fy TERZA PARTE
Angeli ; Se in quella, oltre l'alcre cose,mise gran diligenza in contrafare alcune
, . herbe tanto bene, che paiono naturali. Nel medesimo luogo sece in vn quadro
™" 0è#e Ài vna s. Maddalena in penitenza , & in vn'àltro appreso la casa di M. Ottauiano
*7::^::^ "e " Medici fece vn tondo d'vna N. Donna. In S. Friano fece vna tauola ; & in
Ài buona ma- ”• Matteo dello Spedale di Lelmo lauorò alcune figure ; In Santa Reparata di-
wera. pinse l'Angelo Michele in vn quadro; e nella compagnia dello Scalzo vna ta-
si ritiro in S. uola fatta con molta diligenza . Et oltre a quelle opere , fece molti quadri di
Maria nouc Madonne, e d'altre Pitture, che sono per Firenze nelle case de' Cittadini. Ha-
desiderofe di uendo dunque Lorenzo, mediante quelle fatiche,messo insieme alcune somme
vita quiete, & danari, come quello ,che più tosto, che arricchire, desideraua quiete, si com-
che 4 ar- mise in s.Maria Nuoua di Firenze, la doue visse,& hebbe commoda habitatio-
patiate ne in'n° a"a morte . Fu Lorenzo molto parciale della setta di F. Girolamo da
del Stonare Ferrara,e v Ile sempre come huomo honesto,e di buona vita,vsando amoreuol-
Ia,e ^orì con menecortesia douunque se glie ne porgeua occasione. Finalmente pervenuto
buona sama , al 78. anno della lua vira, si morì di vecchiezza, e fù sepellito in S.Pietró mag-
eso/steQu giore l'anno 1530. Fù costui tanto finito , e pulito ne' suoi lauori, che ogn' altra
n*il arte Pittura, a comparatione delle sue, parrà sempre abbozzata, e mal netta. Lasciò
orlimi dito molti discepoli, e fià gli altri Gio# Antonio Sogliani, e Tornalo di Stefano . Ma
Tonalo Perc'ie del Sognano si parlerà in altro luogo,dirò quanto a Tomaso,ch'egli imi-
:'s:fadp: r° m°ho nella pulitezza il suo maestro, e fece in Firenze , e fuori molte opere;
Artesice, nella villa d'Arcetri a Marco del Nero vna tauola d'vna Natiuità di Christo, có-
dotta molto pulitamente. Ma la principal professione di Tomafo fù col tempo
di dipignere drapperie , onde lauorò i drappelloni meglio, che alcun'acro , E
perche Stefano padre di Tomaso era slato miniatore,& anco haueua fatto qual*
die cosa d'Architterura , Tomaso per imitarlo conduce, dopo la morteci' esso
suo padre,il ponte a Sieue,lontano a Firenze 10. miglia, che allhora era per vna
piena rouinato ; e similmente quello di S. Pietro a ponte sul fiume di Bisentio,
ch'è vna bell'opera . E dopo molte fabbriche fatte per Monasteri, & altri luo-
ghi,vltimaméte,essendo Architettore dell'Arte della Lana,fece il modello delle
• casenuoue, che fece fare quell'Arte dietro alla Nuntiata ; e finalmente si morì,
essendo già vecchio di yo.annùò più l'anno 1564.0 fù sepolto in S.Marco,doue
fù honoreuolmente accompagnato dall'Academia del drfegno. Ma tornando a
lajrìì Lorenzo, ei lasciò molte opere imperfette alla sua morte, e particolarmente vn
'quadro d'vna Pacione di Christo molto bello,che vene alle mani d'Antonio da
Si teme afro Ricalali, & vna tauoladi M.Francesco da Castiglioni, Canonico di S. Maria del
ferare in feto Fiore,che la mandò a Castiglioni molto bella.Non si curò Lorézo di fare molte
noie , ev tò opere grandi, perche penaua assai a condurle , e vi durarla fatica incredibile , e
,à che ordì massimamente perche i colori , ch' egli adoperarla , erano troppo sottilmente
wmadilige»- macinati, oltre, che purgaua gli olij di noce, e stillauagli, e faceua in sù le tauo-
I4* Ielle le mediche de'colori in gran numero, tanto , che dalla prima tinta chiara ,
all' vltima oscura , fi conduceua a poco a poco con troppo , e veramente souer-
all' vltima oscura , fi conduceua a poco a poco con
chio ordine, onde n' haueua alcuna volta in sù la
25. e trenta , e per
ciascuna reneua il suo pennello appartato, e dou'egli lauorana, non voleua,che
si facesse alcun mouimento,che potefle far poluere, la quale troppo estrema di-
ligenza, non è forse più lodeuole punto, che si sia vna estrema negligenza,per-
che in tutte le cofe si vuole hauere vn certo mezo,e dar lontano da gli estremi,
die sono communemente vitiosi.
fine della vita di Lorena di Credi. VITA
Angeli ; Se in quella, oltre l'alcre cose,mise gran diligenza in contrafare alcune
, . herbe tanto bene, che paiono naturali. Nel medesimo luogo sece in vn quadro
™" 0è#e Ài vna s. Maddalena in penitenza , & in vn'àltro appreso la casa di M. Ottauiano
*7::^::^ "e " Medici fece vn tondo d'vna N. Donna. In S. Friano fece vna tauola ; & in
Ài buona ma- ”• Matteo dello Spedale di Lelmo lauorò alcune figure ; In Santa Reparata di-
wera. pinse l'Angelo Michele in vn quadro; e nella compagnia dello Scalzo vna ta-
si ritiro in S. uola fatta con molta diligenza . Et oltre a quelle opere , fece molti quadri di
Maria nouc Madonne, e d'altre Pitture, che sono per Firenze nelle case de' Cittadini. Ha-
desiderofe di uendo dunque Lorenzo, mediante quelle fatiche,messo insieme alcune somme
vita quiete, & danari, come quello ,che più tosto, che arricchire, desideraua quiete, si com-
che 4 ar- mise in s.Maria Nuoua di Firenze, la doue visse,& hebbe commoda habitatio-
patiate ne in'n° a"a morte . Fu Lorenzo molto parciale della setta di F. Girolamo da
del Stonare Ferrara,e v Ile sempre come huomo honesto,e di buona vita,vsando amoreuol-
Ia,e ^orì con menecortesia douunque se glie ne porgeua occasione. Finalmente pervenuto
buona sama , al 78. anno della lua vira, si morì di vecchiezza, e fù sepellito in S.Pietró mag-
eso/steQu giore l'anno 1530. Fù costui tanto finito , e pulito ne' suoi lauori, che ogn' altra
n*il arte Pittura, a comparatione delle sue, parrà sempre abbozzata, e mal netta. Lasciò
orlimi dito molti discepoli, e fià gli altri Gio# Antonio Sogliani, e Tornalo di Stefano . Ma
Tonalo Perc'ie del Sognano si parlerà in altro luogo,dirò quanto a Tomaso,ch'egli imi-
:'s:fadp: r° m°ho nella pulitezza il suo maestro, e fece in Firenze , e fuori molte opere;
Artesice, nella villa d'Arcetri a Marco del Nero vna tauola d'vna Natiuità di Christo, có-
dotta molto pulitamente. Ma la principal professione di Tomafo fù col tempo
di dipignere drapperie , onde lauorò i drappelloni meglio, che alcun'acro , E
perche Stefano padre di Tomaso era slato miniatore,& anco haueua fatto qual*
die cosa d'Architterura , Tomaso per imitarlo conduce, dopo la morteci' esso
suo padre,il ponte a Sieue,lontano a Firenze 10. miglia, che allhora era per vna
piena rouinato ; e similmente quello di S. Pietro a ponte sul fiume di Bisentio,
ch'è vna bell'opera . E dopo molte fabbriche fatte per Monasteri, & altri luo-
ghi,vltimaméte,essendo Architettore dell'Arte della Lana,fece il modello delle
• casenuoue, che fece fare quell'Arte dietro alla Nuntiata ; e finalmente si morì,
essendo già vecchio di yo.annùò più l'anno 1564.0 fù sepolto in S.Marco,doue
fù honoreuolmente accompagnato dall'Academia del drfegno. Ma tornando a
lajrìì Lorenzo, ei lasciò molte opere imperfette alla sua morte, e particolarmente vn
'quadro d'vna Pacione di Christo molto bello,che vene alle mani d'Antonio da
Si teme afro Ricalali, & vna tauoladi M.Francesco da Castiglioni, Canonico di S. Maria del
ferare in feto Fiore,che la mandò a Castiglioni molto bella.Non si curò Lorézo di fare molte
noie , ev tò opere grandi, perche penaua assai a condurle , e vi durarla fatica incredibile , e
,à che ordì massimamente perche i colori , ch' egli adoperarla , erano troppo sottilmente
wmadilige»- macinati, oltre, che purgaua gli olij di noce, e stillauagli, e faceua in sù le tauo-
I4* Ielle le mediche de'colori in gran numero, tanto , che dalla prima tinta chiara ,
all' vltima oscura , fi conduceua a poco a poco con troppo , e veramente souer-
all' vltima oscura , fi conduceua a poco a poco con
chio ordine, onde n' haueua alcuna volta in sù la
25. e trenta , e per
ciascuna reneua il suo pennello appartato, e dou'egli lauorana, non voleua,che
si facesse alcun mouimento,che potefle far poluere, la quale troppo estrema di-
ligenza, non è forse più lodeuole punto, che si sia vna estrema negligenza,per-
che in tutte le cofe si vuole hauere vn certo mezo,e dar lontano da gli estremi,
die sono communemente vitiosi.
fine della vita di Lorena di Credi. VITA