VITA DI BALDASSARRE PERVZZI. x49
che mal termine egli la lasciaua. Fu da i figliuoli, e da gliamici molto pianto,e Hebbefepolcro
nella Rironda appresso a Rafaelle da Vrbino , douefù da tutti i Pittori, Sculto- vicino 4 Ra
ri , & Architettori di Roma hònoreuolmente pianto , & accompagnato , dato- sielie , pianto
gli honorata sepoltura con quello Epitaffio. dasigh, e da
°tutte i Ptr
Baltbafari Terutio Senensi,viro & pittura, & OrchiteAura , alijsq; inge- ™°''
niorum artibus adeo eccellenti, vtsi priscorum occubuisset temporibus , nostra
sllumselicius legerent. Vix. ann. LV. Mens. XI. Dies XX. . Epitassio del
Lucretia, & Io.Saluflius optimo coniugi, & parenti, non sine lacbrimis. hru{p.
Simonis , Honoris , Claudi) demilice, ac Salpiti^ minorumsiliorum , dolentes
pofaerunt. Die IIII. lanuarij M.D. XXXVI.
Fù maggiore la fama, & il nome di Baldassarre , essendo morto , che non era Hebbe fama
stato in vita;& allhora massimamente fù la sua virtù desiderata,che Papa Paolo maggiore m?
Terzo si risoluè di far finire S. Pietro , perche s'auidero allhora di quanto aiuto tato il /ito va-
egli sarebbe stato ad Antonio da San Gallo , perche se bene Antonio fece quel- lo" ^ Mon-
lo, che si vede, haurebbe nondimeno (come si crede) meglio veduto,in compa- ^
gnia di Baldassarre,alcune difficoltà di quell'opera. Rimase herede di molte co-
se di BaldasTarre,SebaBiano Serbo Bolognese,il qual fece il terzo Libro dell'Ara
chitetture, & il quarto dell'antichità di Roma misurate , & in quelli le già dette
fatiche di Baldadarre furono parte mede in margine, e parte furono ai molto
aiuto ali' Autore. Iquali serirti di Baldassarre rimafero per la maggior parte in
mano a Giacomo Melighino Ferrarese, che fù poi fatto Architetto da Papa Allibi del
Paolo detto nelle lue fabbriche; & al detto Francesco Sanese stato suo creato, e Peruty in
discepolo, di mano del qual Francesco è in Roma l'arme del Cardinale di Trani Architettura,
in Nauona, molto lodata, & alcun'altre opere. E da costui hauemo hauuto il ri- ' Vettura di
tratto di Baldassarre>e notitia di molte col e,che non potei sapere,quando vscì la """'
prima volta fuori quello Libro. Fù anco discepolo di Baldassarre Virgil o Ro-
mano,che nella sua patria fece a mezo Borgo nuouo vna facciata di grasito, con
alcuni pr gioni,e molt'altre opere belle.Heobe anco dal medesimo 1 primi prin-
cipi d'Architettura Antonio del Rozzo Cittadino Sanese, & Ingegniero eccel-
lentiBìmo, e seguitollo parimente il Riccio Pittore Sanese, se bene hà poi imi. Pelero gran
tato aliai la maniera di Gio. Antonio Soddoma da Vercelli. Fù anco suo creato ,e^,. ' '"'
Gio.Battista Peloro Archit. Sanese , il quale attese molto alle Matematiche,&
alla Cosmografia, e fece di sua mano bussole, quadranti, e molti ferri , e stro- so„;fatine '
menti da misurare;e ùmilmente le piante di molte fortitìcationi,che sono per laJ'
maggior parte appreso Maestro Giuliano Orefice Sanese, amicissimo suo. Fece
queltoGio. Battila al Duca Cosimo de' Medici tutto di rilieuo, e bello affatto Modello bel
il fico di Siena, con le valli, e cioche hà intorno a vn miglio, e mezo; le mura, le hssimo ài n.
strade, i forti, & in somma del tutto vn bellissimo modello, Ma perche era co- li'"®^ Ste
stui intubile , si partì, ancorché hauesse buona prouisione da quel Principe, e ^fy,
fiensando di far meglio, si condusse in Francia,doue hauendo leguitato la corte,
ènza alcun frutto,molto tempo,si morì finalmente in Auignone. Ma ancorché
costui fusse molto prattico, & intendente Architettore , non si vede però in al-
cun luogo fabbriche fatte da lui,ò con suo ordine , Bando egli sempre tanto po-
co in vn luogo ,che non si poteua risoluere niente ; onde consumò tutto il tem-
po in disegni, capricci, misure,e modelli; hà meritato nondimeno professor deb
le nostre Arci, cne di lui si faccia memoria. Dife
che mal termine egli la lasciaua. Fu da i figliuoli, e da gliamici molto pianto,e Hebbefepolcro
nella Rironda appresso a Rafaelle da Vrbino , douefù da tutti i Pittori, Sculto- vicino 4 Ra
ri , & Architettori di Roma hònoreuolmente pianto , & accompagnato , dato- sielie , pianto
gli honorata sepoltura con quello Epitaffio. dasigh, e da
°tutte i Ptr
Baltbafari Terutio Senensi,viro & pittura, & OrchiteAura , alijsq; inge- ™°''
niorum artibus adeo eccellenti, vtsi priscorum occubuisset temporibus , nostra
sllumselicius legerent. Vix. ann. LV. Mens. XI. Dies XX. . Epitassio del
Lucretia, & Io.Saluflius optimo coniugi, & parenti, non sine lacbrimis. hru{p.
Simonis , Honoris , Claudi) demilice, ac Salpiti^ minorumsiliorum , dolentes
pofaerunt. Die IIII. lanuarij M.D. XXXVI.
Fù maggiore la fama, & il nome di Baldassarre , essendo morto , che non era Hebbe fama
stato in vita;& allhora massimamente fù la sua virtù desiderata,che Papa Paolo maggiore m?
Terzo si risoluè di far finire S. Pietro , perche s'auidero allhora di quanto aiuto tato il /ito va-
egli sarebbe stato ad Antonio da San Gallo , perche se bene Antonio fece quel- lo" ^ Mon-
lo, che si vede, haurebbe nondimeno (come si crede) meglio veduto,in compa- ^
gnia di Baldassarre,alcune difficoltà di quell'opera. Rimase herede di molte co-
se di BaldasTarre,SebaBiano Serbo Bolognese,il qual fece il terzo Libro dell'Ara
chitetture, & il quarto dell'antichità di Roma misurate , & in quelli le già dette
fatiche di Baldadarre furono parte mede in margine, e parte furono ai molto
aiuto ali' Autore. Iquali serirti di Baldassarre rimafero per la maggior parte in
mano a Giacomo Melighino Ferrarese, che fù poi fatto Architetto da Papa Allibi del
Paolo detto nelle lue fabbriche; & al detto Francesco Sanese stato suo creato, e Peruty in
discepolo, di mano del qual Francesco è in Roma l'arme del Cardinale di Trani Architettura,
in Nauona, molto lodata, & alcun'altre opere. E da costui hauemo hauuto il ri- ' Vettura di
tratto di Baldassarre>e notitia di molte col e,che non potei sapere,quando vscì la """'
prima volta fuori quello Libro. Fù anco discepolo di Baldassarre Virgil o Ro-
mano,che nella sua patria fece a mezo Borgo nuouo vna facciata di grasito, con
alcuni pr gioni,e molt'altre opere belle.Heobe anco dal medesimo 1 primi prin-
cipi d'Architettura Antonio del Rozzo Cittadino Sanese, & Ingegniero eccel-
lentiBìmo, e seguitollo parimente il Riccio Pittore Sanese, se bene hà poi imi. Pelero gran
tato aliai la maniera di Gio. Antonio Soddoma da Vercelli. Fù anco suo creato ,e^,. ' '"'
Gio.Battista Peloro Archit. Sanese , il quale attese molto alle Matematiche,&
alla Cosmografia, e fece di sua mano bussole, quadranti, e molti ferri , e stro- so„;fatine '
menti da misurare;e ùmilmente le piante di molte fortitìcationi,che sono per laJ'
maggior parte appreso Maestro Giuliano Orefice Sanese, amicissimo suo. Fece
queltoGio. Battila al Duca Cosimo de' Medici tutto di rilieuo, e bello affatto Modello bel
il fico di Siena, con le valli, e cioche hà intorno a vn miglio, e mezo; le mura, le hssimo ài n.
strade, i forti, & in somma del tutto vn bellissimo modello, Ma perche era co- li'"®^ Ste
stui intubile , si partì, ancorché hauesse buona prouisione da quel Principe, e ^fy,
fiensando di far meglio, si condusse in Francia,doue hauendo leguitato la corte,
ènza alcun frutto,molto tempo,si morì finalmente in Auignone. Ma ancorché
costui fusse molto prattico, & intendente Architettore , non si vede però in al-
cun luogo fabbriche fatte da lui,ò con suo ordine , Bando egli sempre tanto po-
co in vn luogo ,che non si poteua risoluere niente ; onde consumò tutto il tem-
po in disegni, capricci, misure,e modelli; hà meritato nondimeno professor deb
le nostre Arci, cne di lui si faccia memoria. Dife