TERZA PARTE
E04
ch° ella fa dal Cronaca [ingrandita a proportione del Palazzo , accioche facesse
pcoportionato fine , & anche col sao agetto tetto a quel Palazzo ; e cosi l'inge-
gno del Cronaca Ceppe seruirsi delle cose d'altri, e farle quali diuentar lue. Il
Giudici del che nonriesce a molti, perche il fatto stà non in hauer solamente ritratti, e dise-
Cronaca nell' gnidicose belle, ma in Caperle accomodare, secondo , che è quello , a che han-
mtcare , che no a serujrè, Coll gratia, misura, proportione, e conuenienza . Ma quanto fà, e
: 'arà sempre lodata quella cornice del Cronaca , tanto fiì biasimata quella , che
fori. ' "fece nella medesima Città al Palazzo de'Bortolini, Bacciod'Agnoloril quale po-
se Copra vna facciata picciola, e gentile di membra, per imitare il Cronaca , vna
gran cornice antica , misurata appunto dal Frontespicio di Causilo , ma tornò
tanto male, per non hauere Caputo con gaidicio accommodarla, che non po«
trebbe dar peggio , e pare (opra vn capo piccino vna gran beretta. Non balla
Non bafsi i! a gli Artefici, come molti dicono, fatto ch'egli hanno l'opere (cusarsi, con dire;
dire, che $% elle son misurate appunto dall' antico , e sono canate da buoni Maestri , atteso<
ser," le buone che il buon giudicio , e l'occhio più giuoca in tutte le cose , che non fà la misura
mifare , ma de|je(este„ g Cronaca dunque conduce la detta cornice con grand'arte , insino
al mezo, intorno intorno a quel Palazzo col dentello, e vouolo, e da due bande
la finì tutta, contrapesando le pietre in modo, perche veniùèrobilicate , e lega-
te, che non si può veder cosa murata meglio , ne condotta con più diligenza a_j
perfettione. Così anche tutte l'altre pietre di quello Palazzo sono tanto finite,
e ben commedie,ch'elle paiono non murate, ma tutte d'vn pezzo. E perche
ogni cosa corrispondesse , fece fare per ornamento del detto Palazzo ferri bel-
lissimi per tutti , e le lumiere , che sono in sù i canti , e tutti furono da Nicolò
Grosso Caparra, fabro Fiorentino, con granddlìma diligenza lauorate. Vedesi in
quelle lumiere marauigliose, le cornici, le colonne, i capitelli , e le mensole sal-
date diferro con marauiglioso magistero. Ne mai hà lauorato moderno alcuno
che vi fa tic
proferitone-,
nell'altre me-
èra.
Ordine Wlis-
simo della
Cornice del
Cronica.
Anione fatare
da dtsabrica.
Caparra ec-
cellente fabro
nel maneggiar
sieramente e
Nonlaueraua
di ferro, machine sì grandi, e sì dissicili con tanta seienza, e prattica. Fu Nicolò
Grosso persona fantastica, e di suo capo, ragioneuole nelle sue cose , e d'altri, ne
mai voleua di quel d'altrui . Non volle mai far credenza a neduno , de' Cuoi la-
a credenza, uorj, ma sempre voleua l'arra , e per quello Lorenzo de'Medici lo chiamaua il
Caparra, e da molt'altri ancora per tal nome era cenoseiuto. Egli haueua ap-
piccato alla sua bottega vn'insegna , nella quale erano Libri ch'ardeuano, perii
che quando vno gli chiederla tempo a pagare, gli diceua, io non posso, perche i
miei Libri abbrucciano, e non vi si può più scriuere debitori. Gli fà dato a fare
per i Signóri Capitani di parte Guelfa, vn paio d'alari , i quali hauendo egli fini-
ti, più volte gli furono mandati a chiedere, & egli di continuo vsaua dire ; io su-
do, e duro fatica sù quella encudine, e voglio ,che qui sù mi siano pagati i miei
danari ; Perche essi di nuouo mandauano per il lor lauoro, & a dirgli , che per i
danari andate, che subito sarebbe passuto, & egli ostinato rispondeua, che pri-
magli pagassero i danari; Laonde il Poueditore venuto in collera , perche i Ca-
pitanigli voleuano vedere, gli mandò, dicendo ; ch'elio haueua hauuto la metà
dei danari , e che mandale gli alari , che del rimanenze lo sodisfarebbe ; Perla
qual cosa il Caparra auuedutosi del vero , diede al donzello vn'alar solo , dicen-
do; te porta quello, ch'è il loro, e se piace a essi , porta l'intero pagamento , che
te gli darò,percioche quello è mio. Gli Ussiciali veduto l'opera mirabile ,che
in quello haueua fatto , gli mandarono i danari a bottega , & elio mandò loro
[altro alito « Dicano ancoraché Lorenzo de' Medici volse far fare ferramen-
ti.
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ch° ella fa dal Cronaca [ingrandita a proportione del Palazzo , accioche facesse
pcoportionato fine , & anche col sao agetto tetto a quel Palazzo ; e cosi l'inge-
gno del Cronaca Ceppe seruirsi delle cose d'altri, e farle quali diuentar lue. Il
Giudici del che nonriesce a molti, perche il fatto stà non in hauer solamente ritratti, e dise-
Cronaca nell' gnidicose belle, ma in Caperle accomodare, secondo , che è quello , a che han-
mtcare , che no a serujrè, Coll gratia, misura, proportione, e conuenienza . Ma quanto fà, e
: 'arà sempre lodata quella cornice del Cronaca , tanto fiì biasimata quella , che
fori. ' "fece nella medesima Città al Palazzo de'Bortolini, Bacciod'Agnoloril quale po-
se Copra vna facciata picciola, e gentile di membra, per imitare il Cronaca , vna
gran cornice antica , misurata appunto dal Frontespicio di Causilo , ma tornò
tanto male, per non hauere Caputo con gaidicio accommodarla, che non po«
trebbe dar peggio , e pare (opra vn capo piccino vna gran beretta. Non balla
Non bafsi i! a gli Artefici, come molti dicono, fatto ch'egli hanno l'opere (cusarsi, con dire;
dire, che $% elle son misurate appunto dall' antico , e sono canate da buoni Maestri , atteso<
ser," le buone che il buon giudicio , e l'occhio più giuoca in tutte le cose , che non fà la misura
mifare , ma de|je(este„ g Cronaca dunque conduce la detta cornice con grand'arte , insino
al mezo, intorno intorno a quel Palazzo col dentello, e vouolo, e da due bande
la finì tutta, contrapesando le pietre in modo, perche veniùèrobilicate , e lega-
te, che non si può veder cosa murata meglio , ne condotta con più diligenza a_j
perfettione. Così anche tutte l'altre pietre di quello Palazzo sono tanto finite,
e ben commedie,ch'elle paiono non murate, ma tutte d'vn pezzo. E perche
ogni cosa corrispondesse , fece fare per ornamento del detto Palazzo ferri bel-
lissimi per tutti , e le lumiere , che sono in sù i canti , e tutti furono da Nicolò
Grosso Caparra, fabro Fiorentino, con granddlìma diligenza lauorate. Vedesi in
quelle lumiere marauigliose, le cornici, le colonne, i capitelli , e le mensole sal-
date diferro con marauiglioso magistero. Ne mai hà lauorato moderno alcuno
che vi fa tic
proferitone-,
nell'altre me-
èra.
Ordine Wlis-
simo della
Cornice del
Cronica.
Anione fatare
da dtsabrica.
Caparra ec-
cellente fabro
nel maneggiar
sieramente e
Nonlaueraua
di ferro, machine sì grandi, e sì dissicili con tanta seienza, e prattica. Fu Nicolò
Grosso persona fantastica, e di suo capo, ragioneuole nelle sue cose , e d'altri, ne
mai voleua di quel d'altrui . Non volle mai far credenza a neduno , de' Cuoi la-
a credenza, uorj, ma sempre voleua l'arra , e per quello Lorenzo de'Medici lo chiamaua il
Caparra, e da molt'altri ancora per tal nome era cenoseiuto. Egli haueua ap-
piccato alla sua bottega vn'insegna , nella quale erano Libri ch'ardeuano, perii
che quando vno gli chiederla tempo a pagare, gli diceua, io non posso, perche i
miei Libri abbrucciano, e non vi si può più scriuere debitori. Gli fà dato a fare
per i Signóri Capitani di parte Guelfa, vn paio d'alari , i quali hauendo egli fini-
ti, più volte gli furono mandati a chiedere, & egli di continuo vsaua dire ; io su-
do, e duro fatica sù quella encudine, e voglio ,che qui sù mi siano pagati i miei
danari ; Perche essi di nuouo mandauano per il lor lauoro, & a dirgli , che per i
danari andate, che subito sarebbe passuto, & egli ostinato rispondeua, che pri-
magli pagassero i danari; Laonde il Poueditore venuto in collera , perche i Ca-
pitanigli voleuano vedere, gli mandò, dicendo ; ch'elio haueua hauuto la metà
dei danari , e che mandale gli alari , che del rimanenze lo sodisfarebbe ; Perla
qual cosa il Caparra auuedutosi del vero , diede al donzello vn'alar solo , dicen-
do; te porta quello, ch'è il loro, e se piace a essi , porta l'intero pagamento , che
te gli darò,percioche quello è mio. Gli Ussiciali veduto l'opera mirabile ,che
in quello haueua fatto , gli mandarono i danari a bottega , & elio mandò loro
[altro alito « Dicano ancoraché Lorenzo de' Medici volse far fare ferramen-
ti.