m TERZAPARTE
tro, che si veggono da loro vscir' opere marauighose • Le quali cose si veggono
essere auuenute nel Friuli particolarmente , doue sono flati a tempi nortri (il
che non si era veduto in que'paesi per molti fecoli) infiniti Pittori eccellenti,
Gio-Bellini mediante vn così fatto principio . Lauorando in Venetia, come si è detto , Gio.
Maestro inve Bellino, & insegnando 1' arte a molti , furono suoi discepoli , & emuli fràloro ,
ài buo. Pellegrino da Vdine, che fù poi chiamato , come si dirà, da S. Daniello, e Gio-
cai alligni, danni Martini da Vdine. Per ragionar dunque primieramente di Giouanni,
' còstui imitò sempre la maniera del Bellini, la qual' era crudetta , tagliente, e
secca tanto, che non potè mai addolcirla, ne far morbida, per pulito, e diligen-
te,che fusse. Eciò potè auuenire,perche andana dietro a certi rissessi, barlumi,
& ombre, che diuidendo in sui mezo de' rilieui, veniuano a terminare l'ombre
co i lumi a vn tratt o, in modo , che il colorito di tutte l'opere sue fù sempre cru-
do, e spiaceuole, se bene si assaticò per imitar con lo studio, e con l'arte la natu-
ra. Sono di mano di costui molte opere nel Friuli in più luoghi, e particolare
befcrtm, mente nella Città d' Vdine , doue nel Duomo è in vna tauola lauorata a olio vn
" 7% S.Marco, che fiede con molte figure attorno , e quella è tenuta, di quante mai
faine 'stimato ne 'ece’ 'a migliore. Vn'altra n'è nella Chiesa de' Frati di S. Pietro martire, all'
il migliorie Altare di Sant' Orsola, nella quale è la detta Santa in piedi,con alcune delle sue
faefc. Vergini intorno,fatte con bella gratia, & arie di volti . Costui , oltre all' esser
stato ragioneuole dipintore, fu dottato dalla natura di bellezza , e grada di vol-
to, e d'ottimi cortumi-, e che è da stimare assai, di sì fatta prudenza ,e gouerno,
che lasciò dopo la sua morte herede di molte facultà la sua Donna, per non ha-
nere i figliuoli maschi ; la quale emendo non meno prudente , secondo ,che hò
inteso,che bella Donna, seppe in modo viuere dopo la morte del marito,che
maritò due sue belliHìme figliuole nelle più ricche, e nobili cale di Vdine.
. Pellegrino da S.Daniello, il quale,come si è detto, fu concorrente di Giouan*
Mle,no nj,efù di maggior' eccellenza nella Pittura; hebbe nome al Battemmo Marti-
lo"%mlior'ie no° Ma facendo giudicio Gio. Bellino, che douesse riuscir quello , che poi sù ,
Gio"'gli sù nell'arte veramente raro,gli cambiò il nome di Martino,in Pellegrino ; È come
mmw il no- gli fu mutato il nome,così gli fu dal caso quasi adeguata altra patria, perche stà-
me dal Belli- do volentieri a S.Daniello, Cartello lontano da Vdine dieci miglia , & hauendo
ai. in quello preso moglie , e dimorandoui il più del tempo , fù non Martino do
Vdine, ma Pellegrino da S.Daniello poi sempre chiamato. Fece costui in Vdi-
ne molte Pitture, delle quali ancora u veggono i portelli dell' organo vecchio ,
Varie faope nelle faccie de' quali , dalla banda di fuori è finto vno sfondato d'vn'Arco in_»
rein vdmedi prospettiua, destro al quale è S.Pietro >che siede frà vna moltitudine di figure,
tandisegno, e porge vn Partorale a Santo Hermacora Vescouo. Fece parimente nel di den-
eyndiao, tro di detti (portelli, in alcuni sfondati , i quattro Dottori della Chiesa, in atto
di studiare. Nella Capella di S. Gioseffo fece vna tauola a olio disegnata , e co-
lorita con molta diligenza, dentro la quale è nel mezo detto S.Gioseffo in piedi
con bell' attitudine , e posar grane ; & appreso a lui il nostro Signore picciolo
fanciullo, & a basso S. Gio. Battista in habito di pastorello , & intentiffimo nel
suo Signore. E perche quella tauola è molto lodata,si può credere quello,che si
di ce, cioè, ch'egli la facesse a concorrenza del detto Giouanni,e che vi mettere
• gni Audio per farla ,come fù , più bella, che quella, eh' erto Giouanni fece,
4 el S. Marco, come si è dettodi sopra. Fece anco Pellegrino in Vdine in casi
di
tro, che si veggono da loro vscir' opere marauighose • Le quali cose si veggono
essere auuenute nel Friuli particolarmente , doue sono flati a tempi nortri (il
che non si era veduto in que'paesi per molti fecoli) infiniti Pittori eccellenti,
Gio-Bellini mediante vn così fatto principio . Lauorando in Venetia, come si è detto , Gio.
Maestro inve Bellino, & insegnando 1' arte a molti , furono suoi discepoli , & emuli fràloro ,
ài buo. Pellegrino da Vdine, che fù poi chiamato , come si dirà, da S. Daniello, e Gio-
cai alligni, danni Martini da Vdine. Per ragionar dunque primieramente di Giouanni,
' còstui imitò sempre la maniera del Bellini, la qual' era crudetta , tagliente, e
secca tanto, che non potè mai addolcirla, ne far morbida, per pulito, e diligen-
te,che fusse. Eciò potè auuenire,perche andana dietro a certi rissessi, barlumi,
& ombre, che diuidendo in sui mezo de' rilieui, veniuano a terminare l'ombre
co i lumi a vn tratt o, in modo , che il colorito di tutte l'opere sue fù sempre cru-
do, e spiaceuole, se bene si assaticò per imitar con lo studio, e con l'arte la natu-
ra. Sono di mano di costui molte opere nel Friuli in più luoghi, e particolare
befcrtm, mente nella Città d' Vdine , doue nel Duomo è in vna tauola lauorata a olio vn
" 7% S.Marco, che fiede con molte figure attorno , e quella è tenuta, di quante mai
faine 'stimato ne 'ece’ 'a migliore. Vn'altra n'è nella Chiesa de' Frati di S. Pietro martire, all'
il migliorie Altare di Sant' Orsola, nella quale è la detta Santa in piedi,con alcune delle sue
faefc. Vergini intorno,fatte con bella gratia, & arie di volti . Costui , oltre all' esser
stato ragioneuole dipintore, fu dottato dalla natura di bellezza , e grada di vol-
to, e d'ottimi cortumi-, e che è da stimare assai, di sì fatta prudenza ,e gouerno,
che lasciò dopo la sua morte herede di molte facultà la sua Donna, per non ha-
nere i figliuoli maschi ; la quale emendo non meno prudente , secondo ,che hò
inteso,che bella Donna, seppe in modo viuere dopo la morte del marito,che
maritò due sue belliHìme figliuole nelle più ricche, e nobili cale di Vdine.
. Pellegrino da S.Daniello, il quale,come si è detto, fu concorrente di Giouan*
Mle,no nj,efù di maggior' eccellenza nella Pittura; hebbe nome al Battemmo Marti-
lo"%mlior'ie no° Ma facendo giudicio Gio. Bellino, che douesse riuscir quello , che poi sù ,
Gio"'gli sù nell'arte veramente raro,gli cambiò il nome di Martino,in Pellegrino ; È come
mmw il no- gli fu mutato il nome,così gli fu dal caso quasi adeguata altra patria, perche stà-
me dal Belli- do volentieri a S.Daniello, Cartello lontano da Vdine dieci miglia , & hauendo
ai. in quello preso moglie , e dimorandoui il più del tempo , fù non Martino do
Vdine, ma Pellegrino da S.Daniello poi sempre chiamato. Fece costui in Vdi-
ne molte Pitture, delle quali ancora u veggono i portelli dell' organo vecchio ,
Varie faope nelle faccie de' quali , dalla banda di fuori è finto vno sfondato d'vn'Arco in_»
rein vdmedi prospettiua, destro al quale è S.Pietro >che siede frà vna moltitudine di figure,
tandisegno, e porge vn Partorale a Santo Hermacora Vescouo. Fece parimente nel di den-
eyndiao, tro di detti (portelli, in alcuni sfondati , i quattro Dottori della Chiesa, in atto
di studiare. Nella Capella di S. Gioseffo fece vna tauola a olio disegnata , e co-
lorita con molta diligenza, dentro la quale è nel mezo detto S.Gioseffo in piedi
con bell' attitudine , e posar grane ; & appreso a lui il nostro Signore picciolo
fanciullo, & a basso S. Gio. Battista in habito di pastorello , & intentiffimo nel
suo Signore. E perche quella tauola è molto lodata,si può credere quello,che si
di ce, cioè, ch'egli la facesse a concorrenza del detto Giouanni,e che vi mettere
• gni Audio per farla ,come fù , più bella, che quella, eh' erto Giouanni fece,
4 el S. Marco, come si è dettodi sopra. Fece anco Pellegrino in Vdine in casi
di