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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0129

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Ilo TERZA PARTE
schino quele opere ad altri, sacilmente si conosce, ch'elleno sono fattura di Tiu
raoteo , così per la gratta , e dolcezza del colorito , come per altre memorie la-
sciate da lui in quel nobilitino stadio d'eccellentislìmi Pittori . Hora benché
Timoteo stesse bene , & honoratamente in Roma , non potendo , come molti
fanno , sopportare la lontananza della patria , essendoui anco chiamato ogn'ho-
ito# ^d ^- ra, e tiratoui da gli auisi de gli amici, e da i prieghi della madre già vecchiaie ne
'bino tirato dal tornò a Vrbino, con dispiacere di Rafaelle, che molto , per le lue buone quali-
desiderio dolld tà,1'amaua. Ne molto dopo , hauendo Timoteo, a persuasipne de'suoi , preso
Paterni moglie in Vrbino,& innamoratoli della patria, nella quale si vedeua edere mol-
to honorato , e che è più , hauendo cominciato ad hauere figliuoli , fermò l'ani-
mo,& il proposito di non volere più andare attorno, non osante , come si vede
ancora per alcune lettere, ch'egli folle da Rafaelle richiamato a Roma . Ma non.
perciò restò di lavorare, e fare di molte opere in Vrbino , e nelle Città all'intot*
0,„ agogni no. In Forlì dipinse vna Capella, insieme con Girolamo Genga silo amico,e_,
modo indoor. compatriota , e dopo fece vna muoia tutta di sua mano , che fù mandata aCttà
sI@i soi di Catello ; & vn'altra simil nenie a i Cagliesi. Lavorò anco in fresco a Castel
feam^fc Durante alcune cose , che sono veramente da esser lodate , si come tutte l'altre
opere di codui , le quali fanno fede, che fù leggiadro Pittore nelle figure , ne"
paesi, & in tutte l'altre parti della Pittura. In Vrbino fece in Duomo la Capella
di S.Martino , ad indanza del Vescouo Arriuabene Mattonano , in compagnia
del detto Genga ; ma la tauola dell' Altare , & il mezo della Capella sono intie-
ramente di mano di Timoteo. Dipinse ancora in detta Chiesa vna Maddalena
in piedi , vestita con picciol manto , e coperta sotto di capelli insinoa terra, i
quali sono così belli, e veri , che pare , che il vento gli maona, oltre la diuinità
del viso,che nell'atto mostra veramente l'amore, ch'ella portarla al suo Maestro.
In Sant'Agata è vn'altra tauola di mano del mrdesimo, con aliai buone figure;
& in S.Bernardino suori della Città fece quella tanto lodata opera,che è a mano
diritta ali' Altare de' Bonauenturi , Gentilhuomini Vrbinati , nella quale è con
bellissimagratia per i'Annunciata , figuratala Vergine in piedi con la saccia,e
con le mani giunte , e gli occhi leuati al Cielo ; e di sopra in aria, in mezoavn
gran cerchio di splendore , è vn fanciullino diritto , che tiene il piede sopra lo
Spirito Santo in forma di Colomba , e nella mano liniera vna palla figurata per
l'imperio debmondo , e con l'altra eleuata dà la benedittione ; e dalla delira del
fanciullo è vn'Angelo , che mostra alla Madonna co'l dito il detto fanciullo ; A
basso, cioè al pari della Madonna , sono dal lato deliro il Battista vellico d'vnu)
pelle di Camello squarciata a studio , per inoltrare il nudo della figura ; e dal s-
nistro vn S.Sebastiano tutto nudo, legato co bella attitudine a vn'arbore, e fa o
con tanta diligenza , che non potrebbe hauer più rilieuo, ne essere in tutte le
{>arti più bello. Nella corte de gl'Illustrissimi d'Vrbtno sono di sua mano Apol-
o, e due Muse mezo nude , in vn studiolo secreto , belle a marauiglia. Lauorò
Labori col per i medesimi molti quadri , e fece alcuni ornamenti di camere , che sono bel-
Ge»g4 , e di. lissimi. E dopo in compagnia del Genga dipinse alcune barde da caualli , che
'"/' r'" furono mandate al Rè di Francia con sigure di diuersi animali sì belli, che pare-
tronfah. uaai riguardanti , che hauessino mouimento , e vita. Fece ancora alcuni archi
Prouigion^o trionfali limili a gli antichi , quando andò a marito 1'IllustriHima Duchesla
dn! Duca di Leonora , moglie del Signor Duca Francesco Maria , al quale piacquero infi-
Vrbinoì nitamcnte, si come ancora a tutta la corte , onde fù molti anni della famiglia
di
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