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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0150

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VITA DI LORENZ. BOCCAC. ,4r
& si combattè Cartello S.AgnoIo, che due Capellette di marmo , ch'erario all'
entrare del ponte, haueuano fitto danno; percne standoui dentro alcuni Soldati
archibugieri, ammazzavano chiunque s'affacciaua alle mura, eco troppo dare
no, stando erti al sicuro leuauano le diffese, si risoluè Sua Santità levare le dette
Caselle, e ne'luoghi loro mettere sopra due basameuti due statue di marmo. E
cosi fatto metter sù il S. Paolo di Paolo Romano , del quale si è in altro luogo
ragionato, fu data a fare l'altra , cioè vn S. Pietro a Lorenzetto , il quale si portò
assai bene , ma non passò già quella di Paolo Romano ; le quali statue furono
porte, e si vedono hoggi all'entrata del ponte. Venuto poi a morte Papo
Clemente , furono allogate a Baccio Bandinelli le sepolture di esso Clemen-
te, e quella di Leone Decimo, & a Lorenzo data la cura del lauorodi qua.
dro , che vi si haueua a fare di marmo, ond'egli si andò in quell' opera qualche
tempo trattenendo. Finalmente quando fù creato Pontefice Papa Paolo Terze,
ertendo Lorenzo molto mal condotto, & assai confumato,e non hauendo altro,
che vna casa, la quale egli stesso si haueua al macello de' corbi sabbricato, & ag-
grauato di cinque figi uoli,& altre spefe, si voltò la fortuna a ingrandirlo,e risto-
tarlo per altra via . Percioche volendo Papa Paolo, che si seguitasse la sabbrica
di S. Pietro, e non essendo più vino nè Baldassarre Sanese , nè altri di coloro #
che vi haueuano atteso : Antonio da S. Gallo mise Lorenzo in quell' opera per
architetto, dove si facevano le mura in cottimo a tanto la canna. Laonde in po-
chi anni fù più conoscimo, e ristorato Lorenzo senza affaticarli^ he non era sta-
to in molti con mille fatiche, hauendo in quel punto hauuto propino Dio , gli Fb&tenfè
huomini , e la sortuna ; E s'egli fusse più lungamente viuuto, hauerebbe anco s" tp,& ,i,
molto meglio ristorato que' danni, che la violéza della sorte,quando bene epe- ^chtem di
raua,indegnamente gli hauea fatto . Ma condottoli all'età d'anni 47. si mori di '
sebbre l'anno 1541. Duolse infinitamente la morte di cortuiamolti amici suoi,^^ ^Rrf
che lo conobbero fempre amorevole, e difereto . E perche egli visse sempreda ^ ^ dobra
huomo da bene , e costumatamente , i Deputati di S. Pietro gli diedero in vn wm^Olc,
deposito honorato fepolcro,e posero in quello l'infrafcritto Epitaffio .
SCVLPTORI LAVRENTIO FIORENTINO^
Roma mihi tributi tumulimi, Florentia vitam ;
'iberno alio pellet nasei, & obire loca.
MDXLI.
Vix. ann.XLVII. Men. II. D. XV.

Hauendosi Beccaccino Cremonese , il quale fù quali ne'medesimi tempi „„, —
nella sua patria , e per tutta Lombardia acquistato fama di raro , e d'eccellen- ^-ss'"^
te Pittore , erano sommamente lodate l'opere sue, quando egli andato a Ro- '
ma per vedere 1'opere di Michelagnolo tanto celebrate , non 1' hebbe sì torto
vedute, che quanto puote il più, cercò d'auuillirle,&abbassarle , parendogli
quali tanto inalzare se stefso, quanto biasimava vn'huomo veramente nelle M&l&^h
cole del disegno , anzi in tutte generalmente eccellentiffimo . A cortui dun- em^at^ì .
que essendo allogata la Capella di Santa Maria Traspontina , poiché l'hebbe Infelice q^ra
finita di dipignere , e scoperta, chiarì tutti coloro, i quali penando , che do- sù tafanaci.
uesge passare i1 Cielo, non le videro pur'aggiugnere al palco de gli virimi so- Traimi.
lari dellecase; percioche veggendo 1 Pittori di Roma sa incoronatone di No- %
stra Donna , eh' egli haueua ratto in quell' opera , con alcuni sanciulli volanti ,
cam-
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