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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0310

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VITA DI MARC ANTONIO BOLOG. 3or
ignudi, alcuni de' tu.» garzoni, che doueuano hauere, come hanno per lo più i
Tedeschi, cattino gnu lode bene vediti li vegg/ono molti belli huomini di que'
paesi. Fece molti habitpdiuersì alla fiamminga in diuerse carte Rampate pio
ciole,d Villani, e Villane , che Tuonano la cornamusa , e ballano ; alcuni, che
vendono polli, & altre cole, e d'altre maniere assai . Fece vno, che dormendo
in vna Ruta, hà intorno Venere, che l'induce a tentatone in sogno, mentre,che
Amore salendo sopra due zanche si trallallà, & il Dianolo con vn soffione,oue-
ro mantice lo gonfia per 1' orecchie . Intagliò anco due S. ChriRofori diuersi,
che portano Christo fanciullo , bellillìmi , e condotti con molta diligenza ne'
capelli sfilati, & in tutte l'altre ; Dopo le quali opere , vedendo con quanta lar-
ghezza di tempo intagliava in rame, e trovandoli hauere gran copia d' inuétio-
ni,diuersamente dileguate,si mise a intagliare in legno ; Nel qual mododi fare„
coloro, che hanno maggior disegno , hanno più largo campo da poter mostrare
la loro perfettione . E di quella maniera mandò fuori l'Anno 1510. due Rampe
Ìùcciole, in vna delle quali è la Decollatione di S.Gioua. ni, e nell'altra,quanto
a resta del medesimo è presigurata in vn bacino a Herode,che siede a mensa ; Et.
in altre carte S.Christoraro, S.SiRo Papa,S.Stefano,e S.Lorenzo ; perche vedu-
to quello modo di fare edere molto più facile , che 1'intagliare in rame, segui-
tandolo, fece vn S.Gregorio,che canta la Meda, accompagnato dal Diacono, e g
Sudiacono. E crelciutogli l'animo , fece in vn foglio reale l'Anno 1 5 io. parte ^del'i: Pah
della Passìone di Christo , cioè ne conduce , con animo di fare il rimanente—, , sone sitti L
quattro pezz , la Cena , l'esser presodi notte nell'orto , quando và al Limbo a Alberto.
trarne i Santi Padri, e la sua gloriola Resurrettione. E la detta seconda parte
fece anco in vn quadretto a olio molto bello,che è hoggi in Firenze appreso al
Sg. Bernardetto de' Medici. E le bene sono poi Rate fatte l'altre otto parti,
che furono Rampare col legno d'Alberto, a noi non pare verisimile, che siano
opera di lui , attesoche sono mala cosà, e non samigliano,nè le tede, nè 1 panni,
nèaltra cola la sua maniera ; onde si crede, che siano Rate fatte da altri dopo la
morte sua per guadagnare, lenza curarli di dar quello carico ad Alberto. É che
ciò sia vero l'anno 15'11. egli sece della medesima grandezza in venti carte tue- ™1 de^^
ta la vita di Nostra Donna tanto bene,che non è possibile, per inuentione,com- ': 'bissi
ponimenti di prospemua , casamenti , habiti ,.e teste di vecchi , e gioiè, far me- Pms ' ''
glio. E nel vero se queR'huomo sì raro, sì diligente, e sì vniuersale liauesseha-
uuto per patria la Toscana , com' egli liebbe la Fiandra , &.hauessé potuto Ra-
diare le cola di Roma, come Sabbiamo fatto noi, sarebbe Rato il miglior Pitto-
re de' paesi nostri, si come fù il più raro, e più celebrato, che habbiano mai ha-
uuto i Fiamminghi. L'anno medesimo, seguitado di sfogare i suoi capricci,cer-
cò Alberto di fare della medesima gràdèzza, quindici forme intagliate in legno,
della terribile visione , che S. Giouanni Euangelista scrisse nell' Isola di Patmos;
nel suo Apocalisse ; E così messò mano all'opera co quella sua imaginatiua Rra«
uagante,e molto a proposito a coral soggetto,figurò tutte quelle cose,così cele- ^ptodists^
Ri , come terrene., tanto bene, che fà marauiglia, e constatata varietà di fare in ^^^ dal?
quelli animali, e mostri; che fù gran sumea molti de' nostri Artefici , che si son """ '" s4™'
serititi poi dell'abbondanza, e copia delle belle fantasie,& inuentioni di costui.. ™g^, e^
Vèdesi ancora di mano del medénmo indégno vn Christo ignudò , che hà in- '"" ' '"
torno i miderij della sua Paslìone, e piange: con le manial viso i peccati no-
Rii „ che per cosa picciola, non èle non lodévole@ Dopo, crefciuto Albertos

Deseritane'
di molte ec.
Celienti cpere^
d Alberai
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