VITA DI GIO. ANTONIO SOGLIANI. 1,7
tavole con mol a diligenza ,& inc/ascuna fece vna Nostra Donna con molti
Santi attorno. Er vltimamente condottoli in Pila , vi fece la quarta, & vltima,
nella quale si portò peggio,che in alcun'alt ra, ò fusse la vecchiezza, ò la concor- „ VAfanfò
renza del Beccafum^ , ò altra cagione. Ma perche Bastiano operaio vedeua la due di quelle
lunghezza di quell'huomo, per venirne a fine,allogò l'altre tré tavole a Giorgio t@h.
Vasari Aretino , il quale ne finì due ,che sono a lato alla porta della facciata di-
nanzi . In quella , che è verso Campo Santo , è la Nortra Donna col figliuolo in
collocai quale S.Martafa carezze. Sonoui poi ginocchioni S.Cecilia, S.Agosti-
no, S.Gioseffo, e S.Guido Romito, &: manzi S.Girolamo nudo, e S.Luca Euan-
gelida, con alcuni putti, che alzano vn panno, & altri , che tengono fiori.NelP
altra fece,come volle l'operaio, vn'altra Nodra Donna col figliuolo in collo,San
Giacomo interciso, S. Matteo , S. Siluestro Papa , e San Turpe Caualiere ; e per
non fare il medesimo nell'inuentioni, che gli altri , ancorché in altro hauesie va*
siato molto ; douendosi pur far la Madonna , la fece con Chrirto morto in brac-
cio,e que'Santi , come intorno a vn deporto di Croce . E nelle Croci, che sono
in alto, fatte a guisa di tronchi, sono confitti due ladroni nudi,& intorno cavalli,
iCrocifissori , con Gmseffo ,e Nicodemo, e le Marie , per sodisfare all'operaio,
che frà tutte le dette tavole volle, che si ponessero tutti i Santi,ch'erano già sla-
tiin diuerse Capelle vecchie disfatte , per rinomar la memoria loro nelle nuove.
Mancava alle dette, vna tauola, la quale fece il Bronzino , con vn Christo nudo,°
& otto Santi.Et in quella maniera fù dato fine alle dette Capelle,le quali hareb- In torto m-
be pottro far tutte di sua mano Gio. Antonio, se non Lusse slato tantolungo. E ^to Appreso i
perche egli si era acquistato molta gratia frà i Pisani,gli fù, dopo la morte d'An- P^ni ^egli
drea del Sarto, data a finire vna tauola per la Compagnia di S. Francesco , che il #,"°^'"^
detto Andrea lasciò abbozzatala qual tauola è hoggi nella detta Compagnia in %%™ %g
$ù la Piazza di S.Francesco di Pisa. Fece il medesimo,per l'opera del detto Duo- S„„'
mo,alcune filze di Drapelloni, & in Firenze molti atlri , perche gli lauoraua vo- '
lentieri, e massimamente in compagnia di Tomaso di Stefano Pittore Fiorenti-
no,amico suo. Eslendo Gio,Antonio chiamato da' Frati di S. Marco di Firenze a
fare in teda del loro Refettorio, in fresco,vn'opera a spese d'vn loro Frate Con-
uerso de'Molletti,c'haueua hauuto buone facoltà di patrimonio al secolo, vole-
va fatui quando Giesù Christo con cinque pani,e due pesci diede mangiar a cin-
que mila persone,per far lo sforzo di quello, che sapeua fare,e già n'haueua fat-
to il disegno,con molte donne,putti,& altra turba, e confusone di persone,ma i
Frati non vollero quella storia, dicendo, voler cole positiue, ordinarie, e sempli<
ci. Laonde,come piacque loro,vi fece,quando S.Domenico,essendo in Resetto-
rio con isuoi Frati,e non hauendo pane,fatta oratone a D 0, fù miracolosamen-
te quella tauola piena di pane , portato da due Angeli in forma humana. Nella
qual opera ritratte molti Frati,che allhora erano in quei Cóuento, i quali paiono
viui, e particolarmente quel Conuerso de'Molletti, che serue a tauola. Fece poi
nel mezo tondo sopra la mcnsa,S,Domenico, a piè d'vn Crocidilo, la N.Donna,
e S,Gio.Euangelista, che piangono, E dalle due bande S. Caterina da Siena, e S. pittori meglio
Antonino Arciuescouo di Firenze,e di quell'ordine, la quale sù condotta, per la* riprimenoi lor
uovo a freseo,molto pulitamente,e con dihgenza.Ma molro meglio sarebbe riu- persori , che
(cito al Sogljano, se hauerte satto quello, c'haueua disegnato, perche i Pittori g" altrui,
esprimono meglio i concetti dell'animo loro, che gli altrui. Ma dall'altro lato è
hon erto, che chi spende il suo si contenti; Il qualarfegno del pane, e del pesce è
in ma-
tavole con mol a diligenza ,& inc/ascuna fece vna Nostra Donna con molti
Santi attorno. Er vltimamente condottoli in Pila , vi fece la quarta, & vltima,
nella quale si portò peggio,che in alcun'alt ra, ò fusse la vecchiezza, ò la concor- „ VAfanfò
renza del Beccafum^ , ò altra cagione. Ma perche Bastiano operaio vedeua la due di quelle
lunghezza di quell'huomo, per venirne a fine,allogò l'altre tré tavole a Giorgio t@h.
Vasari Aretino , il quale ne finì due ,che sono a lato alla porta della facciata di-
nanzi . In quella , che è verso Campo Santo , è la Nortra Donna col figliuolo in
collocai quale S.Martafa carezze. Sonoui poi ginocchioni S.Cecilia, S.Agosti-
no, S.Gioseffo, e S.Guido Romito, &: manzi S.Girolamo nudo, e S.Luca Euan-
gelida, con alcuni putti, che alzano vn panno, & altri , che tengono fiori.NelP
altra fece,come volle l'operaio, vn'altra Nodra Donna col figliuolo in collo,San
Giacomo interciso, S. Matteo , S. Siluestro Papa , e San Turpe Caualiere ; e per
non fare il medesimo nell'inuentioni, che gli altri , ancorché in altro hauesie va*
siato molto ; douendosi pur far la Madonna , la fece con Chrirto morto in brac-
cio,e que'Santi , come intorno a vn deporto di Croce . E nelle Croci, che sono
in alto, fatte a guisa di tronchi, sono confitti due ladroni nudi,& intorno cavalli,
iCrocifissori , con Gmseffo ,e Nicodemo, e le Marie , per sodisfare all'operaio,
che frà tutte le dette tavole volle, che si ponessero tutti i Santi,ch'erano già sla-
tiin diuerse Capelle vecchie disfatte , per rinomar la memoria loro nelle nuove.
Mancava alle dette, vna tauola, la quale fece il Bronzino , con vn Christo nudo,°
& otto Santi.Et in quella maniera fù dato fine alle dette Capelle,le quali hareb- In torto m-
be pottro far tutte di sua mano Gio. Antonio, se non Lusse slato tantolungo. E ^to Appreso i
perche egli si era acquistato molta gratia frà i Pisani,gli fù, dopo la morte d'An- P^ni ^egli
drea del Sarto, data a finire vna tauola per la Compagnia di S. Francesco , che il #,"°^'"^
detto Andrea lasciò abbozzatala qual tauola è hoggi nella detta Compagnia in %%™ %g
$ù la Piazza di S.Francesco di Pisa. Fece il medesimo,per l'opera del detto Duo- S„„'
mo,alcune filze di Drapelloni, & in Firenze molti atlri , perche gli lauoraua vo- '
lentieri, e massimamente in compagnia di Tomaso di Stefano Pittore Fiorenti-
no,amico suo. Eslendo Gio,Antonio chiamato da' Frati di S. Marco di Firenze a
fare in teda del loro Refettorio, in fresco,vn'opera a spese d'vn loro Frate Con-
uerso de'Molletti,c'haueua hauuto buone facoltà di patrimonio al secolo, vole-
va fatui quando Giesù Christo con cinque pani,e due pesci diede mangiar a cin-
que mila persone,per far lo sforzo di quello, che sapeua fare,e già n'haueua fat-
to il disegno,con molte donne,putti,& altra turba, e confusone di persone,ma i
Frati non vollero quella storia, dicendo, voler cole positiue, ordinarie, e sempli<
ci. Laonde,come piacque loro,vi fece,quando S.Domenico,essendo in Resetto-
rio con isuoi Frati,e non hauendo pane,fatta oratone a D 0, fù miracolosamen-
te quella tauola piena di pane , portato da due Angeli in forma humana. Nella
qual opera ritratte molti Frati,che allhora erano in quei Cóuento, i quali paiono
viui, e particolarmente quel Conuerso de'Molletti, che serue a tauola. Fece poi
nel mezo tondo sopra la mcnsa,S,Domenico, a piè d'vn Crocidilo, la N.Donna,
e S,Gio.Euangelista, che piangono, E dalle due bande S. Caterina da Siena, e S. pittori meglio
Antonino Arciuescouo di Firenze,e di quell'ordine, la quale sù condotta, per la* riprimenoi lor
uovo a freseo,molto pulitamente,e con dihgenza.Ma molro meglio sarebbe riu- persori , che
(cito al Sogljano, se hauerte satto quello, c'haueua disegnato, perche i Pittori g" altrui,
esprimono meglio i concetti dell'animo loro, che gli altrui. Ma dall'altro lato è
hon erto, che chi spende il suo si contenti; Il qualarfegno del pane, e del pesce è
in ma-