Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0097

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
TERZA PARTE

SS
Sfatta molti tanta perfezione , che sino da Firenze fece condurre il pauimento da Luca del-
fai nobiltà la Robbia. Onde certamente non può per Pitture, stucchi, ordine , e belle in?
tieni al per. ustioni , ne farli , ne invaginarli di rare più bell'opera ; E fù cagione la bellez-
fettionare con za jj quello lauoro, che Rafaelle hebbe carico di tutte le cole di Pittura, & Ar-
chitettura, cheli faceuano in Palazzo. Dicesi, ch'era cantala cortesia di Ra-
Vmtic^. faelle , che coloro, che murauano , percheegli accomodale gli amici suoi, non
Vani labiati tirarono la muraglia tutta loda, e continuata,ma lasciarono (opra le danze vec-
nelle mura chie dabasso, alcune aperture, e vani, da poterai riporre botti, vetrine,e legne;
basso endebo. le quali buche, e vani fecero indebolire i piedi della fabbricai che è dato forza,
lfreno poi la che si riempia dapoi , perche tutta cominciaua ad aprirli . Egli fece fare a Gian
sabrica. Barile in tutte le porte,e palchi di Iegname,atfai cose d'intaglio, lauorate, e sini.
Geo. Borile ce con ^ih grana. Diede disegni d'Architettura^lla vigna del Papa,& in Boi?
go a più cale , e particolarmente al Palazzo di Messer Gio. Battista dall'Aquila,
w'le'po%: il quale fi corbelli silma. Ne dileguò ancora vnoal Vescouo di Troia, 1quale
plebe di Fr Io fece fare in Firenze nella via di San Gallo. Fece a'Monaci neri di San Sisto in
sono. Piacenza, la tauola dell'Aitar maggiore , dentroui la Nostra Donna con San Si-
Ridusse in sto , e Santa Barbara , cosa veramente ranssima , e Singolare . Fece per Francia
luon Ùsegno molti quadri, e particolarmente per il Rè, San Michele, che combatte col Dia-
si giardino uojo , tenuto colà marauigliosa; Nella qual' opera fece vn sallo arsiccio per il
Pontisicio ed centro della terra, che ftà le fessure di quello vsciua fuori, con alcuna fiamma di
" "Tavole di f°°c°> e & zolfo> & in Lucifero incotto , & arso nelle membra , con incarnatio-
Pittura rari ne di diuerse tinte, si scorgeano tutte le sorti della collera, che la superbia inue-
far altri. lenita , e gonfia adopera, contro chi opprime la grandezza di chi è pritio di Re-
gno, doue siapace, e certo d'hauere a prouare continuamente pena. Il contra-
&rio si scorge nel San Michele, cheancorche sia fatto con aiia celeste , accompa-
gnato dalle armi di ferro, e d'oro, hà nondimeno brattata, forza , e terrore ,ha«
vendo già fatto cader Lucifero, e quello con vna zagaglia gettato rouerscio ; In
somma fù sì fatta quell' opera , che meritò haueine da quel Rè honoratissimo
premio. Ritraile Beatrice Ferrarese, & altre donne , e particolarmente quella
Ritratti di. sua, & altre infinite. Fù Ranelle pedona molto amorosa,& affettionata alle
nerfi di belle Donne, e di continuo predo a i seruigi loro. La qual cosa fu cagione , che con-
Donne, tinuando i diletti carnali, egli fù da gli amici , forse più, che non conueniua , ri-
cettato , e compiacciuto. Onde facendogli Agodino Ghigi , amico suo caro,
Loggia ^ dipingere nel Palazzo suo la prima loggia Rafaelle, non poteua molto attende-
Cbtgi dipinta re a lauorare, per l'amore, cheportaua ad vna sua donna , per il che Agostino si
" disperaua di sorte, che per via d'altri , e da se,e di mezi ancora operò sì ,chea
aRape fa pena ottenne,che quella sua donna venne a dare con esso in cala continuamen-
te, in quella parte doue Rafaelle lauoraua, il che fu cagione,che il lauoro venisse
a fine . Fece in quell'opera tutti i cartoni , e molte figure colorì di sua mano in
fteseo. E nella volta fece il conciglio de gli Dei in Cielo , doue si veggono nelle
loro forme molti habiti, e lineamenti, canati dall'antico, con belhssima gratia, e
disegno espressi, e così fece le nozze d: Pliche con ministri,che seruono Gioue,
, e le Gratie, che spargono i fiori per la tauola, e ne'peducci della volta fece mol-
te siorie, ftà le quali in vnaè Mercurio col ssauto , che volando , par che seenda
; „ dal Ciel&,& in vn'altra è Gioue con granirà celeste, che bacia Ganimede, e così
^ di sotto nell'altra il carro di Venere,e le Gratie,che con Mercurio tirano al Cie-
, lo Pliche, e mok'altre storfe poetiche ne gli altri peducci. E ne gli spicchi del-
la
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen