , molti
siliti sopra i zoccoli del basamento, & abbracciatili alle colonne, con attitudini
disagiatislime,stare a vedere: Et vn popolo tutto amonito in diuerse, e varie ma-
niere, che aspetta il (uccesso di quella cosa. E fu quest'bpera tanto stupenda in
tutte le parti , che anco i cartoni sono tenuti in grandissima veneratione ; onde
M. Francesco Masini Gentilhuomo di Cesena, il quale lenza aiuto d'alcun Mae*
stro, ma in sin da fanciullezza, guidatoda straordinario insinto di natura , dan-
zi Mfyi dt doda fe medesimo opera al disegno, & alla Pittura , hà dipinto quadri , che so-
Cesonn Pittar no slati molto lodati da gl'intendenti dell'arte;hà frà molti suoi disegni, & alcu-
ni genia loto ni riheui di marmoantichi , alcuni pezzi del detto cartone , che sece Rafaelle,
£o hà in gran per quella historia d'Eliodoro , e gli tiene in quella Rima , die veramente me-
prezzo i enr^ citano. Ne tacerò, che M.Nicolò Masini, il quale mi hà di quelle cose dato no-
titia, e come in tutte l'altre cose virtuosissimo, delle nostre arti veramente ama-
t te te tore„ Ma tornando a Rafaelle, nella volta poi , che vi è sopra , fece quattro sio-
rie; 1'apparitione di Dio ad Abram nel promettergli la moltiplicatione del seme
suo; il sacrificio d'Isaac; la scala di Giacob,e'l Rubo ardente di Moisè,nella qua-
le non si conosce meno arte , inuentione, disegno , e gratia ,che nell'altre cose
Arte squifan lauorate di lui. Mentre , che la felicità di quello Artefice faceua di se tante gran
nell espressiusi marauiglie, 1'inuidia della fortuna priuò della vita Giulio Secondo dlqual'era^
,"": alimentatore di tal virtù, & amatore d'ogni cosa buona . Laonde fù poi creato
"7:/ °" Leone Decimo, il quale volle , che tale opera si seguisse , e Rafaelle ne salì con
la virtùin Cielo, e netraile cortesie infinite sbattendo incontrato in vn Principe
sì grande , il quale per heredirà di casa fua era molto inclinatoatas arre ; per il
che Rafaelle si mise in cuore di seguire tal'opera,e nell'altra saccia fece la venu-
MdnwoGitr tad Arila a Roma, e l'incontrarlo a piè di Monte Mario, che fece Leone I. Pon-
Zia ai,™ fa tefice, il quale lo cacciò con le sole benedittioni. Fece Rafaelle in quella sioria
tnmo di Leo San Pietro, e San Paolo in aria, con le spade in mano , che vengono a difender
N la Chiesa. E se bene la Iloria di Leone I. non dice quello, egli nondimeno per
^^z: : capriccio suo volsefigurarla forsè così, come interuiene molte volte, che cosi le
soma tort P'trare> come le poesie vanno vagando, per ornamento dell'opera,non si diseo-
bim d' Atii: dando però per modo non conueniente dal primo intendimento . Vedèsiin^
dipinto ù R<.. quegli Apostoli quella fierezza , & ardire celeste , che suole il giudiciodiuino
s*^ molte volte mettere nel volto de'seruisuoi , per difenderla Santissima religio-
ne. E ne fà segno Arila, il quale si vede sopra vn cauallo nero balzano , e della-
Alte veltr soto in fronte ,be!lissimo quanto più si può, il quale con attitudini spauentosa al-
?imrn; 6^ za lamella , e volta la persona in fuga. Sonoui altri caualli bellissimi, ernassi-
Asfa tate inamente vn ginnetto macchiato, cne è caualcato da vna figura, la quale hà tut-
^ tol'ignudo scoperto di scaglie, a guisa di pesce , il che è ritratto dalla colonna^
Tratana, nella quale sono i popoli armati in quella foggia , e si Rima, ch'elico
‘ siano